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Dentro la maledizione del "chiodo giallo di Zara"

Perché così tanta gente compra, e così tanta gente odia, il chiodo giallo di Zara? Abbiamo indagato.

Da ieri tra i nostri contatti Facebook va moltissimo condividere una neonata pagina Tumblr che si chiama "Tipe col chiodo giallo di Zara" e che, inaspettatamente, raccoglie foto di tipe col chiodo giallo di Zara. Il chiodo giallo di Zara, se non l'avete mai visto perché vivete su un altro pianeta, è un giubbino in similpelle color senape? zafferano? che la casa di abbigliamento ha iniziato a produrre un imprecisato lasso di tempo fa e che da allora infesta le vie delle principali città, con un picco nelle strade commerciali, le discoteche di provincia e la facoltà di Giurisprudenza. Oltre a Instagram.

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Foto via Instagram.

Fortunatamente l'Italia non è sola, e al fenomeno—principalmente in Spagna, essendo Zara spagnola ed essendo 'Spagna' sinonimo di stile—al tema sono stati dedicati articoli, account Instagram (tra cui Yellow jacket official) e pagine Facebook (come "Víctimas de la chaqueta amarilla de Zara").

Ora: quello che bisogna dire, innanzitutto, è che non è la prima volta che Zara lancia un capo d'abbigliamento in plastica, nylon o poliestere che dopo qualche tempo smette le sue spoglie sintetiche per diventare un simbolo dei tempi. Un capo che incarna lo Zeitgeist, e la cui dimensione di desiderabilità fa andare in overload la parte della nostra intelligenza preposta alle considerazioni estetiche (ovvero, quella che dovrebbe avvisarci che un giubbino giallo non sta bene quasi a nessuno, che la similpelle di bassa qualità rischia sempre di farti puzzare di fabbrica di bottiglie, che sei destinata a vestirti di nero per sempre, che non potrai mai uscire senza la stuccata di terra in faccia ecc ecc).

È già successo con il parka verde con le maniche in similpelle nera, la camicia bianca con il colletto nero, gli zainetti (anch'essi in similpelle) e almeno un cappello a tese larghissime, per attenerci al marchio (perché altrimenti dovremmo rivangare i braccialetti Cruciani)—tutti capi di cui ognuna anche solo una volta nella vita è stata portatrice più o meno consapevole, ma che poche volte hanno avuto il riverbero scatenato online dal chiodo.

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Per quanto sia stato fastidioso vedere per molti inverni le ragazze con il parka con le maniche di plastica nera fare le vasche sotto la neve mentre tu soccombevi sotto il peso dell'imbottitura e dei pile che avevi addosso, la particolarità del chiodo giallo è che sopravvive in perfetto equilibrio tra l'odio più crudele e l'affetto di coloro che imperterrite continuano ad acquistarlo—molto spesso fashion blogger emergenti emancipatesi dalla Brianza.

A sostegno di quest'ipotesi possiamo allegare l'analisi di un blog "a metà strada tra un opinionista de L'Arena di Giletti e un articolo di Vice," svariati tweet che condannano l'esistenza del capo e il suo avvistamento a Uomini e donne. E questo in fondo non fa che rappresentare la quadratura del cerchio, dato che i programmi di Maria De Filippi sono esattamente come il chiodo giallo di Zara: il pubblico si divide tra chi li guarda imperterrito e chi fa finta di disprezzarli ma sotto sotto vorrebbe poter smettere di preoccuparsi della propria integrità e ammettere di esserne morbosamente attratto.

Perché, dunque, esiste il chiodo giallo? Nel tentare di capirlo, in un post dedicato al tema la nostra collega di VICE Spagna Alba Carreres ha anche contattato la sede di Zara, chiedendo poi di parlare con la persona responsabile della creazione. Come ha scoperto, "Non è stato possibile. [Mi è stato detto che] Zara fa un lavoro di squadra, quindi i capi non sono di nessuno in particolare, nascono collettivamente e restano a nome del marchio." Anche le richieste di interviste col reparto giacche o di dettagli sui volumi di produzione e vendita non hanno trovato risposta.

Forse, semplicemente, l'esistenza e persistenza del chiodo giallo è qualcosa che va al di là della moda o addirittura della comune sartoria industriale umana. Forse il chiodo giallo è increato, è un'idea collettiva.

Poi, però, un'illuminazione: quella tonalità e l'idea dell'antitraspirazione non suonavano del tutto nuove.

"Se la prossima estate gli adolescenti cinesi se ne andranno in giro con pantaloni di cerata che ti fanno sudare i testicoli, sarà solo merito mio" - dal nostro post Mi sono vestito come un idiota per vedere in quanti mi avrebbero fotografato al Pitti.

Ora sappiamo a chi dare la colpa.