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Tea's Tacos

Fashion Crashers

Un recap delle feste della Fashion Week milanese, per tutti quelli che erano troppo impegnati a instagrammare gli inviti ai party invece di usarli.

Sto scrivendo dal Pronto Soccorso. Non sono sicura di quanto sia "grave" la mia condizione, ma so per certo che ho bisogno di antibiotici. E non so come sia successo, ma sono sicura abbia a che fare col brufolo che ho cercato di trasformare in una bruciatura di sigaretta. Non potevo restare a casa proprio durane la MFW, eppure non volevo nemmeno andare in giro con l'aspetto di una ragazzina complessata (le adolescenti sono fiche solo quando sono perfette). Meglio dare l'impressione che mi fossi fatta male da sola, no? (L'autolesionismo è sempre fico). Così mi sono messa a stuzzicare il brufolo finché non è diventato rosso, poi gonfio e poi talmente infetto che ora sembro qualcosa degno di un film zombie (di serie B). Ed eccomi qui, a rimediare alle mie negligenze. Ma non sono affatto pentita! Per la Fashion Week, vale la pena anche trascorrere il venerdì sera al Pronto Soccorso.

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Adoro la settimana della moda. Non per i vestiti, i blogger o le celebrità (c'era Lana Del Rey e io non le ho nemmeno fatto un po' da stalker), ma per le feste. Non aver ricevuto inviti per le sfilate non significa che sia impossibile divertirsi con gli stronzi che ci sono stati! E saranno certamente degli stronzi—in coda all'open bar chiunque diventa un'irascibile star da reality: non sono qui per farmi degli amici! Proprio così, vi dimenticherete della compagnia in un lampo, e per avanzare lungo la fila tradireste persino vostra madre.

Qui di seguito trovate il mio recap della MFW, dedicato a tutti quelli che erano troppo impegnati a instagrammare gli inviti ai party invece di usarli:

HOGAN 

Vado solo perché credo non ci sarà nessuno (bar tutto per me) ma quando arrivo è strapieno! E non parlo di bocconiani che si fanno le vacanze a Ibiza in senso non ironico. Mi riferisco alla tipologia di persone che vorresti seguire in bagno e a cui ruberesti volentieri il makeup. "Quindi ora la Hogan è ok?" mi chiedo. "Ma certo che no, non fare domande stupide." Non sono l'unica confusa e imbarazzata. I presenti mi lanciano le stesse occhiate di quando si viene beccati a fare pompini al parco—ovvero, sono preoccupati finché non si rendono conto che li hai notati solo perché stavi facendo lo stesso. Non so perché siamo qui, ma sono consapevole di dover proteggere la nostra reputazione, e mentre passo accanto a modelle che bevono acqua fingendo di essere sbronze non scatto fotografie. Evito il contatto visivo, rubo calici di champagne e mi dirigo verso l'uscita—ed è lì che la vedo. La fontana. Di tequila. C'è una fontana di tequila. Improvvisamente tutto ha un senso.

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Su una scala da uno alla vita sessuale di Anna Dello Russo, questo party è stato scomodo.

DONDUP 

Sorridendo puoi spingere il tuo cervello a credere che ti stai divertendo.

L'unica cosa peggiore di chi scatta foto con l'iPad è quando non è voi che fotografano. Ma se nessuno immortala il vostro outfit potete usarlo la sera successiva! La festa brulica di ospiti #relevant, ma la finta nebbia e le luci accecanti mi danno l'impressione di essere in un video di Jennifer Lopez (non in senso divertente). Taglio la corda prima del previsto insieme a un ragazzo che dice mi porterà a casa sua, ovvero, prenderà una suite in hotel mentre il receptionist si chiederà quale agenzia di escort assumerebbe una ragazza con le tette così piccole. Dopo che viene e invia tramite Snapchat una mia foto "a qualcuno a Los Angeles" mi riempio la borsa di campioncini di shampoo e bottigliette del minibar e vado a casa coi soldi che mi ha lasciato per il taxi. Alla fine nella suite non dorme nessuno—ed è un vero peccato. Se avessi saputo che non sarebbe rimasto l'avrei fatto io.

Su una scala da uno a Marni for H&M, questo party è stato deludente (ma la prostituzione d'alto bordo è migliore del previsto). 

PUNKS WEAR PRADA 

La cosa positiva delle feste con un sacco di gente è che puoi scoreggiare quanto vuoi e dare la colpa della puzza al Facehunter. 

