Quando KFC aveva una band cristiana di bambini che suonavano mandolini

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Quando KFC aveva una band cristiana di bambini che suonavano mandolini

Nel 1966, il fondatore di KFC stampò 30.000 copie di un album che fallì su tutti i fronti, ma in Kentucky è ancora leggenda.

Uno dei più grandi segreti della storia del fast food americano è il contenuto delle "undici erbe e spezie" alla base del pollo fritto di KFC, la cui ricetta venne creata dal suo fondatore: Harland Sanders, detto "Il Colonnello". È dal 1940 che i suoi concorrenti cercano di rubarla o almeno imitarla. L'anno scorso il nipote di Sanders, Joe Ledington, è addirittura entrato in silenzio stampa dopo un possibile leak della ricetta. Ma il più grande—e strano—segreto di KFC è in realtà un altro, ed è nascosto in decine e decine di scatoloni in un capannone nel sud-est del Kentucky.

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Nel 1966, il Colonnello Sanders decise di finanziare la stampa di 30,000 copie del disco di una band piuttosto particolare: faceva musica cristiana ed era formata da bambini che suonavano il mandolino. Il gruppo ripagò il favore chiamandosi "The Colonel Sanders Mandolin Band" e adottando l'uniforme del colonnello—la sua famosa combo vestito bianco + cravattino nero—per esibirsi dal vivo. "Il colonnello era piuttosto famoso da queste parti, quindi a tutti piaceva l'idea di poter dire di conoscerlo, o di averci qualcosa a che fare", ricorda Frances Hall—vedova di Gene Hall, leader e fondatore di quella band. Il gruppo era composto da ragazzini di quinta elementare e prima media che frequentavano la Finchville Elementary School di Shelbyville, in Kentucky. Fu in quella cittadina, a una cinquantina di chilometri da Louisville, che Gene si rese conto di quanto avrebbe potuto beneficiare da una collaborazione con il Colonnello. Sanders si era trasferito lì dopo aver aperto il primo KFC e, nel giro di qualche anno, la sua catena di negozi di pollo fritto sarebbe diventata un fenomeno internazionale.

L'unico album della Colonel Sanders Mandolin Band è autointitolato e dura poco meno di 25 minuti. Lo potete ancora comprare, se volete, ma dovete andare di persona nel primo punto vendita mai aperto di KFC a Corbin, in Kentucky. Da quando venne stampato e distribuito, verso la metà degli anni Sessanta, i dati di vendita del disco sono stati terrificanti. Il motivo è semplice: l'album è una devastante collezione di cliché sul sud degli Stati Uniti. Per mettere le cose in chiaro, stiamo parlando di una band di bambini credenti che suona grandi classici della tradizione cristiana, da "Amazing Grace" ad "America, The Beautiful", con un cantante aggiunto che ogni tanto si mette a lodare Gesù Cristo. Il tutto, pagato dal pollo fritto migliore della nazione—un particolare che, almeno all'epoca della pubblicazione, attirò diverse attenzioni.

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Prima di darsi al pollo fritto, il Colonnello Sanders provò a sfondare in molti altri campi. Aveva praticato come avvocato per diversi anni, ma la sua carriera si era interrotta bruscamente dopo un litigio con un cliente nel bel mezzo di un processo. Sanders, prototipo delll'uomo d'affari perpetuo, passò la maggior parte della sua vita adulta a lavorare come agente commerciale, e vendette un po' di tutto: dalle polizze assicurative agli pneumatici. Aveva ormai più di sessant'anni quando vinse il jackpot inventandosi la ricetta del pollo di KFC, e creando incidentalmente un'aura leggendaria attorno alla sua esperienza di vita. La Colonel Sanders Mandolin Band potrebbe essere facilmente considerata un altro tentativo fallito da parte di Sanders di ampliare i suoi affari, dato che le sue aspettative vennero brutalmente disattese: stiamo parlando di una tiratura da 30,000 copie, e di migliaia e migliaia di dischi mai venduti né aperti. A livello locale, però, le cose andarono diversamente. Frances Hall e Michael Swigert—che suonò nella band quando era in prima media—parlano di quella band come di un pezzo rispettato dell'arazzo sudista che compone l'immaginario della comunità di Shelbyville. Swigert la mette giù in modo semplice: "Suonavamo canzoni da chiesa per gente da chiesa". È l'ultimo ragazzino a destra sulla copertina, e aveva 11 anni quando quella foto venne scattata. Il colonnello regalò a ogni ragazzino della band cento copie del disco e una Bibbia con una lettera da parte sua tra le pagine. Dopo aver finito la scuola e lasciato il gruppo, Swigert non ci pensò più molto. Il suo mandolino non ha fatto altro che prendere polvere, negli ultimi cinquant'anni. Fu il colonnello a comprare i mandolini che i bambini suonavano sull'album, e fu Gene Hall a ricevere il compito di insegnargli a mettere due note assieme. Solo che Hall, spiega sua moglie, all'epoca non aveva idea di come insegnare teoria musicale. Quindi si inventò un metodo alternativo: creò un sistema più pratico, in cui ogni dito e ogni corda dello strumento erano rappresentati da un numero. Hall non faceva altro che gridare i numeri che i bambini dovevano suonare. È un approccio innocente che traspare dal risultato finale, preservato per sempre su vinile. La musica sembra arrancare, di canzone in canzone, come se quei semplici accordi stessero venendo suonati con uno sforzo enorme. È uno stile che dà alla musica un'atmosfera snervante, quasi spettrale, un po' come quelle melodie azionate dalla manovella dei pupazzi a molla. In certi momenti, però, i mandolini dell'album si scontrano assieme creando onde di tremolo che non hanno niente da invidiare a quelle dei più navigati gruppi folk tradizionali.

