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Musica

Recensione: Emis Killa - Supereroe

Emis Killa ha trovato la sua dimensione. Forse.
emis killa supereroe cover artwork

Prima di iniziare questa recensione, è necessario mettere in chiaro da subito una cosa: ho un affetto particolare per Emis Killa, perché bene o male fa parte della mia generazione ed è uno dei primi artisti che anagraficamente ho potuto seguire dagli inizi. Lo seguo da quando sembrava essere il “nuovo Dogo”, fino a quando ha condannato il rap italiano tutto a fare il ritornello melodico. In pratica lo seguo da quel periodo che ora sembra fantasia in cui lui era ben più famoso e quotato di Fedez. Poi, la vita mi ha portato a lavorare con lui. Per un progetto che se fosse musicale sarebbe un b-side, ma che mi ha portato per due o tre mesi delle nostre vite a essere in contatto con lui e a non rimanere deluso.

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Il periodo in cui umanamente ero più vicino a Emis era quello che probabilmente lui ritiene il peggiore della sua vita (artisticamente parlando): quello immediatamente successivo a "Maracanà". Ancora oggi — lo ha fatto per esempio in conferenza stampa — ci tiene a prendere le distanze da quel brano, nonostante nel 2014 non ci fosse radio o auto che non pompasse quel brano. “Maracanà” è forse l’emblema della visione artistica di Emis: ma come, sei ovunque per chiunque e ti fa schifo?

Fino a Terza Stagione l’impressione è che Emis Killa fosse — passatemi il paragone — un Mecna più zarro (e più pop). Uno di quelli che si chiede costantemente “cosa ci faccio qui? Cosa c’entro con loro?”. Emis sa fare tutto: sa rappare, sa fare il pezzo melodico, sa trappare, eppure nulla di tutto ciò sembra soddisfarlo. A volte artisticamente, a volte a livello di numeri (eh sì, se esci da un numero infinito di platini, se poi il tuo disco fa oro ci può stare che rosichi).

Da ascoltatore e malato di rap, sono stato molto felice di “Terza Stagione”, per un attimo egoisticamente ho pensato che avremmo riavuto il “nostro” Emis, quello di Keta Music, per quella strana malattia che chiunque è sempre meglio prima, dove per prima si intende il periodo in cui noi stavamo meglio.

Poi, flash forward, è arrivato Supereroe e tutto è andato al proprio posto. Per spiegare il mio pensiero devo fare un altro riferimento, per cui Emis Killa probabilmente mi perdonerà: colloco il rapper Blocco Recordz in una categoria di rapper in qualche modo “inculati” dall’essere arrivati prima. Lui, Rocco Hunt e Nitro hanno la stessa età — a volte sono anche più giovani — dei vari Sfera, Ghali, Izi, Tedua, ma dal pubblico base sono visti come “vecchi”, perché banalmente arrivati prima. In un genere come il rap, in cui c’è più rottamazione che a una Leopolda, l’immagine è qualcosa di fondamentale.

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Fino ad adesso l’impressione era che tutto ciò che arrivava da Emis Killa fosse studiato a tavolino: cosa va tanto in Italia? Il calcio. Bene, da oggi Emis è un calciatore. Poi: ah, oggi va poco il rap? Bene, ti sei rotto il cazzo di essere un calciatore? Facciamo vedere come si torna a essere rapper. Il risultato è che — semplificando — si è sempre persa quella genuinità.

Oggi, nel 2018, nessuno me ne vorrà se dico che mai come fino ad adesso i riflettori si sono anche un po’ dimenticati di Emis: non è né un veterano, né una nuova promessa che deve dimostrare. Oggi Emis Killa è Emis Killa e può fare il cazzo che gli pare.

Con questi presupposti Supereroe è un disco che ha dei picchi molto alti (“Adios”, “Donald Trump”, “Claro”, ma anche “Rollercoaster”, nonostante il video) e momenti meno alti, ma non è quello che ci interessa. Infatti è forse il primo disco in cui percepisco poche pressioni dall’esterno addosso a Emis che finalmente può fare il cazzo che gli pare: vuole inserire la melodia? Lo fa. Vuole rappare? Lo fa. Sembra aver rotto le catene del costrutto sociale che gli stava attorno e questo si percepisce e fa sì che il disco possa essere ascoltato, al di là dei gusti personali.

Si apre dunque forse una terza fase della carriera di Emis, forse quella in cui il compromesso tra esposizione e genuinità gli permetterà di essere sé stesso al 100%, nella buona e nella cattiva sorte.

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Supereroe è uscito il 12 ottobre per Carosello.

Ascolta Supereroe su Spotify:

TRACKLIST:
1. Open Water
2. Fuoco e benzina
3. Cocaina feat. Capo Plaza
4. Donald Trump
5. Rollercoaster
6. Senza cuore & senza nome feat. Carl Brave
7. Claro feat. Vegas Jones, Gemitaiz
8. Quella foto di noi due
9. Adios feat. Gué Pequeno
10. Supereroe
11. Dope 2 feat. 6ix9ine, PashaPG
12. Come fossimo cowboy
13. Mille strade

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