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Attualità

I giovani adulti

Gli adulti non esistono. Non sono mai esistiti. Noi siamo semplicemente i primi a poterlo dimostrare.

La scorsa settimana sono quasi morta.

Ho rischiato di bruciare viva nella stanza di un ragazzo. Giuro su Dio—il cane abbaiava e mi mordeva la gamba mentre dicevo tra i colpi di tosse, "C'è puzza di fumo!". Ma lui continuava a insistere (il ragazzo, non il cane), "È solo incenso!". Gli ho risposto che non mi sembrava il tipo da usare cose del genere, cercando di ignorare il fumo finché "l'incenso" non si è trasformato in fiamme, su cui il ragazzo in questione ha dovuto lanciare un telo ignifugo mentre io urlavo e correvo fuori per vestirmi. Dovevo vestirmi perché stavamo facendo sesso, proprio in quel preciso istante! Si potrebbe dire che ardevamo d'amore! Un'unione rovente! Facevamo scintille, letteralmente! Non temete, il cane sta bene, ma i polmoni mi fanno ancora male, i vestiti puzzano di campi estivi e io non ho ricevuto nemmeno un po' di sesso orale (che maleducazione).

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È stata una storia bollente (aha), certo, ma anche un pessimo comportamento, e purtroppo non la prima imprudenza commessa in quest'ultimo mese. Ma posso spiegare tutto! Dopo essere tornata in Carolina del Nord ho avuto una Crisi Esistenziale, una di quelle grosse, che richiede l'aiuto di almeno una bottiglia di whisky a notte. Qui però posso bere solo il vino "segreto" che mio padre mi passa sottobanco quando mia madre dorme. Di conseguenza, penso che stia cercando di compensare con gli errori. La gente dice, "non puoi tornare a casa," ma io rispondo che è possibile, essendo disposti a buttarsi alle spalle i propri standard.

Non fraintendetemi, tornare a casa ha i suoi lati positivi, come rubare i trucchi di mia sorella o sentirmi magra in confronto a tutti gli altri (una puntata da Wal-Mart aiuta l'ego più di anni e anni di terapia). Sono sempre impaziente all'idea di andare a letto coi miei ex e dire "Ti ricordavo più grosso." Mi piace far ingelosire le amiche col mio stile di vita europeo, la mia appagante esistenza alimentata dall'approvazione che ricevo dagli uomini gay. Ma dormire nel letto di una volta mi fa sentire una bambina, e in un attimo torno ai miei modi immaturi, a urlare "mi stai rovinando la vita" mentre sbatto la porta della stanza, a ricadere in vecchie dipendenze da droga (oops) e a sentirmi insicura.

Sono insicura perché tutte le persone del mio passato si stanno "sistemando." Lavoro! Figli! Pedicure! Non che sia gelosa—si tratta di confusione! I miei coetanei, con le loro belle "Vite Serie," continuano a essere dei cretini completi. Allora mi domando, quand'è che diventiamo adulti?

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“I’m not a girl, not yet a woman,” cantava Britney Spears. E cavolo, aveva ragione! Quando sarà una donna? Ha fatto carriera, ha avuto dei figli e ha pure divorziato… Il sogno americano! Queste sono le basi della maturità, eppure Britney (senza offesa) non è una ragazza, e non ancora un'adulta. Ma cosa rende una persona adulta? Quand'è che lo scopriremo?
Ve lo dico io: mai! Gli adulti non esistono. Non sono mai esistiti. Siamo semplicemente i primi a poterlo dimostrare.

Da piccoli, l'età adulta era sacra. E anche se non eravamo sicuri delle dinamiche, sapevamo che un giorno ci saremmo arrivati—all'improvviso, ci saremmo svegliati con uno scopo, carte di credito e l'autorità per poter mangiare gelato a colazione. E ora guardatevi, pieni fino al collo di cioccolata e debiti, eppure non ancora adulti, è così? Siete una truffa!

E dò la colpa a internet.

Immaginate se, da bambini, aveste potuto leggere gli status ammiccanti di vostra madre, o scoperto che vostro padre usava Instagram per fotografarsi i pettorali, o, peggio ancora, capito che i vostri genitori erano il genere di persona che lascia commenti sotto i video di YouTube. I bambini del passato erano imbarazzati dai propri genitori—una dinamica normale e salutare. Ora, invece, sono imbarazzati per loro—e non c'è niente di peggio che essere imbarazzati per qualcun altro.

Perché ci sembra che i nostri nonni da giovani fossero di gran lunga più fighi di noi? Perché i nonni sono come i cani (seguitemi), nel senso che proiettiamo su di loro i nostri sogni—li amiamo per i pensieri che idealmente hanno. Crediamo che il nostro cane pensi "Bentornata! Mi sei mancata! Hai un bellissimo aspetto!" Guardando le foto della nonna a vent'anni, immaginiamo fosse un bel tipo, brillante e tutto. Rivoluzionaria! E funziona così perché nulla ci dimostra il contrario. Ma come per i cani, poter sentire ciò che pensavano realmente ("cacca!") sarebbe insopportabile—e se i nostri nonni avessero un blog, ne rimarremmo delusi ("Questo vestito mi scopre le caviglie, sono una tale donnaccia! #yolo!). Capite cosa intendo?

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Non sono qui a predicare rispetto per gli anziani, e non mi potrebbe fregare meno di questioni di genitori, figli o famiglia—si tratta di me! E non capisco che senso abbia invecchiare e sobbarcarmi di responsabilità se poi non posso "fare progressi" come essere umano, o quantomeno convincere gli altri a credere sia così. Ora non posso nemmeno fingere di essere qualcosa, se non un'eccentrica puttanella. Le mie amiche hanno visto il mio filmino hard, i miei ex hanno letto i post che ho scritto su di loro (scusate, ragazzi) e tutti i miei professori sono venuti a sapere del mio problema con l'alcol. E anche se quello che vedono è divertente (o almeno spero), di certo non è maturo.

So che la soluzione è semplice: per diventare Adulta devo semplicemente smettere di ossessionarmi e straparlare dei fatti miei. È tutta una questione di Mistero. Ma a che serve fare qualcosa se gli sconosciuti non possono leggerlo tramite i feed? Dove prenderò la mia autostima se non da un numero di "like"? Mi sento a posto soltanto in base a quanti adolescenti su Tumblr rebloggano i miei autoscatti di nudo! Quando la vita mi deprime (ogni giorno), l'unica mia consolazione sta nella capacità di rileggere i miei tweet e ricordare a me stessa che sono divertente! E io dovrei cancellare tutto questo per essere rispettata? No way, Jose!

E che mi dite di voi? La nostra generazione è destinata a galleggiare collettivamente attraverso il purgatorio di un'adolescenza prolungata? Stiamo diventando quegli sfigati che non riescono ad arrendersi all'evidenza, e continuano ad andare ai concerti in vestiti fuori moda, a provarci con le ragazzine? Sì. Ed è terribile? Sì, ma va anche bene. Perché è sempre andata così, solo che prima non lo sapevamo.

Segui Tea su Twitter: @TeaHacic

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