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Netflix non girerà più in Georgia se entrerà in vigore la legge anti-aborto

Chi avrebbe voglia di finanziare il ritorno al medioevo con 'Stranger Things'?
Vincenzo Ligresti
Milan, IT
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Immagine via Facebook.

Qualche giorno fa un sacco di attori di Hollywood hanno inviato una lettera a HBO, Sony, Disney, Universal Pictures, Marvel e Netflix per chiedere l’interruzione di tutte le produzioni in corso in Georgia, diventata una dei più grandi set degli Stati Uniti dopo Los Angeles. Per dire, recentemente sono stati girati lì Stranger Things, The Walking Dead, Black Panther, Ozark, The Handmaid's Tale, l'ultimo Avengers. Nell'ultimo anno sono stati investiti oltre nove miliardi e mezzo di dollari.

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La richiesta di Alyssa Milano, Amy Schumer, Jason Bateman e tutte le altre personalità del cinema nasce da un motivo preciso: nel gennaio 2020 diventerà effettivo il decreto Heartbeat Bill, passato lo scorso 7 gennaio, che diminuirà a sei settimane il periodo in cui le donne potranno abortire nello stato americano. Si tratta di fatto di una legge anti-aborto, poiché il limite di sei settimane è precedente al momento in cui moltissime donne si rendono conto di essere incinte.

Gli attori hanno chiesto di fermare l'Heartbeat Bill anche a Brian Kemp, governatore conservatore della Georgia, che ha risposto sostenendo di non poter “smettere di governare” per la preoccupazione “di cosa si pensi" di lui a Hollywood. Se il decreto diventerà legge, la Georgia diventerà il settimo stato americano—tra cui Alabama, Missouri e Ohio—con leggi contro l’aborto.

Al momento negli Stati Uniti l’attenzione su ciò che sta accadendo in Georgia è molto alta e, secondo quanto riportato da Variety, l’unica vera azienda ad aver preso davvero una netta posizione al momento è Netflix, che nella sostanza ha minacciato di fare i bagagli.

"Abbiamo molte donne che lavorano su produzioni in Georgia, i cui diritti, insieme a milioni di altri, saranno severamente limitati da questa legge," ha dichiarato Ted Sarandos, chief content officer di Netflix. "È per questo che lavoreremo con [gli attivisti dell] l'ACLU e altri per combatterlo in tribunale. Dato che la legislazione non è stata ancora implementata, al momento continueremo a girare lì. Se mai dovesse entrare in vigore, dovremmo ripensare al nostro intero investimento in Georgia.”

Nel frattempo, Reede Morano, regista della serie Handmade's Tale, ha annunciato di aver già deciso il cambio di location per girare The Power, nuova serie Amazon Prime Video.

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