Facebook non avrebbe mai voluto che succedesse. Questo mercoledì, un politico britannico — che si era dimostrato molto critico nei confronti del gigante dei social media — ha pubblicato online un’enorme quantità di documenti interni di Facebook, finora riservati, che chiunque può scaricare e leggere.
I documenti includono dettagli sulla distribuzione delle varie app di Facebook, in che modo l’azienda ha lavorato a stretto contatto con alcuni sviluppatori di app per concedere loro l’accesso ai dati degli utenti e in che modo la società incentiva in modo specifico le condivisioni sulla piattaforma per restituire tali dati agli inserzionisti. Ci sono anche informazioni su come l’azienda ha cercato di nascondere e minimizzare la quantità di dati raccolti dalla versione Android dell’app di Facebook.
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I documenti includono anche e-mail tra i principali dirigenti aziendali, tra cui la COO Sheryl Sandberg e il CEO Mark Zuckerberg.
“Facebook sapeva che le modifiche alle sue politiche sul sistema di telefonia mobile Android, che consentivano all’app Facebook di raccogliere i log delle chiamate e degli SMS inviati dall’utente sarebbero state controverse,” si legge in un riassunto dei documenti scritto da Damian Collins, parlamentare conservatore britannico e presidente del Comitato per la Cultura, i Media e la Scienza Digitale che ha pubblicato i documenti online. “Per mitigare le cattive pubbliche relazioni, Facebook ha pianificato di rendere il più difficile possibile agli utenti sapere che questa era una delle funzionalità sottostanti all’aggiornamento della loro app.”
Questa notizia segnala un’escalation nelle ricadute dello scandalo di Cambridge Analytica e della condivisione dei dati di Facebook, che hanno infastidito in particolare i politici europei.
Collins ha twittato un link ai documenti, che sono ospitati sul sito web ufficiale del Parlamento.
“Credo che ci sia un notevole interesse pubblico nel rilasciare questi documenti. Contengono domande importanti su come Facebook tratta i dati degli utenti, le loro politiche per lavorare con gli sviluppatori di app e su come esercitano la loro posizione dominante nel mercato dei social media,” ha twittato Collins.
Collins ha ottenuto i documenti in un modo piuttosto insolito. Come ha recentemente riportato Buzzfeed News, Ted Kramer, amministratore delegato di una società chiamata Six4Three, che ha utilizzato i dati di Facebook in passato, ha fatto causa a Facebook in California, e in questo caso a Kramer sono stati consegnati i documenti sigillati. Kramer si è quindi recato nel Regno Unito con questi documenti e lì è finito vittima di una oscura ingiunzione legale da parte della Gran Bretagna — e ha così dovuto consegnare tutto al Comitato di Collins.
Questo articolo è apparso originariamente su Motherboard US