Cosa mangiare ai festival, secondo una nutrizionista
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Cibo

Cosa mangiare ai festival, secondo una nutrizionista

Bere tanta acqua, evitare i fritti e altri consigli per non passare ore in coda fuori da un bagno chimico.
Giorgia Cannarella
Bologna, IT

Qualche anno fa ho partecipato allo Sziget. La combinazione di ignoranza gastronomica, povertà studentesca e ventenne pigrizia ha fatto sì che mi nutrissi principalmente di trdelník, patatine fritte e birra per tutti i cinque giorni passati sull’isola di Hajógyári. Alla fine ho sperimentato più o meno tutti i sintomi della malnutrizione in età adulta, tranne il gozzo e la perdita di colore nei capelli (ma solo perché me li ero tinta prima di partire).

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Ora ho l’età in cui non sarei più disposta a vivere una settimana a piedi nudi, dividendo la tenda con olandesi ubriachi e ballando la techno fino a mattina, ma ho pensato di chiedere alla dietista Sara Olivieri alcuni consigli per quel manipolo di coraggiosi che quest’estate batterà tutti i festival del continente. È possibile alimentarsi correttamente durante un festival o bisogna rassegnarsi a passare metà del tempo nei bagni chimici, perdere (o acquistare) svariati chili e assumere un colorito giallognolo?

Prima di tutto Sara ci ha fornito qualche indicazione di generale buonsenso. “Cercate di rispettare i tre pasti al giorno. E fateli a orari decenti: la colazione appena vi svegliate, se vi svegliate a un orario definibile ancora come mattina, il pranzo non troppo tardi, la cena idem, non a mezzanotte per intenderci”.

E poi: la verdura. Gli ortaggi ai festival compaiono perlopiù sotto forma di lattughina spenta nel panino (le foto su Instagram del Coachella mi hanno dato l’idea che ora sia molto più semplice reperire insalate, centrifughe ed estratti, ma non so quanto l’offerta gastronomica di Coachella sia indicativa di quella del resto dei festival) ma sarebbe meglio cercare di integrarla a ogni pasto.

COSE CHE CREDI SIANO SBAGLIATE E IN REALTÀ NON LO SONO

“Ai festival si cammina tanto, ci si muove, si balla. Quindi possiamo dirlo: si possono mangiare più carboidrati del solito”. L’ideale sarebbe integrali, specifica Sara, ma cercando di essere realisti: “Non mi aspetto che vi propongano un sandwich integrale con la fesa di tacchino. L’hamburger va bene, i wurstel pure, se sono non dico artigianali ma fatti con un minimo di criterio. E poi il pesce. Non il fish and chips, il pesce ‘vero’.” Pollice alzato anche per il kebab: l’ideale sarebbe di pollo, ma appunto, stiamo cercando di essere realisti. Il gelato—se il festival non si svolge in Islanda o non ha la media di piovosità di Glastonsbury—è perfetto, ma come pasto, non come merenda.

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"E la pizza?" chiedo speranzosa. La pizza è bene! “Tutti i nutrizionisti ci dicono che la pizza ‘va bene’, che è un pasto completo. Vero, ma una margherita in media ha da 800 a 1000 calorie, e parliamo di quelle preparate con un minimo di attenzione a impasto e ingredienti: se la mangiate spesso è meglio dividerla tra due persone”.

Un’altra indicazione di carattere generale: mangiate con calma, masticando lentamente e cercando di avvertire quando siete sazi. Questo vi eviterà di mangiare troppo o di incasinare ancora di più il vostro apparato digerente.

COSE CHE VORRAI SICURAMENTE MANGIARE E CHE TI FARANNO STARE MALE

I fritti, ragazzi. I fritti. Patatine fritte. Wurstel fritti. Pesce fritto. Lasciateli stare. Guardateli, annusateli, rubate quattro-cinque patatine dall’amico che ne ha ordinato un cartoccio intero (lui non ha letto i nostri consigli) e poi allontanatevi pensando a quante ore ci metterete a digerirlo. Idem per i dolci: possono dare la botta di zucchero, ma a forza di crepes al cioccolato non arriverete tanto lontano—qualche metro più in là, sdraiati sul prato e propensi a restarci.

