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Attualità

Cos'è successo sull'internet italiano nel 2014

Per quanto oramai non sia più niente di sorprendente, nel 2014 la contaminazione tra internet e il mondo reale si è fatta ancora più forte. Ecco alcune delle cose che sono successe sull'internet italiano nel 2014.
Via Facebook/MaquantocazzoèbelloMagalli.

Internet è l'ultima grande innovazione della storia umana. Nato nel 1989 per permettere agli scienziati dell'istituto di fisica nucleare del Cern di scambiarsi dati più velocemente, oggi viene utilizzato prevalentemente per scopi meno nobili, come la divulgazione di video di animaletti carini e di foto di cibo.

Anche se molto spesso viene pensato come un mondo a sé, in cui nascono e muoiono mode, tendenze e personaggi, in realtà internet è ormai talmente radicato nella vita di ognuno di noi da non poter essere più considerato qualcosa di esterno. Insomma, quel che succede su internet non rimane su internet.

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Per quanto ormai non sia più niente di sorprendente, nel 2014 la contaminazione tra internet e il mondo reale si è intensificata—regalandoci, nel mentre, un discreto numero di perle. Abbiamo quindi deciso di stilare un breve riassunto delle cose più importanti e interessanti successe quest'anno su internet.

I CREATIVI ITALIANI SI SENTONO SFRUTTATI

Lo scorso gennaio, un gruppo di videomaker freelance ha pubblicato su YouTube una serie di brevi video facenti parte di una "campagna per la sensibilizzazione e il rispetto dei lavori creativi." La campagna voleva evidenziare il problema del lavoro gratis, degli stage non pagati e della "visibilità" utilizzata come merce di scambio in sostituzione del denaro.

Evidentemente, si trattava di un tasto dolente: nel giro di poche ore i video sono diventati virali e tutti i "creativi" d'Italia—un'etichetta abbastanza vaga da permettere a chiunque di identificarcisi—hanno protestato contro la loro condizione, al grido di "Creativo sì, #CoglioneNO".

Nei giorni seguenti ne hanno scritto tutti, io compreso: per qualche motivo il mio articolo—in cui cercavo di spiegare che sì, certo, a livello ideale il lavoro dovrebbe essere sempre pagato, ma nella realtà ciò non sempre è possibile e talvolta può persino valere la pena di lavorare gratis—è stato letto da un sacco di persone.

A distanza di un anno non so se la situazione di chi svolge lavori creativi sia cambiata. La mia lo è: adesso ho un lavoro creativo retribuito.

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L'INTERNET ITALIANO HA DEI NUOVI IDOLI

Nel 2014, gli idoli dell'internet italiano sono stati personaggi che con internet hanno poco o nulla a che vedere. Personaggi come Giancarlo Magalli, Umberto Smaila, Jerry Calà, Marco Columbro, e Toto Cutugno sono diventati dei meme e, tramite le pagine a loro dedicate che sono spuntate come funghi, hanno invaso le nostre bacheche e quelle dei nostri amici.

Il motivo di tutto questo è da ricercare nella disillusione dell'internet italiano nei confronti di quelli che prima erano i suoi idoli: personaggi come Diprè, un tempo visti più o meno di buon occhio, nell'ultimo anno sono andati incontro a una parabola discendente che li ha trasformati nei bersagli perfetti per le critiche degli utenti.

Per rimpiazzarli, l'internet italiano ha scelto dei personaggi insospettabili provenienti dall'immaginario televisivo degli anni Novanta. La ragione di ciò sta sia nel gusto per il trash che ha sempre contraddistinto internet, sia nell'atmosfera di revival di quel periodo che si respira da un po' di tempo a questa parte, sia nel fatto che, come spiegato dallo stesso Magalli, le generazioni più giovani sono più sensibili a certe sfumature del loro lavoro.

Un'eccezione in questo senso è Gianni Morandi, uno che le attenzioni del pubblico se le è conquistate con il sudore della fronte e la pubblicazione di autoscatti a cadenza giornaliera—cosa che, si è scoperto poi, era parte di una grande campagna pubblicitaria del suo nuovo disco.

