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Gli studenti messicani scomparsi - Parte 1

VICE News è andata nel Guerrero, lo stato dove è nato il movimento di protesta che, dalla scomparsa dei 43 studenti sequestrati dalla polizia, è cresciuto a dismisura.

​Il 26 settembre, in Messico, un gruppo di studenti dell'istituto normale Ayotzinapa era diretto a Iguala. Lungo la strada gli studenti sono stati fermati dalla polizia, e gli scontri che ne sono seguiti hanno provocato sei morti; 43 giovani sono portati via dalla polizia.

Dalle indagini condotte nel corso delle settimane successive è emerso che la polizia, agendo su ordine del sindaco della città, avrebbe consegnato gli studenti rapiti ai membri del cartello della droga dei Guerreros Unidos.

Secondo le ultime notizie la squadra di esperti forensi ha confermato che i resti inceneriti trovati in una discarica di Cocula, nello stato del Guerrero, coincidono con uno degli studenti messicani scomparsi, Alexander Mora Venancio, confermando in parte le dichiarazioni del governo secondo cui gli studenti sarebbero stati uccisi dai membri di un cartello della droga più di due mesi fa.

Il caso è diventato molto rappresentativo della furia dell'opinione pubblica messicana nei confronti della giustizia e delle istituzioni. Le manifestazioni di protesta sono diventate sempre più violente, fino al punto che, di recente, gli edifici del governo dello stato di Guerrero sono stati dati alle fiamme dai manifestanti.

In questo documentario, VICE News è andata nel Guerrero, lo stato dove è nato il movimento di protesta che, dalla scomparsa degli studenti, è cresciuto a dismisura. Abbiamo incontrato i sopravvissuti agli scontri con la polizia e i parenti degli studenti scomparsi, e abbiamo assistito alle proteste.