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Forse è per quei momenti che il Colonnello si convinse che quell'album potesse avere molto più successo di quello che ebbe realmente. Il pubblico sembrava reagire bene all'ascolto quando il disco veniva fatto suonare in chiesa, contando inoltre che molti pezzi contenevano anche delle tracce di organo non così lontane da quelle che potevano essere suonate alla messa della domenica. Sanders decise quindi di mettere in vendita la maggior parte delle copie nei KFC canadesi—un'informazione che appare anche nella descrizione dell'album stampata sul retro della copertina. Ma i clienti canadesi non avevano poi così tanta voglia di comprare dischi insieme al loro pollo fritto. KFC, oggi, non sa esattamente quanti dischi Sanders riuscì a vendere, e sa solo dell'esistenza di "diverse centinaia" di copie, che vennero comprate da un ex manager del ristorante di Corbin. Ma gli impiegati di quello stesso locale raccontano dell'esistenza di un capannone dove sarebbero ancora conservate la maggior parte delle 30,000 copie originali. Ho parlato della cosa con Ashley Overbey, assistant manager del ristorante e lei, dopo aver chiesto conferma a un altro impiegato ("Abbiamo il muro pieno di scatoloni!"), ha confermato l'esistenza di circa 20,000 copie ancora intonse nel loro magazzino.

Al ristorante di Corbin si possono ancora acquistare copie del disco. Il prezzo è cinque dollari. Se ne volete una, un impiegato deve andare nella soffitta del locale sopra la cucina e trovare una delle scatole polverose con dentro i dischi, per la maggior parte mal conservati e ormai troppo piegati per essere ascoltati. "Ad essere onesti, li teniamo tutti in degli scatoloni impilati contro il muro in magazzino", dice Overbey, specificando che i dischi vengono trattati come qualsiasi altro souvenir in vendita nel ristorante, come spille o magliette. Ma c'è anche chi compra ancora il disco: si vende circa una copia a settimana, nonostante le copie siano perlopiù inascoltabili. Overbey ne ha una a casa, "tanto per averla", ma non l'ha mai ascoltata. "Non l'ho nemmeno aperta", dice. "Penso solo sia bello averla. Mi piace collezionare cose strane, sai, oggetti storici." Lo stesso vale per Rob Ring, un producer video canadese che ha comprato una copia del disco lo scorso agosto al ristorante di Corbin. Ring non era sicuro di quanto copie del disco esistessero quando ne ha comprata una, e il fatto che il disco fosse ingiallito e puzzasse di vecchio lo ha convinto a non aprirlo. "Che sia raro o meno, sicuramente non è un oggetto che ti capita di vedere molto spesso", dice, con la stessa indecisione che attanaglia la maggior parte dei compratori del disco: "Quello che ho tra le mani vale qualcosa?"

