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Tecnologia

App che favoriscono le malattie veneree

Le app di incontri hanno portato a un aumento di casi di malattie sessualmente trasmissibili come la gonorrea e la clamidia.

Secondo lo studio di un gruppo di ricercatori di Los Angeles, le app per incontri ormai diffusissime sugli smartphone aumenterebbero il rischio di contrarre malattie a trasmissione sessuale come la gonorrea e la clamidia.

A quanto pare, nonostante l’impegno nella promozione di comportamenti sessuali responsabili da parte di Grindr, una delle più gettonate, la maggiore libertà sessuale permessa dalla tecnologia non si accompagna a un’adeguata prevenzione.

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La ricerca, che ha coinvolto 7.184 soggetti, si è concentrata in particolar modo sull’impatto di app come Grindr e Scruff, particolarmente efficaci perché sfruttano la geolocalizzazione per aumentare la possibilità di incontri sessuali, sui pazienti dell’ambulatorio del Gay and Lesbian Centre di Los Angeles.

I risultati sono abbastanza evidenti: gli uomini che si incontrano grazie a queste app corrono un rischio di contrarre la gonorrea superiore del 23 percento, che diventa il 35 percento per la clamidia, rispetto a chi utilizza altri siti o club. I dati non hanno invece evidenziato nessuna influenza sul contagio da HIV.

Gli autori della ricerca sostengono che la tecnologia sta ridefinendo il sesso occasionale. Pare infatti che quanto più le app siano efficaci nel creare circoli di individui che fanno sesso tra loro, tanto più lo sono nel generare un ambiente potenzialmente favorevole al contagio.

Nel Regno Unito, studi recenti danno la frequenza media dei rapporti sessuali in calo anche a causa dei social network che su tablet e smartphone accompagnano le coppie fin sotto le lenzuola, ma è stata anche appurata la presenza di mezzo milione di portatori di infezioni a trasmissione sessuale.

Secondo alcuni esperti, i cui dati raccolti nei rispettivi ospedali concordano con lo studio statunitense, il motivo sarebbe da ricercare nell’efficacia con cui queste app riducono al minimo la comunicazione che precede l’incontro, annullando la fase pre-rapporto e riducendo anche i momenti in cui solitamente si dà più attenzione alle precauzioni.

La raccomandazione che arriva da entrambe le sponde dell’oceano a questo punto è scontata: nessun rapporto, per quanto soddisfacente, vale la gonorrea. Quindi tanto sesso, ma protetto, come sottolineano energicamente i creatori di Grindr, che si sta anche impegnando a collaborare attivamente con numerose organizzazioni per la diffusione del sesso sicuro.