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LA GENTE SU INTERNET CREDE PROPRIO A QUALSIASI COSA

Il fenomeno del trolling su internet è vecchio quanto la rete stessa, tant'è che questo 22 dicembre BonsaiKitten—un sito satirico dove si spiega come far crescere dei gatti in bottiglia, uno dei primi esempi di troll—ha compiuto 14 anni.

Nonostante questo, però, almeno in Italia la dimensione social di internet è qualcosa di relativamente nuovo, che ha raggiunto il suo picco solo negli ultimi due anni. A questo proposito, il 2014 è stato l'anno in cui gli italiani hanno scoperto

le gioie e i dolori del trolling. Pagine come No alla mariuana, No ai tatuaggi, Meglio zingara che italiana e Picchiamo gli animali hanno riscosso un successo tanto enorme quanto inaspettato: se il loro intento era chiaramente ironico, i commenti scandalizzati che ne sono seguiti sono stati tristemente veri. Immagine via

È possibile che, col tempo, tutte queste pagine contribuiranno a insegnare come si sta su internet anche a chi oggi è convinto che facciano sul serio, diffondendo una maggiore consapevolezza del mezzo anche tra gli utenti occasionali—cosa che non fa mai male.

ESISTONO ANCORA LE CATENE DI SANT'ANTONIO

Le catene di Sant'Antonio sono un caso emblematico di come un elemento particolare di internet riesca a resistere al tempo, a reinventarsi e a continuare ad esistere anche quando cambia l'ambiente in cui viene diffuso. Se dieci anni fa ci arrivavano per email o tramite MSN Messenger, nel 2014 sono definitivamente sbarcate su Facebook, evolvendosi di conseguenza.

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A marzo di quest'anno infatti, la comunità italiana di Facebook—con un leggero ritardo rispetto a quella mondiale—scopriva la NekNomination. Per qualche settimana ci siamo trovati la home invasa da video tutti uguali in cui i nostri amici si bevevano una birra alla goccia, in quella che probabilmente verrà ricordata come una delle catene più stupid di sempre.

La NekNomination è stata poi seguita dalla sua versione "buona", ossia l'IceBucketChallenge. Il bisogno di attenzione di ognuno di noi, alimentato da una copertura mediatica asfissiante, ha fatto sì che questa campagna cambiasse lo stesso significato del termine "virale." Tutti, dal presidente del consiglio al nostro vicino di casa, si sono gettati un secchio d'acqua ghiacciata in testa in nome della ricerca. E anche se molte persone l'hanno travisata, l'IceBucketChallenge ha avuto il merito di portare a un cospicuo aumento delle donazioni per la ricerca contro la SLA, raggiungendo nei fatti quello che era il suo obiettivo.

IN ITALIA GLI YOUTUBER VANNO ALLA GRANDE

L'esempio più palese della crescente contaminazione tra mondo di internet e mondo reale è il percorso intrapreso da svariati youtuber, che sono riusciti a trasferire il loro successo anche al di fuori di internet.

Uno youtuber all'Itatube di Milano

È il caso di Francesco Sole, uno dei più noti youtuber italiani, la cui storia sembra una favola moderna: un ragazzo acqua e sapone che sfrutta i mezzi che ha a disposizione—YouTube e Facebook—per realizzare il sogno di fare l'attore e lo scrittore. Nato come fenomeno di internet, oggi Francesco Sole conduce un programma in prima serata sulle reti Mediaset e ha appena scritto un libro, edito da Mondadori.

Anche se per molti non è altro che un prodotto confezionato ad arte da un'agenzia pubblicitaria, il suo successo è un sintomo del definitivo sdoganamento di internet e delle sue personalità all'interno del mondo dell'intrattenimento, nonché dell'equiparazione delle celebrità di internet alle celebrità del mondo reale. Gli youtuber—e, con loro, anche le star di Facebook e Instagram—sono i nuovi vip, sia per il seguito di cui godono sia per i guadagni che possono generare per chi riesce a gestirne e monetizzarne l'immagine. Scritto in collaborazione con Emiliano Negri. Segui Mattia ed Emiliano su Twitter: @mttslv e @NegriEmiliano