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Musica

Abbiamo chiesto al discografico di Gabbani che cosa cazzo sta succedendo

Perché "Occidentali's Karma" è diventata un'ossessione per gli intellettuali italiani?

Ieri mattina sulla homepage di Repubblica.it c'erano gli articoli hashtag temacaldo "È Occidentali's Karma mania - 500 in piazza per ballare" e "Quiz - chi ha ispirato i versi?". L'altra sera su Sky1 c'era Gabbani vestito da scimmia che lanciava torte in faccia a Cattelan. L'altro ieri pomeriggio su SkySport c'era Gabbani ma non so come fosse vestito o perché fosse su un canale di sport perché non guardo SkySport. Sono passati dieci giorni da quando Francesco Gabbani ha vinto Sanremo e se posso dirlo queste che ho citato finora sono solo le cose normali che sono successe a contorno del successo del pezzo. La gente balla i tormentoni nelle piazze; i cantanti vanno in televisione; soprattutto quando i loro pezzi battono i record di streaming su Spotify, prendono i dischi d'oro e frantumano i primati italiani di VEVO.

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Perché ne sono successe anche di molto meno normali, di cose, riassumibili nelle frasi: ""La canzone, ve ne sarete accorti, è una critica alla mercificazione dell'Oriente che abbiamo iniziato tanto tempo fa (ve la ricordate la new age?)" e "Rovazzi o Gabbani non usano citazioni vere e proprie, o almeno non le usano in quanto citazioni, ma in quanto citazioni divenute proverbiali, vox populi di origine irrintracciabile: oppio dei popoli, panta rei, due gocce di Chanel N.5, cantando sotto la pioggia, per uno come me, per la mia generazione, sono un misto di reminiscenze scolastiche (l'istruzione di massa alla fine è sempre cultura pop) e citazioni pop, mi richiamano cioè una specie di 'cultura generale', fenomeni di costume condivisi su larga scala, popolari tra i miei coetanei e tra quelli più grandi me. Ma non tra i miei studenti tredicenni, non più."

Ovvero: con una serie di pezzi usciti su [elenco non esaustivo] IL, GQ, Panorama, Noisey, Repubblica.it  x10 e Corriere.it x12, nonché iniziative personali—i membri dell'élite intellettuale italiana hanno deciso che quel pezzo manzonianamente parlava anche a loro. Soprattutto a loro. Che potevano capirne le citazioni e il velato intento pedagogico di reimpastamento della cultura pop in un mondo dove, lamentano su IL, i preadolescenti non sanno che quando urlano "Prendo la vecchia!" stanno citando il primo Fantozzi.

A un certo punto l'altro ieri Gabbani è uscito e ha dato un po' ragione a Selvaggia Lucarelli dichiarando a Robinson di Repubblica, "Non vorrei deludere nessuno ma la genesi di 'Occidentali's Karma' (che inizialmente doveva essere 'Occidentalis Karma', poi è diventata all'inglese) in realtà è molto semplice". A me Gabbani sta simpatico perché ha detto questa cosa, e poi sembra avere dei denti molto solidi.

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Ecco, abbiamo contattato il suo A&R, Riccardo Loda della BMG, per capire cosa sta succedendo.

Noisey: Ok, quindi a un certo punto Gabbani è venuto da te e i tuoi colleghi dicendo "ecco il mio nuovo pezzo"?
Riccardo: Be', lui ha scritto il pezzo con suo fratello, con Luca Chiaravalli e Fabio Ilacqua. Quando poi ce l'ha portato è cominciato un processo lunghissimo, ci abbiamo messo quasi sei mesi di cambiamenti, modifiche al testo, riscritture della musica.

La canzone è nata per andare al festival?
No! L'ha scritta mentre stava finendo le registrazioni del disco precedente, "Eternamente Ora", dal quale è tratta "Amen". Hai poi finito di lavorarci seriamente in tarda estate in modo da essere pronta per fare un ascolto con Conti in quel periodo.

Ma lui è arrivato dicendo, "Ho fatto un pezzo filosofico"—cioè qual era l'intenzione iniziale?
No, lui è arrivato dicendo di avere un'idea forte per un nuovo singolo. E' nato tutto dalla voglia di fare un pezzo forte che fosse capace anche di far divertire e ballare la gente.

