Dalle miniere di carbone ai caffè post punk: la storia dei Reptile Ranch

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Dalle miniere di carbone ai caffè post punk: la storia dei Reptile Ranch

Abbiamo parlato con Mark "Spike" Williams in occasione della nuova ristampa del materiale di queste leggende DIY post punk gallesi.

Nell'ottobre del 1979, Z Block records pubblicò Is the War Over?, una fondamentale compilation DIY di Cardiff che conteneva alcune delle band new wave e minimal punk provenienti dalla capitale gallese a quei tempi.

Il disco, registrato al café Grass Roots, include un paio di tracce dei Young Marble Giants, il cui post punk storto e stralunato catturò l'attenzione di Geoff Travis della Rough Trade, che li mise sotto contratto. Ma l'altro gruppo che spicca su quell'album sono i Reptile Ranch, un trio composto da Mark "Spike" Williams della Z BLock, Phil John e Simon Smith.

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Nei tardi anni Settanta, nelle cittadine e nei paesi della valle di Ebbw, sud del Galles, la popolazione era in preda all'insicurezza a causa della chiusura di molte delle miniere di carbone della regione. Fu proprio qui, nel mezzo di questa crescente tensione di classe, che i Reptile Ranch si formarono, in una scuola incastrata in mezzo a due miniere, a Newbridge.

Dopo essersi trasferiti a Cardiff, dove fondarono la Z Block e si tuffarono nella fiorente scena DIY, la band sviluppò un suono potente e originale. Spesso prive di percussioni, le loro canzoni erano imperniate sul basso di Phil John e sugli straordinari intrecci chitarristici di Spike e Simon Smith che riportava alla mente il post punk di Desperate Bicycles, Scrotum Poles e Fall.

Per quanto la band non sia durata molto a lungo (sciolti nel 1980), i loro due singoli Don't Give the Lifeguard a Second Chance e Animal Noises con il tempo sono diventati due lavori molto importanti nel contesto del post punk britannico. I due dischi sono stati recentemente ristampati da C/Site Recordings all'interno di un LP che comprende tutte le registrazioni esistenti dei Reptile Ranch.

Ascolta una canzone tratta dall'album e leggi di seguito la nostra intervista con Mark "Spike" Williams.

Noisey: Come fu trasferirsi dalla valle alla città?
Mark 'Spike' Williams: Le comunità della valle erano state fondate durante la rivoluzione industriale attorno alle miniera, ma già negli anni Settanta eravamo ben consapevoli che quell'industria era destinata a fallire e questo causò un'enorme incertezza nel futuro per tutti gli abitanti.

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Se questo non bastasse a farti venire voglia di scappare, la popolazione era molto conservatrice e, per la maggior parte, culturalmente ritardata, quindi anche i più progressisti erano fermamente piantati nel rock anni Settanta (o peggio) senza alcuna volontà di superarlo. Noi ci trovammo spesso sotto attacco per non aver rispettato le norme di moda e del rock. Non c'era spazio per noi "punk" là. Dovevamo scappare, come chiunque altro avesse alcuna aspirazione.

Il trasferimento a Cardiff fu esaltante. Avevamo in mano il nostro primo singolo ed eravamo decisi a conquistare la città. Era la prima volta che uscivamo dalle case dei genitori e potevamo permetterci solamente una camera quadrupla nell'appartamento di un amico dell'università a Splott. Era una zona di Cardiff tetra, tutta acciaio post-industriale e moli, con una pessima reputazione.

Nonostante la povertà e l'ambiente, ci lanciamo nella missione di diffondere il messaggio DIY e quasi immediatamente cominciammo ad organizzare quella che sarebbe diventata la compilation di band di Cardiff uscita su Z Block.

Anche oggi, dopo la Brexit, sembra esserci una divisione tra il Galles rurale e quello urbano. Era così anche negli anni Settanta? 
A quei tempi le valli non erano "rurali", anche se oggi sembrano molto belle. Le valli industriali del Galles del Sud erano luoghi sporchi, pericolosi, dove decine e anche centinaia di minatori spesso morivano a causa di esplosioni e crolli nelle miniere. Quelle che oggi sono valli verdeggianti erano coperte quasi completamente da montagne di neri residui di carbone chiamate slag heap; una di queste una volta franò e investì una scuola ad Aberfan nel 1966, uccidendo 116 bambini e 28 adulti.

