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Karma is a bitch

La Germania è fuori dal Mondiale, eliminata dopo essersi presentata da campione in carica e battuta dalla Corea del Sud con due gol al 90esimo.
Niccolò Carradori
Florence, IT

È appena terminata Corea del Sud - Germania, ultima partita del girone F al mondiale. Due a zero per i coreani, segnati al 90esimo e con una seconda rete in contropiede con Neuer salito per un calcio piazzato. Quindi, la Germania è fuori dal Mondiale, eliminata dopo essersi presentata da campione in carica. E classificandosi ultima in un raggruppamento che comprendeva anche Messico e Svezia.

Devo essere sincero: era dall'eliminazione dell'Italia alle qualificazioni che non riuscivo a guardare una partita delle nazionali. Ma adesso credo che mi gusterò il resto della competizione con leggerezza e distacco. Perché il karma alla fine sistema sempre tutto.

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È vero: che la detentrice della coppa venga eliminata al girone del mondiale successivo è quasi una regola delle ultime edizioni. È successo all'Italia nel 2010, e alla Spagna nel 2014. Ma l'eliminazione dei tedeschi nasconde anche un mantra sportivo immortale. Quando la Germania se la tira, alla fine le prende.

È successo prima della semifinale del 2006, quando sostenevano di avere la finale in pugno. E all'europeo del 2012, quando dissero apertamente di essere superiori e presero due missili da Balotelli.

Stavolta non potevamo punire la loro supponenza grazie alla grande perizia di Ventura e Tavecchio. E ci hanno preso pesantemente per il culo per non esserci qualificati. Michael Ballack subito dopo l'eliminazione aveva twittato "pregate per l'Italia"; e Bastian Schweinsteiger ci aveva ironicamente dati come "favoriti della manifestazione".

È bello sapere che le leggi del cosmo non si smentiscono mai.