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Dopo otto stagioni, possiamo dire che in GoT nessuno ha imparato un bel niente

‘Gli ultimi Stark’ ci ricorda che i tuoi personaggi preferiti diventano ogni giorno un po' più stupidi.
game of thrones
Still per gentile concessione di HBO. 

ATTENZIONE: CONTIENE SPOILER SULL'ULTIMO EPISODIO DI GAME OF THRONES.

Dopo "La lunga Notte" della scorsa settimana, la minaccia degli estranei è ufficialmente scomparsa. Siamo molto vicini al punto in cui scopriremo chi salirà sul trono, visto che Cersei è pronta ad affrontare chi ha tenuto a bada il Re della Notte.

Il nuovo episodio “Gli ultimi Stark” sembra due puntate spremute in una, con una partenza lenta in cui i personaggi si prendono una meritata tregua—la proposta di matrimonio di Gendry è stata bellamente rifiutata da Arya Stark, Brienne ha perso la verginità con Jamie prima che l'abbandonasse, e poi in dieci minuti tutti hanno rivelato che Jon è un Targaryen anche se il piccolo dettaglio sarebbe dovuto rimanere segreto. Fino a che non si passa alla seconda parte, in cui si finisce frettolosamente sul campo di battaglia, un drago viene infilzato da una freccia gigante e Missandei perde letteralmente la testa.

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Quindi, ricapitolando: mentre l’episodio della scorsa settimana ci ha indotto a porci domande più che a darci risposte, “Gli ultimi Stark” è la conferma che i personaggi stanno diventando sempre più stupidi, episodio dopo episodio. Quello che segue è un elenco dei personaggi che, dopo otto stagioni, sembra non abbiano imparato un bel niente.

Daenerys Targaryen

La storia dei Targaryen non le ha insegnato niente

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Cos'è successo a Daenerys, si è per caso dimenticata il suo cognome? Non è la stessa Daenerys Targaryen rientrata in scena riascoltando la vecchia storia del padre, Aerys II Targaryen? E quella storia se la sente ripetere da qualunque consigliere abbia avuto, no? La stessa Targaryen in groppa a un drago che incenerisce i nemici? In una scena, Daenerys implora Jon Snow di mantenere segreta la sua identità di Targaryen, soprattutto alla sua famiglia, per tutelare i suoi interessi. In un'altra scena, l'ossessione per la presa di Approdo del Re le fa ignorare il consiglio di Sansa di aspettare che le truppe recuperino le forze dopo quanto accaduto appena un episodio prima. È così complicato?

È la stessa Daenerys che nella settima stagione aveva affermato di non voler più essere accostata al titolo di "regina delle ceneri," e che aveva rifiutato un attacco diretto ad Approdo del Re. Ora invece ha perso un altro drago e la sua fidata consigliera Missandei—l'unica donna nera della serie. Tutto per la sua impazienza. Scordatevi dell'influenza pacata di Jorah Mormont, o dei consigli di Tyrion. È pronta a sfasciare tutto.

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Jon Snow

Ned Stark non gli ha insegnato niente

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Pensereste che Jon abbia imparato a mentire, considerata la fine di Ned Stark e i suoi strascichi. Sì, è bello fare il tifo per il tizio con gli occhi di gatto, ma per l'amore del cielo, caro, prova a non scaricare sugli altri una verità scomoda al minuto. In una delle sue mosse alla Ned, Jon promette a Daenerys che non rivelerà la sua identità di Targaryen, così da poterla agevolare nella corsa al trono. Ma appena una scena dopo lo vediamo vuotare il sacco di fronte alle sorelle Stark—che si fidano di lui quanto di Daenerys—perché non sa tenere la bocca chiusa. Subito dopo Sansa lo confessa a Tyrion, e Tyrion a sua volta a Varys. Sì, sono certo che tutte queste cose non impatteranno per nulla sul futuro di Daenerys… Jon, non hai imparato nulla.

Gendry

La nuova Arya non gli ha insegnato niente

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Immaginate di aver sconfitto il Re della Notte e di venire chieste in moglie come premio da un tizio che potreste sistemare in quattro e quattr'otto. Gendry non ha imparato proprio un bel niente dalla nuova Arya, e non lo imparerà mai. Ciccio, sono sicuro che nel tuo nuovo regno ci sarà una donna che fa a caso tuo.