Vi ricordate i Panic! At The Disco? Non potevate fare a meno di chiedervi che cretino avrebbe chiamato così la sua band, giusto? Ora capisco. Il concerto di Brooke Candy merita, ma c'è una tale ressa che stare nei pressi del palco è impossibile, a meno di prendersi un tacco a spillo in mezzo alle chiappe. Avanzo lentamente fino ai divanetti della zona VIP e ascolto da lì. Sono di fianco a un tipo triste, e rinuncio alla Belvedere gratis per una Red Bull. Di solito non bevo quello schifo, ma Brooke sì, e lei è al centro dell'attenzione mentre io mi annoio con un ragazzo che mi piagnucola in grembo. Quindi forse dovrei prendere esempio.

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Su una scala da uno a dell'intimo D&G, questo party è stato sudato.

PHILIPP PLEIN 

"Plein Witch Project" o "Se un albero cade nella foresta e nessuno è lì per instagrammarlo, il fatto sussiste?"

Ragazzi che mi hanno bloccato su qualsiasi social network possibile e immaginabile si mettono improvvisamente a scrivermi per sapere se riesco a farli entrare insieme alla fidanzata. Rispondo dandogli i nomi dei miei zii montenegrini (Cosa farebbe Gesù?). È prevista una "esibizione" di Grace Jones, ma nessuno riesce a scorgerla tra la gente che si ammassa su quelle scale che spero crollino. Mi allontano dalla pista per esplorare la finta boscaglia a mo' di Twilight meets The Blair Witch Project meets La mia infanzia.

Se osservate da vicino, potrete notare che Grace Jones mi sta guardando dritta negli occhi.

Su una scala da uno alla faccia di Donatella Versace, questo party è stato eccessivo.

PURPLE MAGAZINE 

Arrivo quando sta per finire, e tutto per colpa di Qualcuno che non nominerò deciso a sabotarmi la vita. Ma non riuscire a entrare a una festa è divertente perché stimola la creatività. "Ho bisogno delle chiavi, solo che ce le ha il mio ragazzo, che è dentro… No, non posso chiamarlo, ha anche il mio cellulare!" Oppure, "Beyoncé mi ha chiesto di fare da babysitter a Blue Ivy, ho lasciato il suo ciuccio di Bulgari al bar!" O ancora, "Mi sto pisciando addosso!" Questa non è una bugia: mi scappa davvero, ma noto che anche le celebrità vengono respinte, quindi cammino tra la neve fino al Duomo e faccio pipì sui gradini della metro.

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Su una scala da uno all'abbronzatura di Giorgio Armani, questo party è stato un trionfo.

TOILET PAPER MAGAZINE

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Il giorno successivo ho un esame, quindi non posso fermarmi troppo. In più ho l'impressione che sarà una mezza cagata, quindi indosso quello che avevo la mattina in università (scarpe basse e total look H&M). Ma siccome ho un karma negativo (l'ex e la sua nuova fiamma non sono riusciti a entrare da Plein) la festa si rivela fantastica. Nel posto perfetto per una reggia del porno con discoteca annessa, la musica è abbastanza buona da far venire voglia di spogliarsi e il pavimento è ricoperto da palloncini impazienti di essere strofinati sui capelli altrui. Tuttavia credo che il mio outfit non sia all'altezza, così mi nascondo nei bagni, a messaggiare con mia madre e fumare erba—e per "fumare erba" intendo guardare qualcuno che lo fa. Sarò anche una sfigata, ma non un'hippy. Decido di andare a casa perché il rumore dei palloncini che scoppiano sotto i tacchi mi ricorda la guerra in Iraq.

Su una scala da uno a Prada al posto del McDonald's in Galleria, questo party è stato ingiusto.

PRONTO SOCCORSO

TGIF

Indosso i pantaloni della tuta, le ciabatte e non ho messo il deodorante, quindi sono la persona più chic della sala. Ma ciò non significa che non sia un posto esclusivo. La lista è talmente lunga che sono in coda da ore, e non c'è nome al mondo che funzioni (ho già provato con Marcelo Burlon). Ma ho sentito dire che se ti presenti con un coltello ficcato in testa ti mettono nel privé.

Su una scala da uno a Cavalli, questo è folle.

Segui Tea su Twitter: @TeaHacic

Settimana scorsa: Fagmobbin'