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Stati Uniti

Dopo l'uccisione dei 5 agenti, a Dallas adesso tutti sembrano voler diventare poliziotti

Nelle due settimane successive all'attacco del 7 luglio, 467 persone hanno fatto domanda di assunzione della polizia. Un aumento del 243 per cento rispetto allo stesso periodo nel mese precedente.
Agenti della polizia di Dallas durante una protesta, il 29 luglio 2016. [Foto via AP]

A Dallas, in Texas, nelle ultime settimane è aumentato il numero di persone che vogliono lavorare come agenti di polizia, dopo che il mese scorso cinque poliziotti sono stati uccisi e nove sono stati feriti da un cecchino durante una manifestazione contro la violenza della polizia.

Nelle due settimane che hanno seguito l'attacco del sette luglio, 467 persone hanno fatto domanda per entrare nelle forze di polizia. Si tratta di un aumento del 243 per cento rispetto allo stesso periodo nel mese precedente.

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"Stiamo assumendo," aveva detto Daniel O. Brown, capo della polizia di Dallas, quattro giorni dopo l'imboscata. "Abbandonate le proteste e fate domanda. Vi metteremo nel vostro quartiere, e vi aiuteremo a risolvere alcuni dei problemi contro cui state protestando."

Il dipartimento non sa ancora specificare se le richieste di lavoro arrivano da uno specifico spezzone demografico, ma l'aumento di richieste è in contrasto con le difficoltà che la polizia di Dallas ha avuto nei mesi scorsi a trattenere i propri agenti.

La scorsa settimana, durante una conferenza stampa, il vice capo della polizia Jeff Cotner, che coordina l'addestramento degli agenti, ha spiegato che l'attacco ha messo Dallas e le sue istituzioni sotto i riflettori, e che l'aumento di richieste d'assunzione è inaspettato, definendolo "una conseguenza inedita di un evento tragico."

A maggio, la televisione locale WFAA ha riportato che i salari bassi e le condizioni di lavoro complesse stavano causando un "esodo" dalle forze di polizia.

Il salario iniziale ammonta a circa 40.000 euro — tra i 9.000 e i 13.000 euro in meno rispetto ad altre forze di polizia della regione. Stando all'associazione della polizia di Dallas, più di 40 agenti si sono licenziati a maggio, e quasi 50 sono andati via il mese successivo.

Anche quel trend si è invertito nelle ultime settimane. In un comunicato stampa, il dipartimento di polizia ha dichiarato che nessun agente reclutato di recente "si è dimesso o ha cambiato idea sul fatto di diventare un agente di polizia dopo la tragica notte del 7 luglio."

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Nel suo discorso durante la Convention democratica la settimana scorsa, Hillary Clinton ha menzionato la reazione alla richiesta di Brown, dicendo che dimostra "come gli americani rispondono quando serve."

Sebbene le morti dei poliziotti a Dallas e nelle altre sparatorie abbiano portato alcune persone ad avvicinarsi agli agenti offrendo caffè, cibo e acqua, i rapporti tra il pubblico e la polizia rimangono comunque tesi in tutto il paese: lunedì scorso, una donna di 23 anni è stata uccisa dalla polizia nel Maryland dopo essersi asserragliata in casa.

"Se non ve ne andate, vi ammazzo," avrebbe detto Korryn Gaines mentre puntava una pistola contro gli agenti, che hanno poi sparato. Gaines avrebbe risposto al fuoco. a quel punto gli agenti le hanno sparato di nuovo, uccidendola. Aveva in braccio il figlio di cinque anni.

Nel frattempo, l'aumento di richieste di assunzione permetterà alla polizia di Dallas - che in genere assume circa il 15 per cento dei richiedenti - di avere più scelta.

Tra coloro che hanno presentato domanda c'è Dakota Lederer, che lavora come operaio per l'estrazione petrolifera a Weatherford, in Texas. Dice che "con tutto quello che sta succedendo," sente che il suo ingresso nella polizia debba arrivare "ora o mai più," anche se vuol dire guadagnare quasi 9.000 euro in meno all'anno.

Le sparatorie in Texas e in Louisiana hanno messo in luce la violenza contro la polizia in tutto il paese, ma dagli anni Settanta il numero di agenti in servizio colpiti e uccisi negli Stati Uniti è calato stabilmente. Stando ai dati del National Law Enormemente Officers Memorial Fund, oggi la probabilità che un poliziotto venga ucciso sarebbe più bassa che mai.

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La situazione attuale - in cui il numero di poliziotti uccisi dall'inizio dell'anno è aumentato dell'otto per centro rispetto al periodo tra gennaio e agosto dello scorso anno - e gli eventi recenti rendono Leierer un po' nervoso. Ma dato che per il suo lavoro si è già trovato in situazioni in cui la sua vita era in pericolo, dice di non aver paura.

Il 22enne vorrebbe invece contribuire alla creazione di un rapporto di fiducia tra la polizia e la comunità.

"Credo sia importante avere interazioni giornaliere, trattare le persone con rispetto all'interno della comunità e interagire con ogni genere di persona," spiega. "Si tratta di uscire ed essere visibili per tutta la comunità."


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