FYI.

This story is over 5 years old.

La guida di VICE alle Elezioni

Il discorso di Renzi è stato un incredibile spettacolo di negazione

Dopo il disastroso risultato delle elezioni, Matteo Renzi si è dimesso accusando un po' tutti—tranne lui stesso.
Grab via La7.

Dopo voci di dimissioni, smentite e slittamenti temporali della conferenza stampa, Matteo Renzi è arrivato alle 18.30 circa del 5 marzo al Nazareno per commentare i risultati elettorali.

“Si tratta di una sconfitta netta,” ha esordito Renzi, “che ci impone di aprire una pagina nuova all’interno del Partito Democratico.”

Il leader del PD se l’è poi presa con chi ha fatto campagna per il No al referendum costituzionale del 4 dicembre. “Oggi l’Italia ha una situazione politica in cui chi ha vinto politicamente le elezioni non ha i numeri per governare, e chi è intellettualmente onesto deve ammettere che questo problema nasce dalla vicenda di un anno e mezzo fa, dalla vicenda referendaria.”

Pubblicità

Il simbolo della sconfitta del PD, ad avviso di Renzi, è “l’assoluto stridente contrasto nel seggio di Pesaro”—dove il ministro dell’Interno uscente Marco Minniti è stato sconfitto da un candidato del M5S coinvolto nello scandalo delle restituzioni fasulle.

Matteo Renzi ha poi annunciato le sue dimissioni da segretario del PD e aperto una fase congressuale del partito, dopo l’insendiamento delle Camere.

Infine, ha detto che nella prossima legislatura starà all’opposizione. “Sapete che c’è? Fate il governo senza di noi,” ha dichiarato rivolgendosi a Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Qui il discorso, disponibile dal minuto 33 circa: