FYI.

This story is over 5 years old.

Stuff

Questo test per i Millennial italiani è così ridicolo da sembrare finto

Generation What è un progetto che dovrebbe "disegnare il ritratto della generazione 16-34 anni" permettendoci di partecipare al "più grande selfie d'Italia." Sembra meraviglioso, no?

Tutti i grab da Repubblica.it.

Vedete la domanda a risposta multipla su modello Likert qua sopra? Pensate che sia il residuato bellico di un test per valutare la disinibizione sessuale in un villaggio di puritani del 1700? E invece no: fa parte integrante—significativamente integrante—di un sondaggio che dovrebbe analizzare, catalogare, e descrivere i Millennial. "Generation What", questo il suo nome, è un progetto crossmediale che tramite 149 domande dovrebbe "disegnare il ritratto della generazione 16-34 anni" permettendoci di partecipare al "più grande selfie d'Italia."

Pubblicità

Il programma interattivo è prodotto da France Télévision, Upian e Yami 2, in collaborazione con l'EBU e 14 emittenti europee, tra cui la Rai in Italia. Ad accompagnare il questionario, comparso online nelle ultime ore, c'è anche un ritratto della gioventù italiana composto dalle loro testimonianze video (che vi consigliamo di guardare una dopo l'altra) e da una statistica sui risultati ottenuti in tutti i paesi partecipanti.

In Italia al momento sono più di 6mila ad aver risposto alle domande, quindi abbiamo deciso di fare e analizzare il test per capire di cosa si trattasse, e quanto fosse in grado di descrivere chi siete, cosa fate, e dove andrete.

Pur essendo un test pensato per descrivere i Millennial, il range d'età selezionabile è molto più ampio—come specifica la prima schermata, infatti, "non importa quanti anni hai, soprattutto se ne hai meno di 34." Per gran parte del test, inoltre, il tono delle domande ricorda più che altro un esame cognitivo per valutare i danni di un problema neurodegenerativo—"Si può essere felici senza smartphone?"—risultando così molto più descrittivo dell'immaginario che le persone deputate a compilarlo hanno dei giovani che non a incasellare gli esseri umani fra i 16 e i 34 anni. Le domande basate sul costrutto "si può essere felici senza…" riguardano anche sesso, informazioni, e Cinema o serie TV.

La maggior parte degli intervistati ha risposto

"sì", se la cosa vi stesse preoccupando.

A queste si aggiungono quesiti più "banali", e che ricordano molto i report sulla fiducia nel sistema e nell'ordine prestabilito delle cose. Roba tipo "La precedente generazione è responsabile dei problemi che i giovani di oggi devono affrontare?", o "Ti senti Europeo?".

Pubblicità

Un'altra tipologia di domande rientra nell'ottica del quesito con cui abbiamo aperto il post, con richieste che sembrano uscite da una rivista per prepuberi vittoriani con propensione al sacerdozio.

Come in questo caso, in cui l'andamento del futuro di un giovane sembra essere esclusivamente valutato in base all'uso che intenderà fare dei propri lombi (la risposta "in una relazione", per esempio, specifica, "finché dura, poi cercherò di avere l'affido congiunto degli eventuali figli").

O come nel caso del divorzio, in cui alla risposta "a volte è necessario" viene sottinteso che chi divorzia lo faccia soltanto a scopo di autorealizzazione.

Altre domande riguardano la disponibilità dell'intervistato a immolarsi per la patria e il nazionalismo andando a morire sul Carso indossando delle scarpe di cartone e bevendo Grappa prima di un assalto alla baionetta.

Oltre a queste domande—che molti non faticherebbero a definire scontate, pretestuose, o terribilmente antidiluviane—il test è però ricco di quesiti folgoranti, che non solo non si capisce come possano riuscire a inquadrare un segmento generazionale relativamente giovane, ma nemmeno possano rappresentare qualsiasi essere senziente. Una delle possibili risposte al quesito "Ti senti di appartenere ad una società che è principalmente definita da" è "Mi sento di appartenere alla razza umana." Ora, a parte un droide con problemi affettivi, chi potrebbe rispondere ad una domanda sull'identificazione scegliendo questa opzione? La risposta è: la maggior parte delle persone che hanno risposto al test nel momento in cui l'abbiamo fatto.

Pubblicità

Nelle domande esilaranti rientrano invece quelle in cui ti viene chiesto di valutare se sei d'accordo con la massima di vita "Fotti o vieni fottuto", quanto trovi fastidiosi i pantaloni a vita bassa che lasciano intravedere le mutande, o quella in cui devi esprimerti sull'opportunità di fischiare per strada alle ragazze. Una domanda che ci ha fatto venire in mente Spadino, il nipote tabbozzo di Fonzie in Happy Days, e sperare che la nostra generazione sia descritta in futuro come "la generazione Spadino".

Il test però ci ha anticipati, lasciando uno spazio delimitato in cui è possibile fornire direttamente la definizione che l'utente ritiene più idonea a descrivere la propria generazione.

E qui, molti risultati sono forse più deprimenti del test stesso: si va da "perduta" a "confusa". Fortunatamente però il corpus organico più persistente dei Millennial ha interpretato al meglio la serietà e la decisività di questo test, come potete vedere dalla parola più digitata nel grab qua sopra.

Segui Leon e Niccolò su Twitter.

Segui la nuova pagina Facebook di VICE Italia: