
Il territorio è ufficialmente riconosciuto come regione ribelle all'interno della Repubblica di Moldavia. La guerra del 1992 è un conflitto congelato, nel senso che non è mai stato stipulato un trattato di pace e tecnicamente la situazione consiste in un cessate il fuoco prolungato all'inverosimile.Come prevedibile, non si tratta di un luogo facilmente raggiungibile; non ci sono voli commerciali e i vicini sono abbastanza ostili. Sono entrato dall'est, attraverso la Romania e la Moldavia. Ogni volta che menzionavo la mia destinazione—Tiraspol, la capitale ribelle—la gente mi prendeva per un pazzo. “È la striscia di Gaza dell'Europa Orientale,” mi ha detto un uomo. Un altro mi ha avvertito che se avessi detto di provenire dall'Europa mi sarei ritrovato con la gola tagliata nel giro di poche ore, e che la polizia mi avrebbe arrestato senza una ragione. Ma nessuno di loro ci era mai stato.In altre parole, non era difficile liquidarla come propaganda di stato ripetuta per filo e per segno dalla popolazione—la guerra, tecnicamente ancora in corso, aveva visto due schieramenti opposti: da un lato Transnistria e Russia, dall'altro Romania e Moldavia. Eppure continuavo a riflettere sulla possibilità che quelle paure fossero in qualche modo fondate.Ventiquattrore dopo essere arrivato in Transnistria sono stato fermato dalla polizia e schiaffato in una macchina parcheggiata frettolosamente sul marciapiede.
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