ellie next door sex worker asessuale
Tutte le foto per gentile concessione di Ellie Next Door.
Identità

Sono una sex worker asessuale, e non c'è nulla di strano

"La gente pensa che chi fa sex work sia sempre pronta al sesso. Ma è un’idea del tutto distante dalla realtà, anche per chi non è asessuale."
Daniele Ferriero
traduzione di Daniele Ferriero
Milan, IT
JK
come raccontato a Jaishree Kumar

Nell’acronimo LGBTQIA+, la lettera A sta per “asessuali”, nonché “agender” e “aromantici”. Secondo GLAAD, un’organizzazione non governativa di monitoraggio sui media, una persona asessuale in generale non prova attrazione sessuale, ma rientra anche in uno spettro più ampio di casistiche e differenze individuali.

VICE ne ha parlato con Ellie, sex worker, 21 anni, canadese e asessuale.

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Può sembrare contraddittorio associare il termine “asessuale” a “sex worker”, eppure non è così. Credo di aver capito di essere asessuale prima dell’adolescenza. Per me, un corpo ben scolpito non è intrinsecamente sessuale e, se una persona è attraente, mi limito a considerarla attraente. In sostanza, non mi eccita l’idea di vedere un uomo nudo con un’erezione.

Nel 2013 ho creato un account Tumblr. Allora la piattaforma ospitava un gran numero di tipologie di genere e orientamenti sessuali diversi. Non avevo mai sentito prima il termine “asessuale”, ma è stato in quel momento che, per la prima volta, mi son sentita “definita”.

La sensualità d’altronde sta nell’occhio di chi osserva. Non mi mette a disagio essere sessualizzata e, sinceramente, apprezzo i complimenti delle altre persone. Credo che il mio corpo sia bello e sono contenta altri siano dello stesso avviso.

ellie asessuale sex worker

Per me, un corpo ben scolpito non è intrinsecamente sessuale e, se una persona è attraente, mi limito a considerarla attraente.

A maggio del 2019 ho cominciato ad andare su Chaturbate, una piattaforma per live in cam, perché pensavo che sarebbe stato divertente. Ho creato un piccolo allestimento con una webcam, un microfono e un sex toy. Nei giorni successivi il numero di spettatori è salito costantemente, e in una settimana ho guadagnato abbastanza per comprarmi nuovi sex toy. Dopo due mesi, mi sono comprata una macchina e ho deciso di dedicarmi a tempo pieno al camming. Ho lasciato il mio lavoro da barista e mi sono impegnata a migliorare e a costruirmi un pubblico.

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Per lavorare come sex worker non si è tenuti a considerare gli altri attraenti. La gente ha un’immagine monolitica e precostituita di chi fa sex work, pensano che siamo tutti perennemente arrapati e vogliosi di fare sesso. Ma è un’idea del tutto distante dalla realtà, anche per chi non si ritiene asessuale. Ad ogni modo, non capisco da dove derivi una simile convinzione: pensi davvero che un calciatore voglia sempre e soltanto giocare a calcio?

In più, il mondo del sex work è vastissimo: va da chi vende immagini di nudo via Snapchat a chi è su OnlyFans, ma c’è anche chi fa webcam, e ci sono le attrici professioniste su Pornhub, e ancora chi fa materialmente sesso su appuntamento.

ellie asessuale sex worker

Per lavorare come sex worker non si è tenuti a considerare gli altri attraenti.

Per quanto l’approvazione altrui sia piacevole, l’opinione degli altri non è importante per la mia autostima. Non mi interessa ciò che pensano dei miei capelli o del seno. Il sex work è un lavoro come un altro, un semplice lavoro le cui mansioni giornaliere sono molto simili a quelle di chiunque abbia un’attività online o una piccola impresa. Per quanto mi piaccia, comunque, so bene che non potrò continuare per sempre. Non ho ancora deciso cosa farò dopo, ma per ora guadagno bene, riesco a pagare le bollette e ho accumulato un pubblico gentile e rispettoso.

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Ad ogni modo, per me l’intimità è importante. Quando sono a mio agio in una relazione, diventa fondamentale il contatto non sessuale: baci e abbracci, coccole e bei momenti passati insieme mi fanno sentire connessa al partner. Al di fuori delle relazioni, invece, non amo molto essere toccata. Detto questo, molte persone asessuali scelgono di fare sesso soprattutto per il piacere e godimento dei partner. In sostanza, il sesso è solo un altro modo per mostrare amore, affetto e tenerezza. Anche se per me non è così importante e non è al centro della relazione, capisco che possa esserlo per gli altri e che ci si possa comunque divertire insieme, facendolo.

Non ho mai lavorato con altr* sex worker, ma mi piacerebbe e sarei disposta a spingermi oltre l’autoerotismo. Per ora mi sto prendendo una pausa dal lavoro via webcam. Oltre a OnlyFans e Reddit, sono attiva su NiteFlirt, una linea erotica telefonica dove ci sono soprattutto clienti più anziani. Preferisco questi ultimi perché non si lamentano di cose quali i peli sotto le ascelle, sono più tolleranti e comprensivi e, per quella che è la mia esperienza, non sono capricciosi e viziati.

ellie asessuale sex worker

Preferisco clienti più anziani perché non si lamentano di cose quali i peli sotto le ascelle, sono più tolleranti e comprensivi.

Non tutti gli amici e famigliari sanno del mio lavoro, ma allo stesso tempo non vedo motivi sensati per nascondermi. Semplicemente, l’argomento non è venuto fuori in nessuna conversazione. Inoltre, non mi sono ancora del tutto riconciliata con l’idea di fare “coming out” come persona asessuale, perché è una questione molto intima, e allo stesso tempo una parte irrilevante della personalità e vita quotidiana. Se mi trovassi in una situazione appropriata, non avrei problemi a parlarne, ma di certo non sento il bisogno di indire una riunione per fare un “coming out” ufficiale.

Guardo alle mie due identità, quella della persona asessuale e della sex worker, come a due identità diverse. Una è la mia professione, l’altra una parte del mio essere. Ho scelto di lavorare come sex worker, ma non ho scelto di essere asessuale. L’asessualità farà sempre parte di me, anche se non è stata una mia scelta. Amo ciò che sono, ma si tratta di due parti distinte del mio essere.

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