Cibo

Perché se ami Anthony Bourdain dovresti leggere il 'suo' nuovo libro

L'ultimo libro di Bourdain si chiama World Travel, ed è un'antologia essenziale per tutti i suoi fan. Ecco in breve cosa ci troverete dentro.
Bettina Makalintal
Brooklyn, US
Daniele Ferriero
traduzione di Daniele Ferriero
Milan, IT
anthony bourdain nuovo libro
Cover del libro per gentile concessione di Ecco

Anthony Bourdain non era il tipico presentatore televisivo. Nonostante la sua enorme reputazione internazionale, Bourdain svolgeva il suo ruolo come una vera guida, ma soprattutto come un outsider con un grande senso di umiltà: provava e assaggiava subito con grande entusiasmo qualsiasi cosa, prendendosi anche il tempo necessario per ascoltare davvero le persone del posto che gli parlavano delle tradizioni culinarie locali. Bourdain sembrava particolarmente a proprio agio quando mangiava street food o si beveva una birra ghiacciata con qualche nuovo amico, ed era quel tipo di persona in grado di mostrare a chiunque—persino al Presidente Obama, con il quale aveva condiviso dei noodle in Vietnam nel 2016—la gioia e la bellezza di simili esperienze.

Pubblicità

I nuovi show su viaggi e cibo esistono oggi all’interno della cornice delimitata da Bourdain e dagli standard televisivi che lui stesso ha definito.

Il suo libro World Travel è il culmine delle sue avventure, della sua unica visione del mondo e della sua capacità di influenzare le persone, tutto messo per iscritto. Come un amico piantagrane, che però racconta sempre le storie migliori, Bourdain era un tipo esuberante, impulsivo e a tratti senza filtri, benché in una maniera piuttosto affascinante. E ora, attraverso questa auto-descritta “guida irriverente”, possiamo nuovamente visitare alcune mete all’estero tramite la prospettiva di Bourdain. Chi altri avrebbe descritto il rovente cibo del Sichuan come “l’equivalente per il palato di un fine settimana a casa di Caligola”, o il pesce in scatola spagnolo così strabiliante da non avere alcuna somiglianza con “la latta di ostriche affumicate che ti sei mangiato alle due del mattino, del tutto stonato e disperato, quando eri in università”?

9780062802798.jpg

Benché il nome di Bourdain sia l’attrazione principale e in cima alla copertina, World Travel—che è l’ultimo libro dello chef, presentatore e autore morto nel 2018—deve il suo completamento all’opera della sua assistente di lungo corso, Laurie Woolever. Come spiega nell’introduzione, lei stessa registrò Bourdain durante la primavera del 2018, mentre il cuoco si fumava una sigaretta dopo l’altra e richiamava alla memoria i piatti, i posti e le persone che amava in tutto il mondo. I due avevano deciso che quella conversazione sarebbe stata solo il primo passo: Woolever avrebbe trascritto le registrazioni e immaginato il seguito, mentre Bourdain avrebbe continuato a viaggiare per il suo programma televisivo Parts Unknown (N.d.T in Italia Cucine Segrete), per poi scrivere dei saggi riguardanti queste sue esperienze. Mesi più tardi, però, lo chef si tolse la vita in Francia.

Pubblicità

Prima di cominciare il progetto, Wooler aveva avuto qualche esitazione: Bourdain era molto occupato e in giro non mancavano certo le guide gastronomiche. Dopo la sua morte, poi, si fece ulteriori scrupoli: “Lavorare come co-autrice a un libro che parla delle meraviglie dei viaggi intorno mondo è qualcosa di particolarmente duro e solitario se il tuo co-autore non è più in viaggio in questo mondo,” scrive Woolever. “E, ad essere onesti, nei giorni così difficili che seguirono alla sua morte non ho potuto fare a meno di chiedermi ancora una volta, ‘Il mondo ha bisogno di questo libro?’”

World Travel è dedicato a chi non vuole un nuovo Bourdain, a prescindere da chi possa essere, e piuttosto preferisce passare altro tempo nel mondo sperimentato da Bourdain.

Persino prima della pandemia, libri simili dedicati ai viaggi risultavano essere decisamente anacronistici, rimpiazzati dai contenuti online gratuiti e dai geotag su Instagram in grado di fare le veci dei feed di raccomandazione, peraltro in tempo reale. Inoltre, in piena pandemia le aziende non fanno altro che aprire e chiudere più velocemente di quanto possa tenere conto qualsiasi libro e di certo non mancano le persone che vogliono dirti dove dovresti andare come prossima tappa o per quale ragione, tra influencer specializzati e nuovi presentatori televisivi.

Grosso, rilegato e con una copertina rigida, World Travel non è quel tipo di libro che butti in una sacca mentre fai la spola tra nuovi posti e, a conferma delle criticità, Woolever ha raccontato al New York Times che almeno uno dei posti citati nel tomo nel frattempo è stato chiuso.

Pubblicità

Ad ogni modo, c’è un certo valore in World Travel. Sebbene nuovi protagonisti siano entrati negli ultimi anni nell’arena dei viaggi e del cibo, il successo di Bourdain si fa ancora sentire nell’ambiente. Che si tratti del Down to Earth di Zac Efron, di Uncharted di Gordon Ramsay, oppure ancora di Searching for Italy di Stanley Tucci, questi show esistono all’interno della cornice delimitata da Bourdain e dagli standard televisivi che lui stesso ha definito. Fino a oggi, nessuno si è guadagnato la stessa reputazione, e forse nessuno ci riuscirà mai. World Travel è dedicato a chi non vuole un nuovo Bourdain, a prescindere da chi possa essere, e piuttosto preferisce passare altro tempo nel mondo sperimentato da Bourdain.

World Travel può essere visto come un oggetto da collezione per i fan di Bourdain, così come un’antologia e una ode dedicata al suo sguardo sul mondo. Oltre alle sue citazioni e dichiarazioni raccolte da Woolever, ci sono poi diverse storie raccontate da chi lo conosceva bene. I saggi che Bourdain avrebbe dovuto scrivere per il libro non si sono mai concretizzati, ma le molte prospettive contenute nel volume ci regalano l’orizzonte più ampio della sua eredità complessiva. Jen Agg, una ristoratrice di Toronto, spiega il suo scetticismo, tramutatosi poi in apprezzamento, riguardante la sua apparizione nel programma The Layover (N.d.T in Italia Tutto in 24 ore), rivelatasi poi una manna per il suo ristorante The Black Hoof. Nari Kye, una manager di produzione, scrive invece di come il lavoro con Bourdain su No Reservations abbia “radicalmente cambiato” per il meglio la sua visione creativa.

Proprio come i suoi show, il libro è uno spazio a cui puoi tornare per una piccola dose di evasione quotidiana, per saltare dal New Jersey allo Sri Lanka. Abbiamo tutti fantasticato di luoghi lontani e di diversi scenari lungo tutto il corso del 2020. Attraverso World Travel, questa nostra voglia di viaggiare può andare avanti, guidata dalla voce di Bourdain.

World Travel: An Irreverent Guide è disponibile in Italia al momento su IBS.

Segui MUNCHIES su Facebook e Instagram