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La mia famiglia viene da una comunità di minatori nel Galles del Nord. Non consideravamo Cardiff e il Sud come vero Galles perché quasi nessuno a est di Swansea parlava gallese. Fin dai tempi della rivoluzione industriale, migranti inglesi e irlandesi colonizzarono quelle zone sopprimendo la cultura gallese tradizionale dovunque andassero.

È di un'ironia orribile che le zone colpite più duramente dalla Brexit saranno quelle che hanno votato Leave con maggiore entusiasmo. Secondo me, nessuno sapeva davvero che cosa stava votando. Stupido è chi lo stupido fa.

C'era una scena punk a Splott nel 1979?
Ero l'unico membro di Z Block che si autodefiniva punk. Noi facevamo parte della scena DIY "post-punk", la nostra missione era distruggere le major. Eravamo anarchici. "Indie" non era uno stile di musica per noi, anzi, se guardi la nostra produzione, la maggior parte non suona come quella che poi è stata definita "musica indie".

La maggior parte dei gruppi punk di Cardiff si limitava a copiare quella che a quel punto non era che una parodia del punk. Essenzialmente, erano rocker vestiti da punk. Le uniche band almeno un po' interessanti nella scena "alternativa" di Cardiff rimangono Reptile Ranch e Young Marble Giants. Is the War Over? fu una delle prime registrazioni dei Young Marble Giants. Ti rendevi conto della loro importanza allora? 
Appena arrivati a Cardiff avemmo l'idea di fare un LP compilation con il metodo di "chi primo arriva meglio alloggia". Tutte le band dovevano tirare su dei soldi per avere otto minuti sull'LP. La line up originale non includeva i YMG ma, appena prima di iniziare le registrazioni, una delle band si ritirò. Questo diede l'opportunità ai YMG di salire a bordo e salvare il disco. Non ricordo che incentivi avessimo usato ma ricordo che li volevamo includere disperatamente. Eravamo tutti loro grandi fan fin dal loro secondo concerto in assoluto.

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Il mondo ha un debito di gratitudine con Z Block Records per quello che abbiamo fatto. Si può dire che, non fosse stato per la nostra testardaggine, i YMG sarebbero spariti dalla faccia della terra senza lasciare traccia se non le cassette fatte a mano che poi costituirono il loro primo LP, Colossal Youth.

Senza i YMG, il gruppo gallese più importante di tutti i tempi,Is The War Over? sarebbe stata quasi completamente inutile, se non per il fatto che ci diede la prima possibilità di essere trasmessi dalla BBC. Il leggendario John Peel inserì nel suo programma sei delle otto band sulla compilation.

Cosa portò allo scioglimento della band nel 1980?
Non ci sciogliemmo mai definitivamente. Penso che quando mi fu regalata la Z Block Records per il mio 21esimo compleanno abbiamo messo in pausa il gruppo. Non ci fu alcuna animosità tra di noi.

Penso che il fatto che i YMG fossero stati messi sotto contratto dalla Rough Trade mi avesse fatto mettere in discussione quello che noi (Reptile Ranch) stavamo facendo e riconsiderare le nostre possibilità di fare quello che volevamo. Fino a quel momento, all'uscita di Animal Noises, eravamo un'unità forte.

Un momento importante per me fu quando Z Block fu coinvolta in un programma TV per ragazzi della BBC chiamato Something Else nell'estate del 1980, esattamente un anno dopo che avevamo registrato Is The War Over? Z Block fece molta pressione perché i YMG suonassero in trasmissione insieme ai Damned.

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Dopo la festa in camerino, parlai con Alison Statton [Young Marble Giants] e suggerii di lavorare insieme. Lei concordò e, per quanto non sapessi se l'avesse fatto per essere gentile o sul serio, coltivai quella speranza per l'anno seguente. Avevo aspirazioni che ero sicuro gli altri membri della band non condividevano.

Ero l'unico membro del gruppo con una formazione musicale e penso che sentissi il bisogno di guadagnare qualcosa da quei 14 anni di duro lavoro. Avendo visto i YMG avere successo e vivere apparentemente piuttosto bene di musica, decisi che dovevo fare la stessa cosa.

Nell'estate del 1981, Alison Statton e io cominciammo a scrivere canzoni che sarebbero poi diventate il nostro progetto Weekend, che firmò per Rough Trade a novembre 1981.

L'album omonimo comprendente la discografia completa con inediti e live dei Reptile Ranch è disponibile per C/Site Recordings.

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