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Panama Papers

Indagini e dimissioni: stanno arrivando in tutto il mondo i primi effetti dei Panama Papers

In Islanda, il primo ministro è alle prese con richieste di dimissioni, mentre in vari paesi del mondo stanno cominciando le indagini sui paradisi fiscali e le società offshore di cui si parla nei leak.
I grattacieli di Panama, dove si trova la sede di Mossack Fonseca. Foto di Alejandro Bolivar/EPA

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Stanno cominciando, in tutto il mondo, le indagini sugli accordi fiscali venuti alla luce in seguito all'enorme leak di dati provenienti da uno studio legale di Panama, che ha svelato una vasta rete di società offshore create da e per figure di rilevanza mondiale.

L'ufficio delle tasse australiano (ATO) ha riferito lunedì di aver aperto indagini su più di 800 clienti di Mossack Fonseca, lo studio da cui provengono i 11,5 milioni di documenti, mentre l'HM Revenue and Customs inglese ha richiesto una copia dei dati per "esaminare da vicino" le informazioni, e intervenire su possibili casi di evasione fiscale "in maniera pronta e appropriata."

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Più di 70 capi di governo - in carica e passati - sono inclusi tra quelli citati nei documenti, forniti al giornale tedesco Süddeutsche Zeitung (SZ) più di un anno fa e poi condivisi con l'ICIJ - il consorzio internazionale per i giornalisti investigativi - e più 100 testate mondiali.

"Al momento abbiamo identificato più di 800 contribuenti; più di 120 sono stati collegati a un'altra compagnia di servizi offshore a Hong Kong," ha dichiarato l'ufficio tasse australiano in un comunicato inviato per email a Reuters, in cui ha aggiunto di voler lavorare con il governo federale, la Commissione anticrimine australiana, e il regolatore antiriciclaggio AUSTRAC per continuare i controlli incrociati sui documenti. Non è però stato fatto il nome della compagnia di Hong Kong.

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Le 800 persone indagate includerebbero alcuni contribuenti che erano già stati indagati, più altri che si erano autodenunciati all'ufficio tasse di spontanea volontà — ma anche un gran numero di cittadini che non si erano fatti avanti in precedenza.

Anche l'agenzia per le tasse della Nuova Zelanda dichiarato di star "lavorando da vicino" con i propri partner fiscali per ottenere tutti i dettagli relativi a residenti neozelandesi che potrebbero essere coinvolti in accordi facilitati da Mossack Fonseca.

Il presidente francese Francois Hollande ha spiegato lunedì che il suo governo porterà avanti delle indagini indipendenti. "Queste rivelazioni sono una buona notizia, perché aumenteranno le entrate fiscali da coloro che commettono frode," ha detto ad alcuni giornalisti durante una visita a un'azienda nella periferia di Parigi.

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L'autorità svedese per la supervisione fiscale (FSA) ha detto di aver contattato le autorità a Lussemburgo per richiedere informazioni sulle accuse che vedrebbero il gruppo bancario svedese Nordea coinvolto nell'aiutare alcuni clienti a creare conti offshore nei paradisi fiscali.

In Islanda, il primo ministro Sigmundur Davîo Gunnlaugsson sta affrontando richieste di dimissioni dopo le rivelazioni che lo hanno individuato come co-proprietario - insieme alla moglie - di una società di facciata in cui è depositato parte del suo patrimonio, e che non era stato dichiarato al registro parlamentare islandese degli interessi finanziari dei parlamentari. Alle domande sulla società di un giornalista della televisione svedese SVT, il primo ministro ha risposto abbandonando l'intervista.

I documenti rivelano una rete di accordi e prestiti segreti offshore che apparentemente sarebbero stati usati dalla cerchia vicina al presidente russo Vladimir Putin per il riciclaggio di miliardi di dollari.

I file hanno inoltre rivelato l'esistenza di società offshore collegate al presidente ukraino Petro Poroshenko, il primo ministro pakistano Nawaz Sharif, il presidente siriano Bashar al Assad, membri della famiglia del presidente cinese Xi Jinping e il primo ministro inglese David Cameron.

Poroshenko, in passato, "si era presentato come il riformatore di un paese scosso da scandali di corruzione," ha fatto notare l'ICIJ, mentre Cameron ha ripetutamente rilasciato dichiarazioni pubbliche in passato denunciando i paradisi fiscali, e sostenendo quanto il suo governo abbia sempre mantenuto il pugno duro sul tema.

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Anche il re Salman dell'Arabia Saudita sembra essere apparentemente coinvolto, per aver usato il denaro di una compagnia delle Isole Vergini per pagare i mutui di proprietà di lusso a Londra e uno yacht ormeggiato a Marbella, in Spagna. L'imbarcazione include una sala banchetti e ha abbastanza spazio da poter ospitare 30 persone a dormire.

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I dati leakati punterebbero anche a un collegamento tra i membri del comitato etico della FIFA e un ufficiale della federazione calcistica uruguaiana, che era stato arrestato lo scorso anno durante la grande inchiesta sulla corruzione nel mondo dello sport.

Il comitato etico della FIFA ha detto in un comunicato domenica che Juan Pedro Damiani, un membro della camera di giudizio del comitato, sarebbe indagato riguardo una possibile relazione d'affari con il compagno uruguaiano Eugenio Figueredo, una delle personalità del mondo del calcio arrestate lo scorso anno a Zurigo.

Damiani ha detto a Reuters di aver tagliato le relazioni con Figueredo, una volta che quest'ultimo era stato accusato di corruzione.

I Panama Papers coprono un periodo di quasi 40 anni, dal 1977 fino allo scorso dicembre, e sembrerebbero mostrare come alcune società con sede in paradisi fiscali sarebbero state usate per sospetto riciclaggio, traffico di armi e droga, ed evasione fiscale.

Il capo di Mossack Fonseca ha negato ogni responsabilità, ma ha confermato che il database della compagnia ha subito un attacco hacker "limitato."

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Il direttore dello studio, Ramon Fonseca, ha descritto l'attacco e i leak come "una campagna internazionale contro la privacy."

Fonseca, che fino a marzo era tra i maggiori ufficiali governativi a Panama, ha detto a Reuters domenica che lo studio, che si specializza nella creazione di società offshore, ha formato più di 240.000 compagnie di questo tipo, e ha fatto notare che la "stragrande maggioranza" di queste sono state usate "per scopi legittimi."

In un comunicato pubblicato dal Guardian, lo studio ha riferito che molte delle persone citate dalla stampa non sono e non sono mai state clienti di Mossack Fonseca.

"Per 40 anni Mossack Fonseca ha operato senza colpa nel nostro paese e in altre giurisdizioni in cui siamo operativi," si legge.

Nel presentare la notizia, i media cinesi avrebbero omesso i nomi degli ufficiali capi cinesi che compaiono nei documenti — secondo la BBC. Un giornale dell'opposizione russa ha dedicato sette pagine alle accuse sugli amici di Putin, mentre due media ucraini stanno riportando di quelle contro Poroshenko.

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