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Musica

Un campeggio di lusso del Burning Man è stato preso d'assalto

Come ogni comunità, anche Black Rock City ha le sue lotte di classe.

Il White Ocean, foto via

Ieri è finita l'edizione 2016 del Burning Man, cioè il festival più assurdo che l'America ha mai conosciuto: come ogni anno, un sacco di persone si sono radunate nel deserto del Nevada, hanno montato le loro tende e si sono sentiti liberi di drogarsi pesantemente esprimere la loro individualità per qualche giorno, celebrandola bruciando un enorme effige antropomorfa. L'unico problema è che, come tutte le cose fighe e alternative, anche il Burning Man ha iniziato con il passare del tempo a venire frequentato non solo da post-hippie puzzoni ma anche da chiunque volesse semplicemente farsi un'esperienza genericamente "alternativa". Una sorta di gentrificazione festivalesca.

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È da qualche anno, infatti, che il festival ha iniziato a diventare progressivamente sempre più istituzionalizzato: se un tempo si trattava solo di arrivare lì e piantare una tenda, ora l'accesso è regolato da biglietti. Inoltre, sono stati organizzati diversi sotto-campeggi di lusso a pagamento, che permettono ai milionari della Silicon Valley—o, semplicemente, a chi ha qualche migliaio di dollari da investire—di partecipare al festival con tutti i lussi necessari: elettricità, acqua corrente, letti comodi, security e così via. In un certo senso, un approccio diametralmente opposto a quello che il festival ha storicamente promosso.

Foto di Benjamin Grant, scattata durante l'edizione 2014 (via)

Nella notte di mercoledì, la questione ha avuto dei risvolti violenti: uno di questi campeggi esclusivi—il White Ocean—è stato infatti attaccato da alcuni partecipanti al festival. "Un gruppo di hooligan ha fatto un raid contro il nostro campeggio", hanno scritto gli organizzatori su Facebook, "ha rubato le nostre cose, ha tagliato i nostri cavi elettrici lasciandoci senza frigoriferi e quindi senza cibo fresco, ha incollato le porte delle nostre roulotte, ha vandalizzato gran parte delle nostre infrastrutture e ha versato 700 litri d'acqua potabile per terra causando un allagamento."

La risposta ai fatti è stata ambivalente: c'è chi ha condannato il gesto, criticando comunque il campeggio per i suoi "privilegi", mentre altri hanno preso la cosa come un esempio di riappropriamento dell'etica originaria del festival "dalla classe parassita e dai turisti EDM." "VOI siete stati scelti SPECIFICAMENTE per questa elaborata performance e, notiziona, queste cose non succedono a caso, ma solo a chi se le merita", ha commentato un utente. Stando ai responsabili del White Ocean, persino un organizzatore del festival gli avrebbe detto che "il sabotaggio aveva senso" data la loro natura di "campeggio chiuso e non accogliente."

Il White Ocean è stato fondato nel 2013, tra gli altri, dal celebre DJ trance Paul Oakenfold e da Timur Sandarov, figlio di un magnate russo del petrolio. È noto per il suo enorme palco e le sue feste, a cui hanno suonato negli anni diversi celebri DJ. Sarà curioso vedere se e come gli organizzatori del festival rilasceranno un comunicato ufficiale sulla questione. Vi terremo aggiornati.

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