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Tutto quello che dovreste sapere sul trapianto di pene

La scorsa settimana, un'équipe medica del Sudafrica ha annunciato di aver eseguito il primo trapianto di pene con esito positivo nella storia della medicina. Visto che avrete di certo molte domande al riguardo, abbiamo pensato di risolvere i vostri...

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La scorsa settimana, un'équipe medica del Sudafrica ha annunciato di aver eseguito il primo trapianto di pene andato a buon fine nella storia della medicina. L'operazione è stata condotta a dicembre, e ha permesso la sostituzione del pene di un giovane sudafricano a cui era stato mozzato durante una circoncisione andata male. In realtà si tratta del secondo caso in cui il pene di una persona viene trapiantato sul corpo di un'altra—nel 2006, infatti, c'era stato un precedente in Cina. Ma in quel caso, sia l'uomo che la moglie erano rimasti talmente traumatizzati da arrivare a chiedere che il nuovo pene venisse rimosso. Il paziente sudafricano, invece, sembrerebbe essere in grado di avere un'erezione e persino di raggiungere l'orgasmo. Evviva!

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Anche se può sembrare stupido, riuscire a togliere il pene dal corpo di un uomo e a innestarlo su quello di un altro non è per niente facile. È un'operazione difficile e molto pericolosa, una di quelle che possono cambiarti la vita per sempre. Sicuramente a questo punto avrete un sacco di domande sulla questione, perciò ho deciso di rispondere a tutti gli interrogativi più importanti sull'argomento.

Perché dovrei volere un pene nuovo?
Probabilmente, se hai bisogno di un pene nuovo è perché il tuo ti è stato mozzato.

Sì, il mio pene è stato tagliato, ma a essere sincero mi imbarazza un po' parlarne.
Non devi sentirti a disagio! A molte persone capita di rimanere senza pene—specie nelle zone rurali del Sudafrica, dove si stima che ogni anno 250 uomini vengano evirati, nella maggior parte dei casi nell'ambito di circoncisioni mal riuscite. Secondo Richard Santucci—un urologo specializzato nella ricostruzione dei genitali che, lavorando nell'ospedale dov'è stato effettuato il trapianto, ha visto un discreto numero di pazienti in condizioni particolari—in quelle zone la circoncisione non è considerata una pratica medica bensì un rito d'iniziazione, che gli anziani del villaggio praticano sui giovani per segnarne l'ingresso nell'età adulta.

"Uno crede che chi lo circoncide sia capace," mi ha detto Santucci, "ma a quanto pare non è così, e spesso usano dei coltelli rituali che non tagliano bene."

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Se il tuo pene non è caduto vittima della lama smussata di un coltello rituale, allora devi aver fatto incazzare qualcuno. Nell'antico Giappone l'evirazione era la pena applicata per i casi di stupro e adulterio, mentre negli anni Settanta è diventata una specie di moda in Thailandia, dove circa 100 donne tailandesi avrebbero evirato i compagni perché tradite o vittime di violenza.

Ma ci sono anche altri casi di evirazione, persino più macabri. Ad esempio, l'anno scorso il rapper Christ Bearer, membro dei Northstar, un gruppo affiliato al Wu-Tang, si è evirato e gettato da un balcone mentre era strafatto di PCP. Insomma, meglio non rifarlo a casa.

Troppo tardi, già fatto. Ora cosa posso fare?
Tu o qualche tuo amico siete in grado di recuperare il tuo pene? Se sì, ottime notizie! Stando a un articolo pubblicato nel 1993 sul New York Times, i tessuti del pene possono sopravvivere fino a 18 ore, se tenuti al freddo. "Riattaccare un pene è un'operazione abbastanza comune,"mi ha detto Santucci, "e non è difficile neanche la metà di un trapianto." Quindi sei se in grado recuperare il tuo pene mozzato e di metterlo sotto ghiaccio finché non raggiungi l'ospedale più vicino, non ci sono problemi… Be', più o meno.

"Tecnicamente, non è così complicato," mi ha detto Santucci, parlando dell'operazione per riattaccare un pene. "Rimetti insieme l'uretra, rimetti insieme il corpo cavernoso (la parte che ti fa avere un'erezione) e poi un chirurgo plastico si occupa di rimettere insieme i vasi sanguigni e i nervi." In ogni caso, non andate in giro a tagliarvi il pene come fosse uno scherzo. Santucci mi ha spiegato che l'operazione "non garantisce che il pene recupererà completamente la sua funzionalità."

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Ma a parte questo, vi serve davvero un pene nuovo? Santucci mi ha detto che è possibile creare una specie di pene finto dove prima c'era quello vero usando la pelle in eccesso. Mi ha spiegato che basta "una piccola operazione per tirare leggermente fuori l'uretra e ricucirla verso l'esterno così che possa restare aperta." Ed ecco, un simil-pene istantaneo.

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Oddio, detta così sembra uno dei mostri di Final Fantasy. No, sul serio, io voglio un pene nuovo. Però non sono in grado di recuperare il mio.
Be', allora ti serve quello di qualcun altro. In questo caso, puoi ottenere il pene nello stesso modo in cui puoi ottenere qualsiasi altro organo: da un donatore. Ma dovrai aspettare quello giusto, con la giusta tonalità di pelle, in modo da non sembrare strano quando sei nudo.

Ok, ho trovato il pene. Ora come faccio a farmelo attaccare?
A questo punto, un trapianto di pene è molto simile all'operazione per riattaccare un pene reciso. Uretra, vasi sanguigni, nervi, ecc. I problemi arriveranno dopo, quando dovrai prendere 37 farmaci diversi, che secondo Santucci "hanno effetti collaterali belli tosti." Perché? Be', perché il tuo corpo non è stupido, se ne accorge se gli si attacca una parte non sua. Il corpo umano, mi ha spiegato Santucci, "ha un sistema di difesa incredibile per contrastare questi 'falsi'." In altre parole, attacca e cerca di distruggere i corpi estranei. "Per evitarlo, devi prendere questi farmaci e far credere al tuo corpo che quello sia il pene con cui sei nato."

Oltre ai farmaci, mi ha spiegato Santucci, serve anche un po' di fortuna. "I vasi sanguigni del nuovo pene non funzioneranno mai benissimo. Se dovesse venirti un'irritazione o un'infiammazione, potresti ritrovarti di nuovo senza pene."

Segui Drew Millard su Twitter: @drewmillard.