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10 domande a...

10 domande che hai sempre voluto fare a un daltonico

Per tutte le volte che avete chiesto a un daltonico, "Ma quindi che colore vedi qui? E qui? E qui?"
L'autore e una macchina che non può vedere (perché si copre la faccia, non perché è daltonico).

Nel corso della mia breve vita non ho avuto molte occasioni per rendere pienamente fiera di me mia madre, sorte infausta che credo di condividere con il 95 percento della popolazione mondiale. Una delle cose che però impedisce a chi mi ha dato alla luce di guardarmi con completo disgusto è il fatto che—a suo dire—somiglio molto a mio nonno, suo padre. Esclusa qualche foto in bianco e nero decisamente consumata dal tempo, l'unico riscontro effettivo che ho da questa presunta somiglianza è il daltonismo.

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Non ho un ricordo granché nitido di tutto quel periodo scolastico che vedeva gli studenti ridere di piselli rugosi e di quel povero disgraziato di Mendel, quel che so è che questo "regalo" che mi porto dietro da sempre si manifesta principalmente nei maschi, saltando una generazione.

Visto che non c'è nulla di oggettivo nel daltonismo, in anni fatti di incontri di persone affascinate, semplicemente curiose o convinte che questa condizione fosse un disperato tentativo del sottoscritto e di un'altra cerchia di eletti di attirare l'attenzione su di sé, ho deciso di auto-ergermi a portavoce—nonché rappresentante sindacale—dei daltonici, non rompere le scatole a daltonici terzi e auto-rivolgermi dieci domande raccolte tra i miei colleghi.

VICE: Come ti sei accorto di essere daltonico?
Me stesso: Non c'è proprio un momento preciso in cui mi sono reso conto di non saper distinguere—o meglio, confondere tra loro—molti colori. Probabilmente, per le ragioni di cui sopra, mia madre lo sospettava da sempre. I primi ricordi che ho del mio rapporto con il daltonismo risalgono alla scuola materna, quando ero costretto a imparare trucchetti per evitare di terrorizzare le maestre disegnando persone con il volto grigio o mele marroni.

Per cui il "come" credo sia svolgendo un'attività che tutti i miei amici all'epoca facevano, in modo meno artistico e creativo di me: disegnando. Oggi so riconoscere un pennarello Giotto rosa da uno grigio guardando la punta e in qualche cassetto di casa sicuramente ritroverò il mio astuccio con un pennarello rosso con lo scotch in fondo affinché potesse essere distinto dal suo compagno marrone.

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Cosa vedi quando non distingui i colori?
In molti, probabilmente per la loro profonda conoscenza dell'inglese e il fatto che daltonico si dica "color-blind", sono convinti che io non veda dei colori, cioè che ci siano determinate zone di colore che vedo in bianco e nero. Probabilmente ciò renderebbe il tutto più interessante, ma la realtà è che il mio disagio si manifesta unicamente nel confondere dei colori, non sempre gli stessi: spesso vedo il grigio al posto del rosa, il verdone al posto del rosso, il marrone al posto del rosso, il verde al posto del giallo, il blu al posto del viola, il rosa al posto dell'azzurro e viceversa. Non c'è una regola, o almeno non l'ho ancora identificata in 22 anni: dipende dalla luce, dai colori a cui i colori da riconoscere sono accostati—per esempio in una scala di colori sfumati è possibile che anziché confondere colori io mi perda una serie di sfumature, vedendo meno colori di quelli presenti.

Qual è la domanda più pallosa che ti fa la gente quando dici che sei daltonico?
Escluso chi inizia a indicare freneticamente oggetti come avesse la còrea di Huntington, chiedendo sempre più velocemente "che colore è?", la cosa più assurda di cui mi ritrovo a discutere quando comunico di essere daltonico è un dubbio quasi filosofico su cui buona parte di chi ha letto la risposta precedente si sarà interrogato. "Ma se non hai mai visto i colori come tutti gli altri, come fai a sapere che il verde che vedi al posto del rosso sia effettivamente verde e non un altro colore che qualcuno ti ha insegnato a chiamare verde?". Ecco, non lo so.

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Ok, quindi che colore è questo?

Blu?

Qual è la cosa più fastidiosa dell'essere daltonico?
Non c'è una cosa fastidiosa in sé, in realtà (se non il dover chiedere aiuto per riconoscere i colori a colleghi, commesse che ti guardano come alieni o amici che ovviamente non perdono occasione di indicarti il colore sbagliato dando vita alla gag più ricorrente della mia vita). Spesso mi chiedono se c'è un lavoro che non posso fare, ma Mark Zuckerberg e Amadeus sono la prova che i daltonici possono tutto.

Come fai coi semafori?
Anche questo è un dubbio che mi fa sempre molto ridere: vedo la luce verde bianca e le altre due uguali. Poi, a prova di daltonico come me, il semaforo dei pedoni, che per ora è l'unico che mi riguarda, ha anche dei bellissimi omini stilizzati che ti illustrano cosa devi fare. E, soprattutto, visto che chi progetta i semafori non è un cinico bastardo, c'è un trucco che ho imparato con il tempo: il verde sta in basso, il rosso in alto.

Come fai invece a non vestirti di merda?
Posto che non credo ci riuscirei neanche da non daltonico, comunque ovviamente mi faccio aiutare per essere sicuro al 100 percento che quello che sto comprando sia del colore che vedo io. L'unica volta che ho comprato qualcosa senza chiedere mi sono ritrovato a fare un commento sarcastico sulle scarpe indossate da un tale per poi sentirmi rispondere: "Ma tu hai addosso una camicia viola, perché parli?"

Ci sono occasioni in cui puoi trarre vantaggio dal daltonismo o approfittarne in qualche modo?
Alle medie avevo sempre buono di arte: ero un cane a disegnare, recuperavo qualcosa con la parte teorica. L'ultimo anno, però, provai un azzardo: smisi di farmi consigliare dai compagni i colori da usare, confessai il mio daltonismo alla prof ed esagerai volutamente la mia confusione tra i colori. Il risultato fu che la professoressa iniziò a vedermi come una reincarnazione di un Impressionista qualsiasi e i miei voti schizzarono alle stelle, tutto per aver fatto un viandante sul mare di nebbia coi capelli verdi e la carnagione grigiastra davanti a un mare di nebbia rosa.

Perché Wikipedia per esempio dice che "un cacciatore daltonico può riuscire a distinguere meglio una preda mimetizzata su uno sfondo caotico." Hai mai pensato di andare a caccia?
Ok, questa domanda non me l'hanno mai fatta. DAVVERO POSSO ECCELLERE IN QUALCOSA? VERAMENTE DIO HA FATTO SÌ CHE PER SEMPLICE SELEZIONE NATURALE IO AVESSI UNA DOTE NON DA COLTIVARE CAPACE DI RENDERMI MIGLIORE DI ALTRI IN UN DETERMINATO CAMPO? Probabilmente è una cazzata.

Qual è il tuo colore preferito?
Sono una di quelle persone noiosissime che non sa scegliere, mai. Però guardando i miei vestiti, i miei oggetti, ciò che segna la mia vita in generale, probabilmente posso dire che il mio colore preferito è il rosso. E quindi anche il marrone, il verdone, il verde, l'arancione…

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