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Beth Macy: Sono stati tra i personaggi principali dei circuiti secondari del Ringling Brothers and Barnum & Bailey. Erano gli anni Venti e Trenta, quando quel circo, chiamato anche "The Big One", la faceva da padrone: era considerato una delle massime espressioni dell'intrattenimento. Nel periodo delle vacanze di Natale, il giorno in cui il circo arrivava in città era il più importante dell'anno; le persone si riversavano in massa per vedere le roulette che venivano scaricate di primo mattino, anche quando non potevano permettersi i biglietti.I fratelli Muse si sono esibiti di fronte alla famiglia reale britannica e facevano spettacoli che registravano il tutto esaurito a Madison Square Garden. I loro spettacoli si guadagnavano titoli sul New York Times.
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Quella donna è il vero eroe della storia—una casalinga analfabeta nel momento peggiore della segregazione delle leggi Jim Crow, che viveva in una città in cui il commissario della polizia era il fondatore e leader dei KKK. Non si è schierata semplicemente contro di lui, ma anche contro alcuni avvocati del Ringling. Pensate al suo coraggio. Avrebbe potuto essere linciata. È stata una donna capace di prevalere contro il potere, dotata del coraggio necessario ad andare contro un sistema pensato per opprimerla. Pensate a cosa potrebbe essere oggi.
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Erano analfabeti, perché non era mai stato permesso loro di frequentare la scuola, quindi non hanno lasciato testimonianze scritte. Hanno detto ai parenti che gli anni iniziali sono stati traumatici, che venivano tenuti in cattività. Era stato detto loro che la madre era morta. Sappiamo anche che venivano presi in giro dalla stampa, che il loro sequestro non è mai stato preso in considerazione.Una volta che la madre è riuscita a riprenderli e ha vinto la causa con il circo, la scelta stava a loro, ma era una scelta molto complicata. Cos'era meglio—una vita in una baracca di pochi metri quadri, senza acqua corrente (in cui le persone si prendevano gioco di loro), o una vita con il circo (che, a quel punto, era l'unica casa che conoscevano)?
Verso la fine del libro la pro-pro nipote dei fratelli, Erika Turner, racconta un aneddoto risalente al 2015. Si trova al liceo, al corso di psicologia, poco dopo le proteste di Baltimora legate al caso di Freddie Gray. I suoi compagni di classe, prevalentemente bianchi, criticavano il fatto che il ragazzo avesse commesso un furto, mentre lei cercava di spiegare che questi eventi non stavano succedendo all'improvviso, ma erano stati preparati da secoli di sfruttamenti e pregiudizi.Un sacco di persone bianche non vogliono parlare di razza; l'argomento crea in loro disagio. Molti pensano che la schiavitù appartenga al passato. In realtà il razzismo è molto più insidioso e insito nell'America di oggi rispetto al dover bere l'acqua in fontanelle separate. Anche se ho passato tre decenni a scrivere soprattutto delle persone emarginate, è stato un periodo molto più duro di quanto pensassi. I giornali, in tutto il paese, promuovevano vignette razziste. I neri erano considerati subumani dalla maggior parte degli uomini bianchi, inclusi i nostri antenati, alcuni dei quali hanno beneficiato dal sistema di sfruttamento dei neri. Credo che tutti dobbiamo far nostra una piccola parte di quella storia. E per farlo, prima dobbiamo prenderne atto.Il libro si concentra sullo sfruttamento dei due fratelli, ma la storia tocca anche temi molto più grandi, come l'amore.
Questo libro riguarda soprattutto le parti di storia che vengono cancellate, come la vicenda di una famiglia sistematicamente repressa dalle istituzioni controllate dai bianchi. Il cuore di Truevine è il calvario di due donne di colore molto forti che si sono mosse per avere giustizia. Non solo Harriet, la madre, ma anche la pronipote, Nancy. Nancy è cresciuta circondata da persone, bianche e nere, che la prendevano in giro per via del suoi prozii. Dopo 25 anni, mi ha concesso di raccontare questa storia non tanto per la sua famiglia, ma perché crede che le persone debbano imparare ad accettare le differenze altrui. E perché è convinta che suo zio Willie—che non è mai stato intervistato—meritasse, per una volta, di avere l'ultima parola.Segui Seth su Twitter.Segui la nuova pagina Facebook di VICE Italia: