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A10N2: L'ottavo numero di VICE dedicato alla moda

Maria Antonietta è stata la prima martire della moda

La tanto odiata Maria Antonietta era sfortunatissima. Fu costretta a sposarsi da adolescente con l’impotente Delfino di Francia, le tagliarono la testa e dopo la sua morte diventò un simbolo di eccesso e bramosia aristocratica.

Illustrazione di Craig Scott.

La tanto odiata Maria Antonietta era sfortunatissima. Fu costretta a sposarsi da adolescente con l’impotente Delfino di Francia, le tagliarono la testa e dopo la sua morte diventò un simbolo di eccesso e bramosia aristocratica. Secondo quanto sostiene Clare Crowston, una professoressa di storia dell’Università dell’Illinois, la sua famosa decapitazione è stata principalmente un risultato della sua bruciante passione per la moda, come si racconta nel suo libro Credit, Fashion, Sex: Economies of Regard in Old Regime France. Essendo un grande fan delle famose signore francesi, delle decapitazioni e dei vestiti che si usavano ai tempi in cui tutti facevano i propri bisogni nei catini, ho deciso di chiamarla per saperne di più.

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ICE: Perché la vita di Maria Antonietta faceva così schifo?
Clare Crowston: Ha dovuto superare delle sfide molto difficili. Era austriaca, e l’Austria era l’acerrimo nemico della Francia. Suo marito era impotente e non è riuscito a consumare il matrimonio per molti anni, quindi non c’erano bambini. Era giovane e in una posizione molto vulnerabile.

Cosa c’entra la moda in tutto ciò?
C’è una frase molto bella in una delle sue lettere in cui in pratica dice di usare la moda per apparire come una persona con un certo credito. Nel diciottesimo secolo, quando la gente parlava di “credito” si riferiva alla reputazione e alla credibilità di una persona. Quello che intendeva Maria Antonietta è che parte dell’avere credito risiede nell’apparire come una persona che ne ha. Più di ogni altra regina Maria Antonietta aveva una grande attenzione per la moda; mentre le altre si attenevano ai dress code tradizionali di corte, lei cercava di guidare le tendenze e usare la sua abilità nel creare nuovi stili per guadagnare attenzione e prestigio agli occhi della corte.

Il fatto che avesse un certo fiuto per la moda vuol dire che lavorava direttamente con gli stilisti, giusto?
Aveva una relazione molto affascinante con una donna chiamata Marie-Jeanne Rose Bertin, che era una delle fornitrici ufficiali della regina. Era una sorta di Coco Chanel antesignana, la prima vera stilista delle celebrità. Questa cosa avrà fatto incazzare la gente comune. Diventò un simbolo del cattivo comportamento della regina. Spendeva troppi soldi, aveva relazioni con la gente sbagliata e si concentrava su cose frivole. Il popolo diceva che la regina stava mandando in bancarotta le famiglie aristocratiche incoraggiando le nobildonne a seguire le sue mode, se non addirittura lo stato.

I vestiti che indossava al tempo venivano considerati audaci?
Indossava capi che erano più stravaganti che sensuali. Però c’è un ritratto molto famoso di Antonietta ad opera dell’artista Louise Élisabeth Vigée Le Brun, nel quale la regina indossa una semplice sottoveste. Ciò che lo rende scioccante è il suo essere informale: un abito semplice di lino bianco con una decorazione attorno al busto. La regina di solito è chiusa in armature di corsetti rigidi e indossa degli abiti eleganti estremamente formali. Questo ritratto invece sembra coglierla in camicia da notte. Ci potrebbe essere stata una componente sessuale che la gente percepiva nel ritratto, ma il senso dello shock è più sociale che erotico.

Estratto dal nostro ultimo numero dedicato alla moda.