Tyrion

Essere un Lannister non gli ha insegnato niente

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Ricordiamo un attimo le parole di Sansa in "Un cavaliere per sette regni"—"Un tempo ti credevo l'uomo più intelligente sulla faccia della terra": sono parole che rivolge a Tyrion dopo che quest'ultimo ha creduto a una promessa di Cersei. E non deve aggiungere altro, perché abbiamo pensato tutti lo stesso del buon Tyrion. Non è più l'illuminato di GoT. Lo abbiamo visto sopravvivere ai Lannister, a Ditocorto, a Varys e tanti altri manipolatori e traditori. A questo punto dovrebbe essere un grande esperto nel mettere le persone una contro l'altra. Sarà stato il vino, ma sembra che Tyrion si sia dimenticato dei suoi vecchi giochetti—o forse, cosa ben peggiore, avrà preso in prestito un po' d'ingenuità alla Jon Snow.

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Per fare un esempio: è difficile immaginare il Tyrion della prima stagione dire a Varys—responsabile dell'apparato di spionaggio del Regno—che Jon è l'erede legittimo al trono di spade. Così come è difficile immaginare Tyrion che dimentica di avvertire Daenerys della circolazione di quella notizia. E infine, il Tyrion della prima stagione non si sarebbe mai aspettato la resa della sorella Cersei a un esercito esausto, soprattutto se comandato da qualcuno che manda un fratello che lei detesta come suo messaggero.

Almeno ha negoziato bene con Bronn—lì sì che sembrava di star nuovamente nella prima stagione.

Jaime Lannister

Cersei non gli ha insegnato niente

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Questo è più su ciò che Jaime non ha fatto rispetto a ciò che si spera faccia (uccidere una regina). Siamo sinceri, Jaime capisce Cersei meglio di chiunque. Ha condiviso il letto con lei, generato figli con lei e trascorso la parte migliore della scorsa stagione al suo fianco. Come uomo, ha combattuto nei campi di battaglia per conto di sua sorella (e, come ci ha ricordato, ha spinto un ragazzino fuori da una finestra per lei), perciò non sembra plausibile che il suo ronzino sarà assente durante un attacco ad Approdo del Re.

In un ipotetico tentativo di riscatto per fermare la sorella, uno si aspetta che metta in guardia Daenerys dall’astuta Cersei, della sua costante abitudine di tendere imboscate ai suoi avversari. Voglio dire, basti ricordare a Daenerys come è morto il suo secondo drago, come l’esercito di Cersei ha creato dei marchingegni ad hoc per ucciderli.

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Se invece Jamie è ancora duro di comprendonio, è evidente che creda davvero che Cersei sia terribile quanto lui. Che solo lui possa starle accanto e domarla in qualche modo. Perché sì, è arrivato già a un passo a essere il prototipo dell’antieroe, ma adesso la vera tragedia sarebbe non riuscire a vedere quanto ormai gli è distante sua sorella.

L'esercito dei Targaryen

Il terzo episodio non gli ha insegnato niente

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Game of Thrones ci ha insegnato che voler fare una guerra in fretta e furia non è mai una buona idea. Leeroy “Jon Snow” Jenkis potrebbe spiegarlo all’infinito. Con l’episodio quattro, caratterizzato da una bassa visibilità, a tratti di buio totale, l’esercito dei Targaryen è stato spazzato via anche per errori strategici. Quindi è naturale che sembrasse sensato accettare il consiglio di Sansa di far riprendere fiato ai combattenti, e invece no. Sembrava proprio una buona idea partire con qualche esploratore, sapendo che il nemico è una gigantesca flotta specializzata nelle lotte in mare. Non dimentichiamoci inoltre che Daenerys aveva già perso un drago, e ne aveva un secondo ferito. Per i suoi figli, la sicurezza doveva essere una priorità. Aveva già affrontato delle frecce giganti, perché scordarselo?

Bran Stark

Essere Bran non gli ha insegnato niente

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Lo Stark che conosce tutte le storie, e che pure se ne sta lì seduto placido mentre la gente gli muore intorno, decidendo solo occasionalmente di usare le sue abilità per mettere in guardia o sull'attenti il prossimo. Per quanto bene possa fare all'umanità tutta, è sempre lo stesso ragazzetto che preferisce pronunciare frasi criptiche lanciando rari sprazzi di intelligenza. Un po' come Game of Thrones in questo momento.

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