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L'album non è raro nel senso stretto della parola, contando che ce ne sono a decine di migliaia in un magazzino in Kentucky. Ma, come dice Ring, è raro a meno che non ci si trovi a Corbin. Le copie in vendita su eBay vanno dai 70 dollari ai 252, un ricarico sul prezzo quasi del 5000 per cento. Nonostante questo, ogni tanto Hall si sente dire da qualcuno che ha trovato l'album, una delle più grandi gioie della vita di suo marito, sul fondo di scatoloni di mercatini dell'usato, o nascosti in cantine e soffitte in giro per la nazione. "Non ci abbiamo guadagnato niente", dice Hall, ridendo solo al pensiero. "Chi ne ha qualche copia le sta praticamente regalando. Non hanno molto valore". Ma per stampare 30,000 copie serve comunque qualche soldo. Stephen M.H. Braitman, un esperto di album in vinile che lavora per musicappraisals.com—un sito specializzato nel valutare dischi—stima che il Colonnello Sanders abbia dovuto spendere circa 70,000 dollari per stamparle. La stima comprende i costi di stampa su vinile da 150 grammi, la produzione delle etichette, delle custodie, l'assemblaggio e l'impacchettamento dei dischi. Non comprende, specifica Braitman, le tasse e i costi di distribuzione. Ma Sanders investì molto di più in quella band. Oltre a comprare i loro strumenti e pagare per le registrazioni, comprò al gruppo un grande furgone per andare in tour. Sul fianco c'era un'enorme scritta, fatta dai bambini stessi: "THE COLONEL'S MANDOLIN BAND INC". Hall dice che Sanders andava personalmente a prendere la band e tutti i loro accompagnatori dopo ogni concerto per una cena da KFC, come l'allenatore di una squadra amatoriale dopo la partita. Hall ricorda che ai concerti del gruppo, Sanders si alzava dal pubblico prima del primo pezzo, "dava una testimonianza in cui parlava di come aveva ricevuto la salvezza divina" e lasciava "una grande donazione" alla chiesa di turno. Il che, dice Hall ridendo, era il motivo principale per cui le varie chiese nelle vicinanze erano così felici di ospitare concerti del gruppo.

Nel 2015, KFC ha celebrato il suo settantacinquesimo anniversario con una pubblicità che strizza l'occhio alla Colonel Sanders Mandolin Band. Gli attori sono vestiti esattamente come il gruppo sulla copertina dell'album. Un rappresentante di KFC mi ha spiegato che l'idea della pubblicità era quella di riportare il brand della compagnia alle sue radici, che "cominciano e finiscono con il Colonnello Harland Sanders". James Wimberley, un musicista di Los Angeles che ha partecipato alle riprese dello spot, conferma la sensatezza dell'idea: il bluegrass, genere in cui il mandolino ha un ruolo di primo piano, è nato proprio in Kentucky. "A un certo punto della pubblicità il Colonnello dice che 'La musica suonata con il mandolino è la musica preferita dagli americani,'", ricorda Wimberley. Ma a parte quello spot—e quel riferimento incomprensibile alla stragrande maggioranza dei clienti di KFC—il ricordo dell'album della Colonel Sanders Mandolin Band resta solo in qualche fotografia e una montagna di dischi mezzi rovinati. La sua eredità a livello locale, però, lo rende un oggetto unico. Gordon Parker, un agente immobiliare di Las Vegas cresciuto a Shelbyville negli anni in cui la band suonava ancora in giro per la città, possiede uno dei mandolini che Sanders comprò per i bambini del gruppo, e lo definisce "uno degli oggetti di maggior valore che possiede". Parker andò a diverse esibizioni del gruppo tra i suoi nove e dieci anni. "Era bellissimo" ricorda oggi Parker, 68 anni, con una certa nostalgia nella voce. "Quante band di mandolini hai sentito nella tua vita?" Quella stessa curiosità che, da bambino, lo fece interessare a quel gruppo, riecheggia nella maggior parte dei clienti che ne comprano una copia nel ristorante di Corbin. Che sia una copia del disco o uno degli strumenti usati per registrarlo, chi possiedono un pezzo della storia di quel gruppo lo fa per un senso di rispetto e ammirazione nei confronti di una delle figure culturali più leggendarie del Kentucky. "L'unico motivo per cui ho comprato quel mandolino è perché la ragazza che me l'ha venduto mi ha detto che era della Colonel Sanders Mandolin Band", dice Parker. "Non saprei nemmeno dirti quanto l'ho pagato. Non me ne fregava niente. L'ho comprato perché è un pezzo di storia". Segui Noisey su Instagram e Facebook.

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