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Ho spaccato tutto a suon di urla con Tonzilla

In questo videogioco indie per Oculus Rift si combatte facendosi sentire.

Ho indossato l’Oculus Rift, delle cuffie dotate di microfono, ho impugnato un joystick e ho cominciato a urlare parole a caso con la speranza di annientare mostri, aeroplani lancia bombe e qualunque altra cosa mi si presentasse davanti. In un’ambientazione minimalista e in bianco e nero, mi sono divincolata, sbagliando innumerevoli volte strada, in TONZILLA, un videogioco italiano e indipendente in cui mi sono imbattuta nell’area Italian Games Developer Summit della Games Week di quest’anno.

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Un gioco musicale VR, basato su sette notte, in cui è consentito urlare, cantare, soffiare o emettere qualsiasi altro suono. Quello che conta è spaccare tutto. E andare avanti.

Dopo aver perso quasi tutta la voce e avendo abbattuto a stento un paio di mostri―o oggetti, non lo so. Mi sono dovuta togliere gli occhiali da vista per indossare l’Oculus Rift―ho deciso di saperne di più.

Immagine: Screenshot/YouTube

“L’idea di fare giochi musicali ce l’avevamo da tanti anni. In questo caso volevamo realizzare un gioco sia musicale, sia liberatorio. Un qualcosa che aiutasse a svincolarsi dalle proprie tensioni fisiche e mentali”, ha affermato Stefano Cecere, sviluppatore e designer del videogioco della KRUR. “Senza però trarre ispirazione da altri giochi vocali,” come In Verbis Virtus, che quel giorno era a due passi dallo stand di TONZILLA―e che non ho testato essendo ormai a corto di voce. “In Verbis Virtus l’abbiamo scoperto dopo, ma per fortuna ha un gameplay del tutto diverso.”

A ogni modo―per mia fortuna―nel corso del gioco non si deve soltanto urlare a squarciagola per vincere e “salvare il mondo.” Il “distruggere tutto” è semplicemente una prerogativa del primo livello e del gameplay Free destroy all world, la sessione di training. “La modalità predominante è quella Story, caratterizzata da livelli progressivi e da una difficoltà crescente, da affrontare con tecniche musicali e vocali differenti.”

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La storia è semplice: un bambino si addormenta sul wc leggendo il un fumetto in bianco e nero―l’intero gioco è in bianco e nero―sogna di ritrovarsi al suo interno e affronta difficoltà e imprevisti.

Immagine: via

Il gioco avrà 42 livelli e scenari varii. “C’è la città, il mare, il lago, la campagna, il vulcano, l’aeroporto. Compariranno poi personaggi ed elementi diversi: un livello avrà a che fare con la ruota della giostra, che il giocatore dovrà, o vorrà far girare in modo abbastanza veloce per farla scardinare e partire a razzo. Vi ricordate il film 1941 - Allarme a Hollywood?” Ogni livello, inoltre, sarà affiancato a una microstoria con un’introduzione, che suggerirà la questione musicale o vocale risolutiva, uno svolgimento e una conclusione.

La tecnologia utilizzata per conoscere le urla di ciascun utente è il Voice Recognizer, che fornisce non soltanto l’intensità e l’altezza della voce, “ma anche la nota, il timbro, la rumorosità, la ritmicità e la modulazione di frequenza. Probabilmente questo è l’elemento che differenzia TONZILLA da tutti gli altri giochi, comprendendo tutto lo spettro della voce umana.” Il gioco, la cui uscita è prevista nel 2015, necessita di almeno 6 mesi di lavoro. “Stiamo sviluppando il tutto sia per le versioni Desktop/Console, VR (per ora solo OculusVR), sia Mobile, una build più leggera.”

Il progetto sarà inoltre sviluppato in Unity, in grado si supportare tutte le piattaforme. “Destroy Everything Engine” che stiamo preparando potrebbe girare su console tipo PS4 o XBox One. Siamo di fatto in dialogo con chi di dovere.”

Immagine: via

A ogni modo, alcune anteprime giocabili saranno scaricabili quanto prima dal sito e renderanno pubblico tutto il processo di sviluppo.