Ai festival c’è street food da tutto il mondo e questo significa dosi di salse e condimenti a cui non siamo abituati. “Pensiamo di mangiare cose sane, e invece…” spiega Sara, e io completo mentalmente con un “e invece la mattina dopo ci ritroviamo a sudare freddo, in coda ai bagni, sperando che la fila si muova in fretta, che i crampi passino e che nessuno faccia caso a nessun rumore proveniente dal nostro cubicolo.” L’unica cosa che può salvarci, ci dice, è il buonsenso—lo stesso che ci ha abbandonato al momento di comprare i biglietti del festival. “Evitate di assumere schifezze, salse e condimenti di tipo diverso tutti insieme. Se a pranzo mangi un kebab, magari non assaggiare il panino thai del tuo amico. E la sera non aggiungerci il carico da novanta di una pizza."

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Insomma, buon senso. Evitare gli eccessi, alternare, mantenere un equilibrio. È davvero così semplice? E se invece soffrissimo dell’ahimè problema opposto della stitichezza e passassimo tutto il festival costipati, guardando da lontano i bagni con un misto di bramosia e sofferenza? “Provate ad assumere più fibre. Le trovate nella frutta come mela e pera, meno acquose, oppure nei cereali integrali. Comunque è inevitabile non essere più regolarissimi quando si viaggia.”

GLI SNACK DA CASA

La frutta già pronta è un ottimo compromesso, magari accompagnata da yogurt greco per le proteine. Ok a biscotti o barrette, ma per l’amor del cielo controllate la lista degli ingredienti ed evitate quelli con troppe schifezze. “Controllate le porzioni anche di quello che portate da casa. E cercate di variare: no a pacchetti di cracker tutti i giorni.”

Per tornare al discorso degli stand-sani-e-instagrammabili-da-Coachella: non pensiate che un centrifugato sia in alcun modo il sostituto di un pasto. Contiene vitamine, sì, ma anche dosi molto alte di zucchero, quindi bere centrifugati a pranzo e a cena non avrà nessun effetto benefico se non quello di farvi fare molta pipì.

I LIQUIDI

Lo so, lo so. Mentre apro questo capitolo mi augurerei di chiuderlo subito. L’unico consiglio che Sara si sente di darci a tal proposito è "Evitate i superalcolici. È facile perdere il conto delle calorie: paragonando le dosi, ne hanno molte di più di birra e vino. Se ne facciamo un discorso nutrizionale, la birra almeno è quella che ha meno alcol di tutti e quella che contiene più acqua. Vi manterrà idratati."

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Questo discorso del rimanere idratati non è solo un claim da pubblicità di acqua minerale che corrisponde a vaghe premesse del tipo "pelle più bella" o "effetto depurativo". Mantenervi idratati sarà la vostra salvezza nell’eventualità—piuttosto plausibile—di un hangover mattutino. Come rimedio post-sbronza c’è chi parla di uova, chi di panini iper-conditi, ma prove scientifiche sul fatto che un alimento sia più miracoloso di un altro nel lenire quel desiderio di una morte veloce e indolore non ce sono.

Piuttosto, è importante bere acqua. Tanta, tantissima acqua: “Bevete acqua mentre bevete alcol, bevete acqua dopo aver bevuto alcol, prima di andare a letto e al risveglio. Uno dei sintomi più comuni dell’hangover è l’emicrania. Io ai miei clienti che hanno l’emicrania consiglio di bere tre bicchieri d’acqua. Male che vada, se non funziona, almeno avranno fatto molta pipì."

Un ultimo consiglio? “Spero che il festival duri poco."

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