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Il poliziotto che ha vissuto sotto copertura in una comune per fregare gli hippie

L'operazione Julie ha portato al sequestro di LSD per quasi dieci milioni di euro e ha segnato la fine della controcultura inglese anni Sessanta. Stephen Bentley era un agente infiltrato tra gli hippie, e ci ha raccontato la sua esperienza.

Stephen Bentley camuffato da hippie.

A metà degli anni Settanta, 11 agenti scelti hanno preso parte a un'operazione sotto copertura per sradicare due delle principali reti internazionali di distribuzione e produzione di LSD. L'operazione si chiamava Julie, è durata due anni e mezzo e consisteva nell'infiltrarsi nelle comuni gallesi dove l'acido veniva prodotto e venduto come parte del "progetto" di apertura delle menti.

L'operazione ha portato al sequestro di LSD per un valore di 7,6 milioni di sterline [quasi 10 milioni di euro], di cui 6,5 milioni in cristalli e 1,1 milioni in cartoni, e 120 arresti, ed è generalmente considerata l'inizio della guerra alla droga nel Regno Unito. Abbiamo contattato Stephen Bentley, uno degli agenti sotto copertura, per capire come si è preparato all'operazione, come ha ottenuto la fiducia dei suoi obiettivi e come ha affrontato il senso di colpa.

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STEP 1: PREPARAZIONE

Io e il mio collega Eric abbiamo studiato la situazione meglio che potevamo per risultare convincenti. Avremmo detto che il fratello di Eric aveva avuto qualche problema con la polizia ed era scomparso durante la libertà vigilata, e che pensavamo si fosse nascosto in una comune gallese. Questo era il pretesto per entrare in confidenza con gli abitanti della comune. Abbiamo comprato un furgone malconcio, volevamo usarlo per dare una mano e guadagnarci così la fiducia degli hippie.

Ero ovviamente un po' preoccupato. Ma all'epoca avevo 28 anni, e a quell'età fai cose che se dio vuole non dovrai più fare in seguito. Però ero anche felice di essere stato coinvolto nell'operazione.

STEP 2: COCAINA CON GLI OBIETTIVI

Il nostro obiettivo principale era Alston Frederick Hughes, noto come "Smiles". Ci sono voluti sei mesi per entrare in confidenza con lui, ma alla fine abbiamo sviluppato un'amicizia profonda. Mi piaceva moltissimo. Era divertente, affascinante e talmente carismatico che se avesse scelto la carriera televisiva invece che quella dello spaccio sarebbe diventato famoso.

Ci siamo resi conto che eravamo riusciti a guadagnarci la sua fiducia quando Smiles ha chiesto a Eric di tenere i suoi figli una sera. Smiles era sveglio e molto prudente, perciò per noi quel gesto ha avuto un significato importante. Con altri non è stato così difficile, ci hanno accolti subito a braccia aperte.

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Non mi sono mai trovato nella situazione di dover prendere LSD per non destare sospetti, ma tutti gli hippie fumavano erba e sarebbe stato ben strano se non l'avessi fatto. Alcuni si facevano anche di cocaina. Durante l'operazione venne fuori che Smiles era finito nel mirino della finanza perché aveva cercato di comprare una grossa partita di cocaina da un americano che viveva a Londra. Alla fine prendevo sia cocaina che hashish. Tutti mi avrebbero considerato uno strano se avessi voluto stare con Smiles e gli altri senza fare uso di droga, e non volevo destare sospetti.

Prima dell'operazione non mi ero mai drogato. Gli obiettivi erano in grado di reggere enormi quantità di cannabis, così sono stato costretto ad abituarmi in fretta. La cocaina era purissima, e anche a quella mi sono dovuto abituare.

Stavo per mandare all'aria la copertura solo una volta. Il telefono di Smiles era intercettato, e a un certo punto capimmo che uno spacciatore dell'Hampshire stava per arrivare per prendere in consegna una grossa quantità di cartoni. Qualche tempo prima avevo personalmente arrestato questo spacciatore, che chiamerò "Robert". Vivevamo in un cottage poco distante dalla casa di Smiles, e se non fosse stato per le intercettazioni magari saremmo passati per sbaglio vicino a lui e ci avrebbe riconosciuto. È una delle persone più odiose con cui ho avuto a che fare in vita mia, quindi ero tentato di fare una chiamata e farlo arrestare. Con circa 1000 cartoni addosso, due o tre anni di prigione erano assicurati. Per sua fortuna, sono riuscito a resistere alla tentazione.

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STEP 3: PENTIMENTO

Quando ho visto Smiles in cella dopo l'arresto, mi ha abbracciato e mi ha detto, "Nessun rancore." Le sue parole comunque non hanno lenito il mio senso di colpa, mi sono quasi messo a piangere. Ne è seguito un periodo di depressione grave.

A volte mi chiedo cosa stia facendo oggi Smiles, ci penso un sacco. So che l'inganno è una componente necessaria in un'operazione sotto copertura, ma fa male pensare che hai ingannato una persona che ti piaceva. È una cosa con cui devi convivere, a posteriori.

Stephen oggi.

A pensarci oggi, l'Operazione Julie è stata un'esperienza unica ed esilarante. È sempre stata considerata il canto del cigno della controcultura anni Sessanta, e io sono d'accordo, fino a un certo punto. Dopo l'arresto di Smiles e compagnia, chi vendeva droga ha iniziato a considerarlo più un modo per fare soldi facili che un atto di idealismo. Detto questo, penso che anche gli attori principali dei due network in cui ci siamo infiltrati fossero guidati più che altro dalla prospettiva di guadagno, e sarebbe ingenuo pensare che tutti quelli che vendevano droga nell'epoca hippie lo facessero per qualche altro motivo. Alcuni all'inizio pensavano veramente che l'LSD avrebbe cambiato il mondo, ma poi sono diventati più materialisti.

L'intera storia dell'Operazione Julie sarà raccontata in Undercover: Operation Julie – The Inside Story.

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