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Tea's Tacos

New York Shitty

Se pensate che New York sia la città più figa del mondo vuol dire che guardate troppe serie TV.

Karley e Tea - foto di Yulia Zinshtein

Mentre corro via dallo Starbucks in cui mi sono fermata per fare la cacca così che nessuno possa intercettarmi dicendo che i servizi sono per i clienti, inciampo su qualcosa di invisibile e cado sulle ginocchia. È una discesa in slow-motion, accompagnata da braccia che si dimenano selvaggiamente e rumori di cui non mi credevocapace. È lì, mentre tocco il suolo e vengo calpestata da sconosciuti frettolosi, che ho un'epifania: New York è una merda!

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Accasciata sul marciapiede capisco finalmente perché in quasi ogni rubrica di Sex And The City Carrie esordisce con una domanda (non fate finta di non saperlo), tipo "Le donne vogliono semplicemente essere salvate?" "Il sesso è mai sicuro?" o "Siamo delle troie?"

Quella mattina, per terraa Manhattan, anch'io vengo assalita da interrogativi. Per esempio, chi cavolo dorme su un materasso buttato a terra quando può permettersi un appartamento che [a suo dire] sta davanti a quello di Ryan Gosling? E chi, in pieno inverno, ha per coperta un misero lenzuolo? Pulendo le ginocchia insanguinate mi dico che forse lo fa per assicurarsi che le Ragazze come Me si sveglino all'alba, congelate, e decidano di tagliare la corda. E non crediate che abbia dimenticato di lasciare il bagno lercio e senza asciugamani, tutto per impedirmi di fargli lievitare la bolletta dell'acqua calda—un vero salasso qui a New York, a quanto pare. Che stronzo (spero mi richiami)!

Ma basta ragazzi, ho domande ben più serie su cui riflettere. Tipo, le lesbiche sono i nuovi gay?

"Ti ho già detto che sono passata alle donne?" mi chiede con noncuranza un'amica di Williamsburg presentandomi una ragazza più simile a uno skater che altro (felpa di Thrasher, pacchetto completo). È buffo, ma i capelli lunghi, il seno prosperoso e l'abito attillato della mia amica fanno del duo una Classica Coppia Etero più di quanto non lo fossero lei e il suo ex. Insomma, comprendo perfettamente il fascino della cosa—per un po' anche io ci ho provato. La mia prima coinquilina a Milano era lesbica, e il nostro "accordo" prevedeva che io l'avrei accompagnata al Rhabar se lei fosse venuta con me al Gasoline (RIP). Il Rhabar era terribile, ma una volta ho conosciuto una ragazza che è riuscita a convincermi (perché parlava inglese) e per un mese siamo state compagne di letto. Ricordo che mi odiavo per non riuscire ad amarla quanto un ragazzo—era brava a letto ed estremamente brillante (e sapeva persino l'inglese), eppure non riuscivo a sorvolare sul fatto che mancasse qualcosa. Una sera mi ha sorpreso con delle rose, e io ho sorpreso lei con la notizia che sarei uscita con un uomo. Non l'ha presa benissimo, per usare un eufemismo, e ora non posso più mettere piede al Rhabar (che peccato). "Sai che nessuna di noi viene facilmente coi ragazzi, no?" Non ricordarmelo, ti prego. "Ecco, lei mi fa venire tre volte di fila!" Buon per te! Ma quindi ora il tuo ex è single o cosa?

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Dovrei cagare organico?

Non ditemi che non avete mai sentito parlare del Juicing! Si tratta di erbe e radici e altra erba, spremute in poco più di una goccia di intruglio verde per la modica cifra di 12 dollari. Così, qualsiasi cibo da voi ingerito deve portare ancora i segni della terra—fatto che spiega la diarrea di Starbucks nella mia Walk of Shame. Posso capire il desiderio di una bella pelle, nondimeno apprezzo che gli italiani mangino pizza o non mangino affatto (Junk Food Skinny). Essere "sani" è lodevole, ma nella stessa identica misura in cui risulta detestabile; per fare un esempio, le ultime parole giunte al mio orecchio prima di lasciare l'appartamento delle mie amiche per tornare in Carolina del Nord sono state, "stai davvero introducendo il pane bianco??”

E il crack?

Ero un po' preoccupata (esaltata) all'idea che durante la mia permanenza a New York mi avrebbero offerto eroina o almeno qualche club drug, ma sfortunatamente giravano solo enormi montagne di coca, e il tutto nella maniera più indifferente possibile. Non ci si preoccupa nemmeno più di fare le strisce, perché la cosa implicherebbe che se ne ha il tempo. Se volete essere "in" a Brooklyn, assicuratevi di sniffare soltanto da cucchiaini d'argento o dal piercing al clitoride della vostra bella.

Sono importante?

Praticamente chiunque mi ha chiesto perché viva ancora a Milano. Apparentemente sto soltanto sprecando tempo prezioso! Infatti "l'Europa è piena di opportunità che non arrivano mai a concretizzarsi. Tipo, magari conosci gente figa, ma non faranno niente per te. Se ti trasferissi qui, allora sì che avresti delle possibilità!" Davvero? Davvero, gli americani sono convinti che niente di ciò che accade fuori dagli USA sia degno della minima importanza. Potreste anche avere un vostro programma tv o essere scrittori da milioni di copie, ma non conta, a meno che non lo facciate nella stessa città di Lena Dunham. "Ho seriamente odiato Milano," aggiunge la mia amica tra una sniffata e l'altra, "cioè, sono rimasta una settimana, ma è stato davvero penoso!" Sniff, sniff.

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Ma non dovrò vivere in un ripostiglio?

"No! Per, che so, 800 al mese puoi avere un angolo del soggiorno e creare un separé con una tenda, sarà un posticino tutto tuo! O puoi trasferirti da me," mi rassicura lei sfiorandomi una gamba.

Should I stay (or should I go)? Certo, Milano non è il massimo, ma almeno noi lo ammettiamo. In effetti, sembra che la Regola del vivere a Milano imponga di lamentarsene costantemente, anche se sotto sotto le si vuole bene (e quando è così, intendo un sacco di bene). E pur adorandola, non cerchiamo di convincere gli altri a venirci—perché mai dovremmo? Da California Bakery i tavoli bastano a malapena per noi!

Non so dove mi troverò quando raggiungerò finalmente lo status di celebrità a cui sono destinata. Non so per quale città andrò in giro scortata dai miei bodyguard gay, quelli che ai pugni contro chi mi importuna preferiscono uno schiocco di dita dritto in faccia(o magari uno schiaffo coi guanti bianchi di Chanel). Una cosa è certa, non lascerò che qualcuno faccia pressione perché io lo scopra prima di ritenermi pronta. Dai ascolto a te stessa, non a una stanza piena di lesbiche, penso tra me e me sul marciapiede mentre continuo a sanguinare.

Segui Tea su Twitter: @TeaHacic

Settimana scorsa: I giovani adulti