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Cinque persone raccontano le loro scuse post sesso più imbarazzanti

Ti sei mai svegliato nel letto di qualcuno, talmente pieno di odio e disprezzo per te stesso che l'unica opzione è inventarsi qualcosa per scappare a gambe levate? Queste sono le peggiori bugie che abbiamo detto o sentito.

Foto di Tshepo Mokoena.

Ti sei mai svegliato nel letto di qualcuno, talmente pieno di odio e disprezzo per te stesso che l'unica opzione è inventarsi qualcosa di totalmente implausibile per scappare a gambe levate? Ovviamente sì.

È la natura dell'uomo. Vogliamo fare sesso, ma vogliamo anche lasciare un buon ricordo. Nessuno vuole ferire i sentimenti altrui spiattellando la dura verità, ovvero che, anche se avete condiviso un momento così intimo solo poche ore prima, la luce del giorno ha portato un'ondata di orrore e rimpianto.

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Forse ti sei svegliato e hai visto che la persona con cui hai passato la notte non ha nemmeno un libro, ma ha un poster dei Green Day. Va bene, tutti hanno cose su cui non vogliono soprassedere. Ma non hai certo intenzione di dirlo, no? No, ovviamente. Hai bisogno di una scusa, e in fretta. Abbiamo chiesto ad alcuni amici di raccontarci la loro esperienza.

HANNAH*, 21 ANNI

VICE: Ehi Hannah, qual è il tuo modo per fuggire la mattina dopo?

Hannah: Il mio consiglio numero uno è dire che vai in bagno, prendere i vestiti e scappare. L'hai fatto?
A un festival, sì. E sempre lì, mi stavo baciando con un ragazzo nella mia tenda e all'improvviso non avevo più tanta voglia di continuare, perciò gli ho detto, "Merda, ho sentito la voce del mio ragazzo… è grosso e si incazza facilmente, scappa!" E lui cosa ha fatto?
È scappato. L'hai più visto?
No. JACK, 25 ANNI VICE: Ti sei mai trovato nella situazione di volertene andare da casa di qualcuno con cui avevi appena fatto sesso?
Jack: Un paio di settimane fa ho detto a un ragazzo che dovevo andare in montagna con degli amici. Non era vero. Però lui mi ha detto, "No, resta, facciamo un barbeque per il compleanno del mio coinquilino." Quindi sono rimasto. Ma poi il suo coinquilino se n'è andato e noi siamo rimasti a guardare la tv per due ore e lui mi ha chiesto di fargli un pompino—e io l'ho fatto, sai cosa mi cambia. Quando è venuto mi ha detto, "Posso portarti a casa, se vuoi." Allora gli ho chiesto cosa ne era stato del barbeque, ma lui ha solo scosso le spalle ed è andato a prendere le chiavi. Che soggetto.
Sì, davvero. Un gran pisello, ma anche il più grande coglione che conosca. Non si può avere tutto.
Sì, ma devi capire che tra uomini gay c'è un tacito patto per cui una scopata è una scopata. Ho un amico che doveva uscire con uno, ma non gliene fregava niente, perciò gli ha detto che potevano stare insieme solo un'ora perché poi doveva andare a una festa—anche qui: era una scusa. Ma poi il ragazzo era molto più bello e sexy di quanto pensasse, perciò il mio amico ha mandato un messaggio a tutti i suoi amici dicendo, "Dovete tutti andare a casa mia e fingere di essere a una festa," e così hanno fatto, e lui ci ha portato il ragazzo. EMILY, 27 ANNI VICE: Ciao Emily, che scusa usi per liberarti di un ragazzo dopo una notte di passione?
Emily: Una volta volevo che questo tipo se ne andasse alle sei del mattino, e ho detto che dovevo fare la baby sitter. Era vero?
Non ho mai fatto la baby sitter in vita mia. Fantastico. Com'era la situazione?
L'avevo portato a casa mia, ma ero così nauseata che non abbiamo nemmeno fatto sesso, ho fatto finta di addormentarmi. La prima cosa che ho fatto la mattina dopo, dato che non me ne fregava proprio nulla, è stata dire, "Devo andare a fare la baby sitter." Onestamente ero anche troppo stanca perché me ne importasse. Sono entrata nella doccia e gli ho detto di sparire prima che uscissi. E lui se ne è andato?
Sì, ho sentito la porta che si chiudeva e sono tornata a letto. In generale, penso che alzarsi e prepararsi "per uscire" sia un buon modo di far sentire di troppo le persone. È un po' cattivo.
Sono una stronza. JULIAN, 30 ANNI VICE: Ciao Julian, ti ricordi di qualcosa di folle che tu, o una persona con cui eri, avete detto per levarvi dall'impiccio?
Julian: Più o meno… Ero in viaggio, ho incontrato una ragazza e siamo finiti in albergo insieme. È stato bellissimo. Dopo ci siamo addormentati, e intorno alle 4 di mattina lei ha cominciato a rivestirsi perché "doveva studiare". Non che ci sia rimasto troppo male. Ho ordinato la colazione in camera. Non ti sei offeso che lei "dovesse studiare" alle 4 del mattino?
Forse mi sono offeso un 20 percento, ma non tanto. Se l'avesse usata come scusa quando ci siamo conosciuti, allora sì, ma erano le 4 del mattino ed ero mezzo addormentato. Ho solo pensato che fosse strano e sono tornato a dormire. L'albergo l'hai pagato tu? In quel caso è un po' maleducato, da parte sua.
Sì. Tu hai una scusa preferita quando devi scappare, la mattina dopo?
Secondo me tutte le scuse sono un po' una merda. Meglio dire, "Me ne vado," e scappare. Ma non c'è niente di meglio di un parente che è stato male per non far soffrire una persona.
Hai ragione. La gente ammalata ti salva sempre. MATTEO, 23 ANNI VICE: La tua storia è piena di scuse, vero?
Matteo: Sì. Lei era una mia compagna di università che non avevo mai notato prima (diciamo che ero nel mio periodo da non frequentante), e dopo l'ultima lezione del semestre ci siamo fermati a parlare. L'ho convinta a rivederci per passarle gli appunti di un esame che avevo sostenuto l'anno prima—tra parentesi, quella degli appunti è una grandissima scusa. Fatto sta che nel tardo pomeriggio ci siamo incontrati, e dopo aver passato due ore a parlare mi sono accorto che dovevo piacerle un po' anche io, quindi ci ho provato. E?
È andata. Mi ha invitato a salire in casa sua per cena, e dopo tra una cosa e l'altra siamo finiti a letto. Solo che non avevo voglia di stare lì fino al mattino dopo, quindi ho finto un mal di pancia fulminante (lasciando intendere che la sua cena avesse influito) e me la sono filata. Bleah, non è il massimo.
Sì, e infatti lei non mi ha mai più cercato. Ma non è stato un male, anche perché quelli che le ho lasciato non erano gli appunti del corso (che non avevo mai posseduto), ma fogli a caso pescati dal raccoglitore che avevo nello zaino. *Alcuni nomi sono stati cambiati.

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