Contro le foto di cibo su Instagram

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Contro le foto di cibo su Instagram

Chris Maggio e il suo blog vogliono farvi passare la voglia di fotografare i vostri piatti. Perché se non siete mai andati su Instagram a sbavare sulle foto di pietanze più o meno prelibate, non è certo per mancanza di stimoli.

Se non siete mai andati su Instagram a sbavare sulle foto che ritraggono più o meno piatti prelibati, non è certo per mancanza di stimoli. Stando all'affermazione qui di seguito, il food porn costituisce circa l'80 percento di tutte le immagini caricate su Instagram. E il fotografo-regista Chris Maggio ne ha abbastanza. Outsider autoproclamato della cucina casalinga, Chris ha creato un foto-blog incentrato sui piatti preparati da un personaggio fittizio in risposta alla "democratizzazione" del cibo online. Dedicato alla presentazione di disgustose foto dei pasti fai-da-te, non è chiaro se Male Chef abbia come protagonista uno scapolo solitario, un ubriacone con una passione per gli spuntini di mezzanotte o semplicemente un onnivoro incompetente. Quello che è sicuro, è che si tratta del genere di persona da cui speri di non essere mai invitato a cena.

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Il dottor Oz crede che il food porn stia rendendo gli americani più grassi. La psichiatra Valerie Taylor ritiene che l'abitudine compulsiva di scattare foto ai propri piatti sia segno di disagio mentale. Che si tratti di frustrazione sessuale, lussuria, fame, o quant'altro, il food porn è un vezzo sociale estremamente diffuso. E farsi un giro su Male Chef, con le sue foto raccapriccianti, è come usare un taser visivo contro l'acquolina da food-porn.

VICE: Da quello che ho capito, non sei il genere di persona in fissa con il cibo. Perché hai deciso di aprire questo blog?
Chris Maggio: Sono completamente estraneo alla cultura del cibo. E vivere a Brooklyn non è facile, perché è in corso una specie di rinascita della cultura del cibo, un fenomeno di proporzioni considerevoli. Mi sento completamente escluso, ma forse ho trovato un modo di reagire alla cosa. Raccolgo la maggior parte delle idee osservando le immagini dei piatti sui blog di cucina o Yelp, dove c'è un sacco di gente che va nei ristoranti e si appropria delle opere d'arte cucinate da altri per poi condividerle col grande pubblico.

Fotografare il cibo al ristorante è come rubare un'opera d'arte?
In un certo senso sì. Penso che andare in un ristorante dove lo chef è orgoglioso della preparazione e della presentazione dei propri piatti è considerato sia dai cuochi che dai consumatore come una forma d'arte. Fotografare questi piatti e superare la linea che intercorre fra creatore e curatore è una cosa un po' losca.

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Chi è il Male Chef ?
È un tizio che vuole dare l'impressione di avere qualcosa da dire ma non sa come dirlo. È una presentazione del cibo più realistica, perché non c'è tutta quell'enfasi sull'estetica dei piatti. Non ci sono decorazioni. Le foto vengono scattate con la tecnologia di cui già disponevamo, e questo personaggio non si rende conto che le persone fissate con il cibo possono anche ricorrere a treppiedi per poter fotografare meglio i loro piatti. Potrebbe essere il genere di persona che rimane intrappolato in casa di questa gente.

Sulla base delle immagini mostrate sul blog, che tipo di narrativa vuoi costruire?
A Brooklyn e in tante altre città stiamo assistendo a una rinascita della cultura del cibo, e a una sorta di reinvenzione delle idee riguardo a come e cosa mangiare. Per quanto questa realtà e i media ad esso collegati abbiano subito un processo di democratizzazione, non si tratta certo di qualcosa alla portata di tutti.

Quindi credi che il prendere parte alla nuova cultura del cibo abbia una componente socioeconomica?
Credo che ci sia un certo divario… cioè, so di potermi permettere di mangiare questi bei pasti di tanto in tanto, ma quelli che vivono a Brooklyn da prima della gentrificazione e dell'ondata di popolarità, possono davvero essere coinvolti nel fenomeno?

Secondo te, perché alcune persone sono ossessionate dalle immagini del cibo di cui si nutrono?
Penso che fondamentalmente le persone cerchino di distinguersi. C'è un tacito desiderio sociale di rappresentare delle autorità in qualche campo. Penso che questa morbosità nei confronti delle foto del cibo sia una conseguenza di questo desiderio… del tipo "come faccio a promuovere la mia immagine?" Penso che in fin dei conti il food porn sia solamente un modo piuttosto semplice di rispondere a questa domanda.

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Quindi pensi che i fanatici del food-porn stiano solamente cercando di rafforzare la loro immagine?
È qualcosa che coinvolge tutti i social media, che li invade. Con questo non intendo offendere nessuno di coloro che condividono questi contenuti. Penso che sia davvero interessante, il fatto che ci sia questa strana mania per il cibo che non riesco del tutto a comprendere. Dal mio punto di vista, Male Chef mina un po' la mania delle foto al cibo e aiuta a demolire l'idea che i food blogger e quelli che fotografano il cibo possano ottenere successo alle spalle degli altri e dei loro sforzi.
Non ho altro da dire.

Grazie per averne parlato con me, Chris.
Il contenuto di Male Chef è ispirato a un profondo odio per la masturbazione dell'ego e del tronfio senso del sé. Non sto cercando di farne più di quello che è in realtà. Alla fine, è solo disgustoso.

Vai qui per sapere di più del lavoro di Chris, o visita malechef.tumblr.com

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Io non "capisco" Instagram

Male Chef - Cetriolini.

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Male Chef - Zuppa.