La storia la sapete tutti: JAY Z non è stato il marito più fedele del mondo, la cognata Solange gli ha menato in ascensore e poi Beyoncé gli ha menato su Lemonade. L’anno dopo è uscito 4:44, l’album, quasi un TED Talk su beat, in cui il rapper newyorkese parla di tantissime tematiche molto serie, tra cui molte che riguardano la sua famiglia, e non ultima la sua relazione con la moglie.E poi, sinceramente, come si fa a non apprezzare un disco in cui i due si sono tolti lo sfizio di chiamare i Migos in un pezzo solo per fargli fare “skrr skrr skrr”?Everything Is Love è uscito il 18 giugno per Roc Nation.Ascolta Everything Is Love su Spotify:TRACKLIST:
1. Summer
2. Apeshit
3. Boss
4. Nice
5. 713
6. Friends
7. Heard about us
8. Black Effect
9. LovehappySegui Noisey su Instagram e su Facebook.
Non fosse bastato tutto questo, come chiarimento, ora escono con il loro primo disco collaborativo, che già è una notizia, visto che si tratta di due star di primissima fascia. Il disco, per non lasciare spazio a fraintendimenti, si intitola Everything Is Love ed esce a nome The Carters (il nome di JAY Z sui documenti è Sean Carter).
Lo hanno lanciato proiettando il video di “Apeshit”, il singolone, alla fine del loro concerto londinese (i due sono in tour insieme e passeranno anche da Milano e Roma), seguito dalla scritta “ALBUM OUT NOW”. In quel momento il disco veniva reso disponibile su Tidal, compagnia di streaming della quale Jay è tra i fondatori. Siccome ai due piace non farsi mancare niente, per girare il video di “Apeshit” hanno affittato il Louvre.Non è un disco che cambierà i destini della musica, non brilla particolarmente nella carriera di due che comunque non hanno poi molto da dimostrare (di capolavori Jay ne ha fatti almeno tre: Reasonable Doubt, The Blueprint e il Black Album, e Bey, pur essendo più un’artista da singoli, ha realizzato con il suo disco omonimo del 2013 uno degli album mainstream migliori degli ultimi decenni), però è un disco molto curato, ben fatto, molto soul, con ottime produzioni e dei buoni pezzi. Probabilmente il meglio lo hanno già dato, ma si tratta di talenti talmente grossi, e supportati da squadre di professionisti talmente impeccabili, che comunque sia di materiale per prendersi bene ce n’è e ce ne sarà sempre.Se le produzioni sembrano più quelle di un disco del marito, in realtà nell’album la figura di spicco è quella di Beyoncé, ma una cosa particolare è che se perfino nel rap lei sembra più in forma di lui, a un certo punto (in “Nice”) il nostro con una singola strofa decide di ricordare a tutti che è pur sempre il miglior rapper vivente e manda tutti a casa già dall’aggancio “fuck your subpoenas and your misdemeanors / I was too busy touring out all your arenas”.
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1. Summer
2. Apeshit
3. Boss
4. Nice
5. 713
6. Friends
7. Heard about us
8. Black Effect
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