FYI.

This story is over 5 years old.

Italia

Chi sono gli italiani che nel 2018 si candidano per lavorare da McDonald's?

Li abbiamo incontrati a Milano, nell'ultima tappa del McItalia Job Tour​.
Luca e Martina, intervistati sotto. Tutte le foto dell'autore.

Lunedì 26 febbraio ha fatto tappa a Milano il McItalia Job Tour, l’evento itinerante che McDonald’s Italia usa per reclutare personale. Si tratta di una sorta di ufficio assunzioni mobile, composto da un gonfiabile verde su cui campeggia la emme della catena di ristoranti e a cui possono accedere solo i candidati che abbiano passato una selezione.

L'iniziativa è partita sei anni fa—anni nel corso dei quali McDonald's ha vinto varie volte la certificazione di Top Employers, visto i suoi dipendenti impegnati in uno sciopero mondiale e ricevuto critiche per l'accordo col MIUR nell'alternanza scuola-lavoro. Ma soprattutto, in cui il paradosso del “prendersi una laurea in lettere per finire a lavorare da McDonald’s” sembra aver resistito al passare del tempo.

Pubblicità

La postazione dell'ultimo McItalia Job Tour a Milano.

Proprio partendo da questo stereotipo, lunedì sono andato a parlare con alcuni dei 200 selezionati per il Job Tour in tappa a Milano, per capire se chi si candida per lavorare da McDonald's lo condivida o non potrebbe essere meno interessato. Alla fine, pare che la seconda opzione abbia avuto la meglio.

lavorare da mcdonald's

Marco, 26 anni

VICE: Ciao Marco, mi hai detto che vieni da Firenze. Cosa hai fatto nella vita fino adesso?
Marco: Ho fatto lo scientifico, poi lavori a contatto col pubblico, come il commesso, il promoter, l’insegnante di ballo… Mi sono trasferito a Milano due anni fa per cercare di produrre qualcosa che in Toscana non sarebbe stato possibile fare. È un progetto musicale mio, mi chiamo Mark De’ Medici.

Come mai sei qui oggi? Per trovare un lavoro stabile, immagino.
Assolutamente. Ero in palestra, ho visto questo annuncio e ho detto “ah aspetta, torno a casa e mi iscrivo.” Semplicemente questo. Mi ha attratto forse per la sicurezza dell’azienda, se mi assumono magari potrebbe essere un contratto vero. Vorrei un posto fisso.

Sai che c’è uno stereotipo su chi lavora da McDonald’s, come dire “ah, poverino…”
Certo, certo. Mah, io non la vivo come una sconfitta, assolutamente no. La vivo in funzione di quello che mi serve, cioè un lavoro.

E pensi sia andato bene il tuo colloquio?
Penso di sì. È stata una bella chiacchierata mattutina.

lavorare da mcdonald's

Luca, 23 anni

VICE: Ciao Luca, dimmi di te.
Luca: Appena terminata la scuola di Aeronautica a Varese, che ho dovuto lasciare all’ultimo anno per problemi familiari, ho subito lavorato. Ho accettato i primi lavori tramite agenzia, e sono entrato nel settore farmaceutico.

Pubblicità

Mica male.
No, assolutamente. Ho lavorato prima in una parafarmacia, e poi ho avuto un’occasione in uno stabilimento chimico-farmaceutico in Svizzera, dove facevamo antidepressivi e antitumorali. Ma dovevo stare vicino a casa, e le ore di lavoro e la strada fino in Svizzera—che poi ti tengono un sacco in dogana, non gli stiamo tanto simpatici—mi tenevano troppo tempo fuori. Ora sono in cerca di un lavoro un po’ più vicino a casa.

E cosa dicono gli altri di questa tua scelta?
Tanti valutano male quello che sto facendo—passare da un lavoro in Svizzera, dove tanti vorrebbero lavorare, a questo. Sento giudizi e pressioni, anche perché la mia vita cambierà molto anche a livello economico, diciamocelo. Adesso siamo abituati alla bella vita, chiamiamola così, ma se si parla coi nostri nonni, ti spiegano cosa vuol dire davvero lavorare. È molto più dignitoso rimboccarsi le maniche che stare a casa a giudicare gli altri.

lavorare da mcdonald's

Farouk, 20 anni

VICE: Ciao Farouk, cosa hai fatto nella vita fino ad adesso?
Farouk: Ho studiato fino alla quinta superiore elettrotecnica, poi ho deciso di abbandonare gli studi. Lavorare ho lavorato poco, veramente poco… ho fatto il magazziniere.

