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Abbiamo chiesto a disoccupati e senzatetto greci cosa si aspettano dal nuovo governo

Qualche giorno fa, poco prima delle elezioni, VICE Grecia ha chiesto a quattro persone che vivono ai margini della società se credono che sotto il nuovo governo vedranno giorni migliori.

Qualche giorno fa, poco prima delle elezioni, VICE Grecia ha chiesto a quattro persone che vivono ai margini della società se credono che sotto il nuovo governo vedranno giorni migliori.

Ecco che cos'hanno risposto.

NIKOS PAPADOPOULOS, 61 ANNI

"Nel 2006 mi è stato diagnosticato un cancro. Le cure erano molto costose, e nel giro di due anni ho perso tutto. Senza accorgermene, mi sono ritrovato immerso fino al collo nei debiti. All'inizio alcuni amici mi hanno aiutato, ma con l'arrivo dell'austerity la situazione è peggiorata, e ho dovuto smettere di dipendere dalle persone che mi circondavano.

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Oggi non ho più una casa. Prima di ammalarmi facevo l'infermiere, ma non sono arrivato alla pensione. Al momento non ho alcuna fonte di reddito. Per la prima volta nella mia vita sono disperato. Negli ultimi due mesi ho vissuto in un ricovero per senzatetto in centro e ho mangiato nelle mense per i poveri.

La maggior parte dei partiti mi ha deluso, ma alle elezioni di domenica voterò comunque. Il mio non sarà un voto di protesta—c'è qualcosa profondo che mi spinge a farlo. Il fatto è che, qualsiasi siano i problemi che uno si trova a dover affrontare, c'è sempre speranza che le cose cambieranno in meglio. Non è una speranza egoistica—io stesso ho avuto periodi buoni e periodi meno buoni. Ma credo fortemente che ci sia bisogno di un cambiamento: la vita in Grecia non può andare avanti così.

L'austerity ci ha distrutto. Andrò a votare perché in futuro nessuno debba passare quello che ho passato io."

KOSTAS KARAHALIOS, 69 ANNI

"Sono un rom greco, e sono nato e cresciuto a Tebe. Non penso che queste elezioni avranno qualche effetto reale sulla mia vita e sulla società greca. Sono diventato vecchio a furia di sentire promesse—promesse che si sono sempre rivelate del tutto false.

Oggi vivo in un campo nomadi come un animale, e quattro volte alla settimana arriva la polizia e ci porta in commissariato per accertamenti. Dicono che dobbiamo lasciare le nostre baracche perché sono vicine agli edifici del quartiere olimpico. Lasciarle per andare dove? Ho figli, nipoti e bisnipoti—dove dovrei andare senza nessun aiuto da parte dello Stato? Trovatemi un posto decente dove stare con la mia famiglia e me ne vado subito. Lavoro da quando ero bambino. Ho fatto il servizio militare, ho messo su famiglia—ho fatto quello che dovevo per il mio paese. Ora voglio solo pace e tranquillità. Alle scorse elezioni ho votato per Samaras, ma questa volta voterò per SYRIZA. Tutta la mia famiglia voterà per lui, e vedremo se le cose miglioreranno."

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MACHI BASTIANOU, 44 ANNI

"Da un paio di anni ricevo assistenza da una struttura di supporto psicologico. Non posso lavorare, così la mia famiglia mi dà una mano. Prima lavoravo nel settore alimentare, ma ho fatto anche la cameriera e la donna delle pulizie; una volta ho fatto anche la security. L'ultimo stipendio che ho ricevuto risale al 2006.

Se penso che cambierà qualcosa? Non credo nella politica—credo nelle persone e nelle loro intenzioni. Vorrei che il prossimo governo aiutasse quelli che vivono ai margini della società a reintegrarsi. Le minoranze non hanno bisogno di carità—hanno bisogno di istruzione, lavoro e prospettive. Sfortunatamente, non ho avuto un'istruzione.

Non so ancora per chi voterò. Pensavo di votare per Tsipras, ma non mi piace il fatto che sia ateo. Io credo molto in Dio—è tutto quello che mi rimane." SPYROS ZAFEIRATOS, 64 ANNI

"Per la maggior parte della mia via ho lavorato sulle navi—ho girato il mondo. Ho imparato lingue e visto posti bellissimi, esotici. L'ultima volta che ho lavorato ero capitano di una nave. Era il 2002. Da allora ho lavorato di tanto in tanto, ma non è stato facile trovare lavoro a terra. Oggi vivo del mio sussidio di disoccupazione—che ammonta a 360 euro al mese. Non posso permettermi un affitto, perciò sto in un complesso abitativo gestito da una ONG. Non mi aspetto nulla dal nuovo governo—qualunque sia. Ho paura che non importa quanto possano essere buone le loro intenzioni, alla fine dipenderà tutto dallo spazio che gli lasceranno i poteri forti."