FYI.

This story is over 5 years old.

Politică

La proposta sui contraccettivi gratuiti bocciata, copiata e poi ritirata dal M5S

Prima, la deputata PD Giuditta Pini ha fatto sapere che si trattava di una sua proposta. Poi, il tutto è stato ritirato in mancanza di accordo con la Lega.
263019967_23f1975255_b
Foto di Surija/"Sray" via Flickr.

Da circa un anno alcune regioni italiane hanno iniziato a fornire gratuitamente contraccettivi agli under 26 residenti sul territorio. L’ultima in ordine di tempo è stata la Toscana, ma da qualche tempo si discute di allargare l'iniziativa a tutto il paese e ad altre fasce di popolazione. È quanto prevedeva uno degli emendamenti alla legge di Bilancio proposti dal MoVimento 5 Stelle, che con un costo stimato di cinque milioni l'anno li avrebbe voluti gratis per gli under 26, per quanti già esentati dal costo delle spese sanitarie, per i richiedenti asilo, per le persone con MST e per le donne sottopostesi a un'interruzione volontaria di gravidanza.

Pubblicità

Ciò che però è emerso nelle ore successive all'annuncio dell'emendamento è che quest’idea non era nata dal Movimento, ma dal suo principale avversario.

Con uno status sui suoi profili social, infatti, la deputata del PD Giuditta Pini ha accusato il Movimento di aver in passato votato contro una sua proposta "identica", per poi riproporre il testo come farina del proprio sacco. Al momento della discussione sulla sua iniziativa, spiega Pini, la Lega l'avrebbe ritenuta di carattere non urgente—"tra le motivazioni della bocciatura c'era anche chi ha sostenuto che non è per motivi economici che le donne non usano la contraccezione, ma per scelta"—mentre tra i Cinque Stelle ci sarebbero state divisioni—"c'era chi era più d'accordo e chi no"—risoltesi comunque in un parere negativo.

Nello status Pini concludeva così: "[In] un bel comunicato stampa […] dicono che è una loro proposta. Mi dico brava da sola. E dico a loro che sono dei poveretti. Adesso speriamo che almeno la votino." Ma il suo ultimo augurio non si è avverato.

Se da una parte era montata la polemica col PD, infatti, dall'altra l'idea di fornire contraccettivi gratis anche ai beneficiari di protezione internazionale o richiedenti asilo aveva sollevato moltissime critiche da destra. Tanto che poche ore dopo il capogruppo Cinque Stelle alla Camera, Francesco D'Uva, faceva sapere che l'intera iniziativa "merita attenzione, ma per il momento è destinata a non avere riscontro," in quanto sull'emendamento, proposto soltanto da alcuni esponenti "che hanno autonomamente preso una iniziativa importante," non c'era "accordo con la Lega."

In un ultimo status Facebook a seguito del ritiro da parte dei Cinque Stelle, Pini ricorda: "il mio emendamento e la mia proposta sono sempre lì. In commissione bilancio. Vediamo se sono parlamentari o muti esecutori, se avranno almeno il coraggio di votarla. L'idea è sempre quella: la contraccezione gratuita è un diritto. Ci vediamo in parlamento. Sarà un piacere."