Che tipo di rapporto hai con McDonald’s?
Mi piace il chicken burger.

E cosa pensi del lavoro da Mac?
Quando si parla di uno che lavora da McDonald’s lo si dice anche un po’ con presa per il culo… però sinceramente ogni lavoro, se fatto col cuore, con la voglia di fare, con buoni principi è sempre un lavoro. L’importante è lavorare e non girarsi i pollici. Ho un amico che lavora da quattro anni a McDonald’s. Mi ha detto che è un po’ stressante, però alla fine è un lavoro.

Pubblicità
lavorare da mcdonald's

Antonio, 24 anni

VICE: Ciao Antonio, come mai ti sei presentato a questi colloqui?
Antonio: Guarda, ho fatto tre anni di militare, adesso ho concluso l’anno in Marina, e mi sono trasferito da poco a Milano dalla Sicilia in cerca di un’occupazione temporanea, nell’attesa di altri concorsi nelle forze dell’Ordine.

Quello che sto chiedendo a tutti è come ti vivi lo stereotipo che c’è intorno al lavoro da McDonald’s.
Non dico niente, ogni lavoro per me è umile. Anche fare lo spazzino è un lavoro umile. Quindi non sto provando perché dico “vabbe’ è un lavoro così,” no. Alla fine è sempre un’opportunità, poi chissà, non si sa mai, se mi riesco a trovare bene posso restare qua. Ma ho altre ambizioni a essere sincero.

lavorare da mcdonald's

Martina, 21 anni

VICE: Ciao Martina, mi dicevi che questa sarebbe la tua prima esperienza di lavoro.
Martina: Sì, ho fatto l'artistico, poi ho provato un anno di un’università, a Beni Culturali, ma non faceva per me e in quel momento non potevo permettermelo. Sto cercando esperienze lavorative.

Niente, ti volevo chiedere qualcosa sulla percezione del lavoro da McDonald’s. Sai quando si dice, “uno studia Beni Culturali e poi finisce da McDonald’s”… tu senti il peso di questo stereotipo?
Boh sì, forse, però la vedo più come un’opportunità e un farmi le ossa. Non lo vedo come il lavoro della mia vita, più come una prima esperienza. Poi magari potrei permettermi di andare avanti con lo studio, mettendo da parte qualche soldo.

Pubblicità

Io penso di andare dove cercano lavoro, di propormi per più o meno qualunque cosa. E ho anche amici che hanno lavorato per brevi periodi, in prova, da McDonald’s. Alcuni hanno avuto esperienze negative, altri buone, non tanto per il posto ma per il contratto a breve termine. Però penso che a questa età sia comunque normale, ottenere un posto fisso a tempo indeterminato è difficile.

lavorare da mcdonald's

Jimmy, 24 anni

VICE: Ciao Jimmy, mi dicevi che vieni dall’ambiente musicale. Sei il secondo oggi che mi dice questa cosa.
Jimmy: Sì, sono venuto a Milano dalle Marche per quello. Il mio nome d'arte è James Logan, ho un po’ di progetti musicali con l’etichetta di Don Joe, con la Dogozilla. Sono finito tra i selezionati di un contest di beatmaker, è così che ho preso l’aggancio. Prima avevo già prodotto Claver Gold, la traccia "Quando sei con lui ".

A proposito di musica, nei testi spesso McDonald's è citato come esempio di lavoro brutto.
No dai, ho avuto amici che hanno lavorato da McDonald's come ultimo anello della catena e ora fanno i manager, gestiscono i ristoranti. Io ho fatto sempre lavori come cassiere, magazziniere, scaffalista, mai ristorazione o vero contatto col pubblico.

Quindi non vedi più questo stereotipo?
No, ma non lo vedevo neanche prima. Sì, c’è il famoso detto “se stai male chiedi a un addetto, perché tanto è laureato in psicologia”… ma come lo trovi da McDonald’s penso lo trovi ormai ovunque, un laureato.