Ok, e qual è il messaggio del testo?
Mah… Quello che posso dire, e che dice anche Francesco, è che è un'accozzaglia di citazioni, che rappresentano in maniera anche divertente i costumi delle persone dell'emisfero occidentale, persone che vorrebbero dedicarsi anche alle filosofie e culture orientali ma sono troppo pigre per fare qualunque cosa.

Però hai visto che il testo ha generato ben altro…
Non era sua intenzione creare la caccia alla citazione, voleva scrivere qualcosa di divertente e con un senso. Era davvero un insieme di citazioni. Il pezzo poi è diventato un tormentone, e contemporaneamente si è scatenata la caccia alle citazioni. Forse perché—e forse è la ragione per cui ha vinto—c'era bisogno in Italia di qualcosa di divertente ma che comunque avesse un significato un po' come è stato Battiato all'inizio.

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E tu come suo editore e discografico non hai mai dubitato?
Oh, sì che ho dubitato. Io non ero sicurissimo del pezzo. Purtroppo quando cerchi di fare qualcosa di più ricercato e meno banale non sai mai se ti andrà bene.

Su Robinson Francesco ha detto appunto che lui non voleva causare tutte queste letture. Però le letture ci sono state, e ora ti tocca commentarle.

"Sabato sera, a Sanremo, ha vinto una canzone con tante citazioni, io ho trovato queste: Immanuel Kant, William Shakespeare, Eraclito di Efeso, Karl Marx, Desmond Morris, Marilyn Monroe, Gene Kelly, Stanley Kubrick, forse anche Charles Darwin, e nel balletto ci poteva essere qualche mossa alla Cochi e Renato, di tutto." —IL
No. No, guarda, sono d'accordo su tutto tranne sul balletto alla Cochi e Renato. Sono d'accordo perché queste citazioni arrivano davvero da questi personaggi, anche se appunto non sono volute e provengono più che altro dal bagaglio culturale di Fabio, il suo co-autore che vive in campagna completamente avulso dal mondo e non fa che leggere da mattina a sera [ e che pare aver regalato conserve ai giornalisti che sono andati ad assediarlo].

"Forse allora le citazioni pop sono di fronte a un ultimatum, per sopravvivere devono ridiventare sceme, si devono dissolvere nell'uso comune, diluirsi nell'indistinto, scegliete: preferite morire o convertirvi in frasi irriconoscibili messe là a farcire una canzone? Ecco brave, allora forza, circolare: panta rei, sciogliersi." —IL
A me viene in mente che alcuni dei più grossi successi dell'anno scorso sono legati a una presa in giro dei costumi di tutti quanti noi, tipo Vorrei ma non posto o Rovazzi. Sicuramente Francesco l'ha fatto in modo diverso e comunque scherzoso. Tanto è vero che la musica è una da tormentone, molto diversa alle melodie più classiche che ci sono di solito a Sanremo.

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"Piovono gocce di Chanel. Su corpi asettici. Mettiti in salvo dall'odore dei tuoi simili" —Panorama, Cinque citazioni memorabili di Occidentali's Karma
Riprende Marilyn per fare la metafora del fatto che ci profumiamo e ci prendiamo cura di noi stessi per nascondere il naturale aspetto fisico e magari anche interiore di una persona—siamo tutti animali, in fondo.

"Un testo colto, difficile eppure divertentissimo, che laurea Francesco Gabbani tra gli autori italiani più raffinati del momento." —HuffPost
Chi l'ha detto? L'Huffington Post? Ha fatto bene a dirlo, bravi. A parte gli scherzi, ripeto, l'intellettualizzazione è venuta dopo, non voleva essere colto o raffinato più di quanto sia il gusto di una persona normale.

"Giornalisti, filosofi, docenti universitari, religiosi, attori, musicisti, presentatori, bassisti folk, meccanici, odontotecnici, lanciatori del disco, giocatori di bocce, fornai, estetiste, incursori di Marina, restauratori di biliardi vintage: tutti che volevano dire la propria su Occidentali's Karma. Ed era bellissimo!"—Gabbani su Robinson di Repubblica
Evidentemente perché è un pezzo popolare, quindi tocca tutti quanti. Ma noi come discografici ed editori a un certo punto ci siamo guardati e ci siamo detti "Ma che cazzo sta succedendo?"

E tu, come stai in questi giorni?
Sono molto, molto felice e un pochino stanco. Ma allo stesso tempo davvero eccitato anche per le cose che Francesco sta terminando in studio e che vedranno luce presto.

Elena scrive di altre cose colte per VICE. Seguila su Twitter: @ev_entually.

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