Date un’occhiata a questa maglietta: venduta al Disney Store per 24.95 dollari in qualità d’indumento d'ispirazione post punk per famiglie e fan Disney cresciutelli, nelle ultime 48 ore ha attirato l'attenzione di tutta la Rete.A parte uno strano incremento nel numero di omicidi-suicidi nel Nord dell’Inghilterra e qualche battutina sul fatto che i Joy Division avessero preso il loro nome dai "bordelli" nazisti nei lager e sui legami di Walt Disney con Hitler (notizia tuttora priva di fondamento), non c’è stata una vera e propria reazione negativa. In effetti, ben pochi si sono sollevati contro una delle trovate più tristi degli ultimi tempi.
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Non è la prima volta che succede. Questa maglietta è soltanto l’ultima delle pietose invenzioni legate alla figura di Curtis. Una cosa è certa: se fosse vivo, a questo punto Ian Curtis sarebbe stufo di tutti questi travisamenti, e ancora più scocciato per non avere più nessuno dalla sua parte.È per questo che ho passato tutta la notte sveglio, impegnato a creare una serie immagini photoshoppate in cui, tanto per cambiare, è Ian Curtis che invade territori altrui. Spero vi piacciano.@kevkharasAggiornamento: la maglietta è stata tolta dal mercato. Giustizia è stata fatta.
