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Μodă

I bagelhead giapponesi

In Giappone, avere la fronte a forma di ciambellone va un casino quest'anno.
Jamie Clifton
London, GB

Ryoichi “Keroppy” Maeda è un fotografo e giornalista che negli ultimi vent'anni ha documentato in modo ossessivo l'evoluzione delle pratiche di modificazione estrema del corpo in Giappone. Si dà il caso che sia anche il responsabile dell'importazione nel suo paese della pratica di iniettare soluzione salina nella fronte a scopi “estetici”. Ovviamente, con grande successo.

Anche se questo è esattamente ciò che ci si aspetterebbe dal paese dei cappelli-dispensa-carta-igienica, a quanto pare in Giappone la modificazione del corpo è ancora un argomento tabù che i giornalisti scelgono di trattare a rischio della carriera.

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Ho fatto quattro chiacchiere con Ryoichi per capire le ragioni di chi sceglie di iniettarsi nel corpo dei liquidi per avere un bel  ciambellozzo in testa.

VICE: Ehi, Ryoichi. Quando hai avuto il tuo primo contatto con la scena body mod giapponese?
Ryoichi “Keroppy” Maeda: Ho iniziato a occuparmi della cosa nel 1992 mentre lavoravo per Nyan 2 Club, una piccola rivista giapponese sul lato estremo della body modification. Poi nel 1995 mi sono trasferito a Burst, la prima rivista a trattare su larga scala argomenti come piercing, tatuaggi e, appunto, body modification.

Fico. A quei tempi, che genere di cose faceva la gente al proprio corpo?

Niente di anche lontanamente paragonabile a ciò che fanno ora. La roba più estrema iniziò ad arrivare grazie a internet, intorno al '96 o '97.

Quindi soltanto i banalissimi piercing e tatuaggi che la gente si fa al giorno d'oggi?

Sì, ma in Giappone erano ancora tabù. Quando mi bucai un capezzolo nel 1992, scrissi il primo articolo giapponese sui piercing; poi, mi feci fare un tatuaggio a Los Angeles nel 1995 e scrissi il primo articolo sui tatuaggi. In Giappone arrivò tutto in ritardo rispetto all'Occidente.

Com'è possibile che i tatuaggi fossero ancora tabù? Non sono una pratica tradizionale in Giappone?
Lo sono, ma c'è una grande differenza tra i tatuaggi tradizionali giapponesi e quelli occidentali. Nei primi anni Novanta quasi soltanto gli Yakuza si facevano tatuare, e comunque nel Paese non giungevano abbastanza informazioni riguardo le moderne pratiche di tatuaggio e piercing. Come ho detto, è stato con l'avvento di internet che i giovani hanno iniziato ad accettare sempre di più lo stile occidentale, e a quel punto il lato più estremo della body modification iniziò a guadagnare popolarità in Giappone.

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Quindi la gente iniziò a interessarsi alla cosa non appena ne venne a conoscenza?
Sì, esattamente.

E per quanto riguarda le iniezioni di soluzione salina? Quando hanno iniziato a diventare popolari?
In realtà, mi capitò di incontrare Jerome, il pioniere di questa pratica, a Modcon nel 1999. Modcon è un raduno di appassionati di body modification che quell'anno si svolse proprio in Giappone, quindi ci andai per conto di Burst. Riuscii a parlare con Jerome e rimanemmo in contatto fino a quando, nel 2003, ho provato la mia prima iniezione salina assieme a lui. Mi diede il permesso di portare la pratica in Giappone e formai a Tokyo un gruppo per far provare ad altre persone questa pratica. Andiamo avanti dal 2007.

Quindi sei responsabile di averla resa popolare. Come funziona l'intero processo?
È abbastanza semplice—usiamo soluzione fisiologica e attraverso l'infusione la inseriamo all'interno della fronte: il processo dura circa due ore, o comunque finché non è completato.

Due ore! Dio. Per quanto tempo dura l'effetto?
Soltanto una notte. Il corpo assorbe la soluzione, e la mattina dopo la fronte è già tornata normale. Ci piace essere strani soltanto per una sera, ahah.

Succede mai che la pelle inizi ad afflosciarsi?
No. Tutti quelli che conosco che si sono sottoposti all'infusione non hanno mai avuto problemi. La loro pelle è tornata esattamente com'era.

Buono a sapersi, immagino. Si possono fare infusioni di soluzione salina in ogni parte del corpo?
Sì, certo, si può iniettare ovunque si voglia. Normalmente è soltanto alla fronte, ma alcuni vogliono provare anche l'infusione nello scroto.

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O mio dio. L'hai mai provata?
No, io no. L'ho provata solo nella fronte, ma le persone che vengono alle mie feste hanno già avuto l'occasione di provare l'infusione scrotale.

Quando dici feste, intendi locali normali o luoghi che prendi in affitto?
Di solito sì, sono feste che organizziamo noi: facciamo dei suspension party ogni due mesi e feste in cui la gente può provare l'infusione salina circa due volte all'anno, ma solitamente chi partecipa si sottopone all'infusione e poi esce per andare in qualche locale, a qualche festa fetish o cose del genere.

E per quanto riguarda le cosiddette “ciambelle”? Come si ottiene quell'effetto?
Basta premere il pollice al centro della fronte mentre la soluzione viene iniettata: questo crea il cosiddetto effetto “a ciambella”. Ho letto di persone che colorano la soluzione da iniettare ma non credo sia vero. Dev'essere un gioco di luce nella foto, o qualcosa di simile.

Secondo te, le infusioni di soluzione salina al momento sono la pratica più estrema sulla scena body modification giapponese?
O no, per nulla. Ci sono pratiche molto più estreme, come ad esempio l'appuntatura delle orecchie, la rimozione dell'ombelico, l'amputazione, i tatuaggi a corpo intero…

Cos'è l'appuntatura delle orecchie?

È una procedura per rendere le orecchie appuntite, in modo che assomiglino a quelle di un gatto. La rimozione dell'ombelico è intesa in senso letterale, e con l'amputazione le persone si tagliano le dita, o altro.

Cristo. Fai sembrare tutto così normale. Perché la gente fa queste cose?
Be', sai, gli amanti della body modification sono alla costante ricerca di modi per fare le cose a modo loro. Più la scena si evolve, più queste persone sperimentano e vanno avanti per la loro strada.