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Attualità

C'è una ridicola bufala su Saviano che sta facendo migliaia di condivisioni

Se conosci qualcuno che l'ha condivisa seriamente, fatti due domande.
Leonardo Bianchi
Rome, IT

Alla fine, dopo tanti annunci a mezzo social, Matteo Salvini ha querelato—su carta intestata del ministero—uno dei suoi più grandi nemici: lo scrittore Roberto Saviano, che da un po’ di tempo a questa parte lo definisce “ministro della Mala Vita” (riecheggiando la celebra formula di Gaetano Salvemini).

Tuttavia, l’autore di Gomorra non è avversato solo da Salvini. Anzi: si può dire che al momento sia una delle figure pubbliche più odiate in Italia, soprattutto dai fan del governo giallo-verde. Il solo nominarlo provoca l’orticaria, e su di lui si concentrano vecchi stereotipi (“non si merita la scorta”) nonché una lunga serie di bufale—tipo quella del pontificare dall’“attico a New York,” che ormai vive di vita propria e colpisce chiunque osi esprimere una posizione critica.

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Ieri a queste bufale se n'è aggiunta un'altra. Il format è quello classico: immagine + testo + invito a FARE GIRARE perché siamo di fronte a un VERO E PROPRIO SCANDALO CHE FA TROPPO INCAZZARE, ODDIO ORA DEVO ASSOLUTAMENTE CONDIVIDERE. Eccola qui:

L’origine è il profilo di una certa Lara Pedroni, che in realtà è un fake specializzato nella diffusione di falsi contro Boldrini e Kyenge. L'immagine, sul suo solo account, è arrivata a totalizzare più di 19mila condivisioni—molte delle quali non ironiche. Da lì in poi si è propagata un po' dappertutto, venendo ripresa e replicata nelle pagine del Facebook grillino e in altri profili privati.

Naturalmente, non ci vuole molto a capire la falsità del tutto. Gli autori hanno pure indicato la presunta fonte, cioè Che tempo che fa, dove però Saviano non pronuncia mai quella frase.

In questo caso, il meccanismo di indignazione è basilare: la sola immagine di Saviano, come detto, genera già ansia; a questo si uniscono espressioni di supporto ai “fratelli clandestini”; e si incendia il tutto con il “ terremotato italiano piagnucolone e viziato,” che—a partire dalla politica—sono sistematicamente contrapposti agli immigrati, che invece avrebbero tutto.

Ci sono, insomma, tutti gli ingredienti per far arrivare il sangue alla testa a un sacco di persone. Il consiglio, dunque, è sempre quello: se c’è un articolo, o un’immagine, che ci fa esaltare o incazzare troppo, allora è quasi certo che si tratti di una stronzata.

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