FYI.

This story is over 5 years old.

10 domande a...

10 domande che hai sempre voluto fare a un modello

"Effettivamente a volte vengo davvero trattato come un manichino. Ovviamente facendo il modello quello diventi, un manichino."

Fino a qualche giorno fa, tutto quello che sapevo sui modelli è che vivono in grandi appartamenti che condividono con altri modelli, passano le giornate a discutere di regimi alimentari o a lanciarsi frecciatine passivo aggressive e in periodo di casting architettano piani per eliminare la concorrenza—come la storia del peperoncino sul cuscino di cui ci hanno raccontato tempo fa.

Per verificare tutte queste accuratissime supposizioni ho deciso di contattare lo svizzero Rafael Beutl, che ha 31 anni e da sei lavora come modello. Rafael mi ha dato appuntamento in un hotel di lusso di Zurigo, nella shisha lounge piena di tappeti persiani e vasellame di pregio. Prima di iniziare l'intervista mi ha anche ordinato un tè verde.

Pubblicità

VICE: Allora, fai anche altro oltre al modello?
Rafael Beutl: Sono un artigiano, un istruttore di fitness abilitato e ho lavorato nel settore vendite. Mi sto anche facendo un po' di esperienza come moderatore di conferenze. Quindi sì, penso di poter dire che faccio anche altro. In più mi piacerebbe avvicinarmi al personal coaching. Sono un tipo empatico con ottime capacità relazionali.

Hai mai sfruttato il tuo aspetto per ottenere qualcosa?
Non consapevolmente. Ma dicono che i belli hanno vita più facile, e in un certo senso è possibile che in certe cose abbia avuto meno difficoltà di altri. Ma l'aspetto non è tutto—conta anche il modo in cui ti comporti e come ti relazioni con gli altri. Insomma, non è che la mia vita è sempre stata una passeggiata.

Pensi di essere bello?
Non penso di essere un adone, ma ho imparato ad accettarmi per ciò che sono. C'è sempre qualcosa da migliorare, ma non la vedo come una cosa negativa. Dobbiamo lavorare su noi stessi, proprio come facciamo con le relazioni sentimentali.

Uno degli altri preconcetti sui modelli è che non abbiano tutto questo cervello. Che ne dici? 
Alla gente piace dire cose del genere sui modelli, sì. Ed effettivamente a volte vengo davvero trattato come un manichino. Ovviamente facendo il modello quello diventi, un manichino. Sei un mero strumento: devi stare lì, in piedi, concentrarti e cercare di muoverti per presentare al meglio i vestiti che indossi. Gli shooting di moda coinvolgono un sacco di persone, e ognuna di queste ha un'opinione su come si dovrebbero scattare le foto—responsabili marketing, stylist, fotografi. Se ci si mette anche il modello, è finita.

Pubblicità

In situazioni del genere devi riuscire a ignorare quelle discussioni e accettare di essere un manichino. Non è sempre facile, perché siamo tutti perennemente in cerca di approvazione. Nel mio lavoro ricevere complimenti non è proprio la norma—anzi, l'unico complimento che mi becco di solito alla fine di una giornata lavorativa è quello di chi dice che lavorare con me è facile. Insomma, l'importante è trovare l'equilibrio con se stessi… Qual era più la domanda?

Se sei intelligente.
Oh, giusto. Penso che se i modelli hanno quest'aria un po' stupida è per colpa del lavoro che fanno.

Quand'è l'ultima volta che hai fatto uso di cocaina?
Io? Ci sono modelli che fanno uso di droghe, ma sono felice di poter dire che non sono mai stato uno di quelli. Ho iniziato a lavorare come modello solo a 25 anni, quando non ero più così vulnerabile a quel tipo di tentazioni. Ma la maggior parte dei modelli, soprattutto quando si tratta di donne, inizia verso i 16. Sono giovanissimi e non hanno mai avuto a disposizione dei soldi. Poi all'improvviso alle feste gli viene offerto di tutto—alcol, pasticche, coca.

Io non lo faccio, ma ho i miei peccatucci. Sono sempre stato un po' ossessionato dalla salute, l'attività fisica e il fitness, e ci ho dato dentro un bel po', a volte anche troppo. C'è stato un periodo in cui ho mangiato solo cetrioli.

A letto hai paura di spettinarti il ciuffo?
Come sono a letto te lo può dire solo chi ci è stato con me, non io. Posso dirti però che mi piace fare un po' il regista, ho un sacco di fantasie che mi diverto a trasformare in realtà. Questo mi permette di avere una vita sessuale interessante, e penso che le persone con cui sono stato sarebbero d'accordo con me.

Pubblicità

Ti definisci un narcisista?
Lo siamo un po' tutti, nel senso che siamo tutti perennemente in cerca di approvazione. Non possiamo sopravvivere senza. Quindi sì, mi ritengo un po' narcisista. Devi amare te stesso, ed essere te stesso.

E come ti poni nei confronti della "superficialità" che rappresenti?
I media vanno avanti a forza di superficialità, è il mondo che va così. È triste, ma è proprio per questo motivo che cerco di mostrarmi sempre il più autentico possibile.

Però non hai problemi a riconoscerti come parte di una cultura che, proprio per questo suo insistere sull'aspetto, finisce per spingere qualcuno a farsi troppi problemi sul proprio.
Certamente. Ma a essere sincero, penso che il modo in cui la gente si mostra sui social sia anche peggio. YouTube, Instagram, Facebook, Twitter e i vari blog hanno portato l'apparire a nuovi livelli. C'è sempre stata questa ossessione per il ritratto, se vogliamo chiamarla così—i re si facevano fare quadri che li ritraevano in battaglia o a cavallo. Ognuno può mostrarsi con tutti i mezzi che vuole.

Anch'io sono passato attraverso questa fase, ma sono riuscito a distanziarmi e disintossicarmi un po'. Evito di postare solo foto che mi ritraggono, pubblico anche foto di paesaggi o altre cose che mi piacciono.

Staresti mai con qualcuno che non è bello?
Ovvio! Anzi, sono già stato con persone che non verrebbero considerate belle nel senso convenzionale del termine. Non mi interessa, è la personalità che conta. Se c'è quella, sono a posto.