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Tecnologia

Ecco un elenco di cose divertenti da fare in un universo simulato

Dal terraformare Marte battendo sul tempo Elon Musk, al far collassare sistemi solari interi dentro buchi neri, 'Universe Sandbox 2' è tanto istruttivo quanto perfetto per cazzeggiare.
Immagine: screenshot via YouTube

“Sei tu un dio?” chiedeva Gozer il Gozeriano a uno spaventato Ray sulla cima del grattacielo situato al 550 Central Park West di New York, nel finale del primo Ghostbusters.

Se ora sappiamo che la risposta esatta ma mendace a quella domanda è “Sì”, è solo grazie all’allegra combriccola di acchiappafantasmi e al loro sacrificio. Se mai vi doveste trovare nella stessa situazione di Ray, forse la risposta non sarebbe così tanto menzognera dopo aver provato Universe Sandbox 2.

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Il titolo sviluppato dai ragazzi di Giant Army (e disponibile su Steam) è a metà fra il videogioco e il software educativo — una crasi che un tempo veniva definita “edutainment” — e mette il giocatore/studente al centro di un universo simulato in molti suoi aspetti. È possibile creare ogni sorta di oggetto celeste, dalle stelle, ai pianeti, fino ai buchi neri, piazzarli all’interno dello spazio e poi vedere come si evolvono nel tempo.

È, di fatto, come avere il controllo totale dello spazio-tempo su un piccolo universo simulato all’interno del vostro computer e proiettato sul vostro schermo o direttamente sulle vostre retine se avete la fortuna di possedere un visore per la realtà virtuale.

Nonostante la nobile missione degli sviluppatori, Universe Sandbox 2 si presta magnificamente anche alla profana arte del cazzeggio, permettendo di testare una serie di scenari spaziali su cui, fino a ora, potevamo solo discutere per ore al pub dopo la terza pinta, senza però arrivare ad alcuna soluzione concreta. Ho passato su Universe Sandbox 2 molto più tempo di quanto mi piace ammettere e queste sono solo alcune delle cose interessanti che è possibile fare in un universo simulato più o meno meticolosamente.

Apocalissi a non finire

È inutile nascondersi dietro un dito: la prima cosa che tutti pensano nel momento in cui hanno il controllo su un piccolo universo, senza paura delle conseguenze, è di distruggere tutto. Che sia un difetto della natura umana o una semplice conseguenza di quella legge fisica senza cuore che chiamiamo entropia, distruggere pianeti e sistemi stellari è innegabilmente divertente.

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Però, alla trecentesima collisione coreografata fra Saturno, Giove, Proxima Centauri e una teiera con la massa e le dimensioni del sole, ci si comincia un po’ a scocciare. Per allontanare la noia, potreste quindi provare a sfruttare le potenzialità di uno dei corpi celesti più potenti e affascinanti dell’universo: il buco nero. Basta lanciare un buco nero — anche di dimensioni esigue — in prossimità del sistema solare per vedere le orbite dei pianeti cominciare a deviare significativamente. Per i pianeti, specie quelli più piccoli, dovrebbe anche verificarsi un effetto fionda gravitazionale che li spara nelle profondità buie dell’universo. E voi, dall’alto, potrete sghignazzare tranquilli pensando al triste destino dei piccoli esseri su quel pianetino.

L’orologiaio

Magari, anche a causa dei sensi colpa provati dalla distruzione precedente, potreste voler interpretare un dio misericordioso e creativo. Caricate un nuovo universo vuoto e rimboccatevi le maniche. Al centro mettete un bel sole rosso, poi un po’ di pianeti gassosi in orbita lontana, alcuni pianetini vicino al sole, qualche asteroide qui e là e un paio di comete che fanno chic.

Poi avviate la simulazione e guardate come, nonostante la cura e l’amore messo nel confezionare il vostro sistema stellare, vada tutto in vacca dopo qualche centinaia di migliaia di anni. Stupitevi di quanto siano delicati gli equilibri celesti e di quanto ogni minima fluttuazione del campo gravitazionale possa causare conseguenza catastrofiche. Cancellate tutto e iniziate da capo. Nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile giocare a fare dio.

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Elon Musk e la terraformazione di Marte

L’ambiziosoe un po’ paraculo — imprenditore statunitense non ha mai fatto mistero della sua volontà di andare su Marte e costruirci una base permanente. In Universe Sandbox 2 potete fare molto di più di questi piccoli sforzi, battendo Elon sul tempo e facendogli trovare al suo arrivo un pianeta del tutto abitabile.

Basta aggiungere un po’ di acqua sul pianeta, magari un po’ di atmosfera respirabile in più e cambiare un minimo la conformazione geologica. Ah, e non dimenticate di attivare un campo magnetico più forte intorno al pianeta, altrimenti dovrete ricominciare da capo alla prima tempesta solare. Elon Musk al suo arrivo sarà ROSSO per la rabbia! (Scusate, non lo faccio più).

Faccia a faccia col Sole

Un concetto che è molto difficile trasmettere, quando si parla di universo, è il senso di scala. La nostra mente non è abituata a gestire distanze e numeri così grandi e fa molta fatica a immaginarli. Personalmente, ho difficoltà a calcolare il resto quando vado a fare la spesa, figuriamoci gestire distanze galattiche. Ma la realtà virtuale e Universe Sandbox 2 possono venirci in aiuto. Prima di tutto, inforcate il visore e cercate di non cadere — o peggio, vomitare — quando scoprite di stare fluttuando nel vuoto totale, novelli protagonisti kubrickiani di un incubo cosmico.

Ora riducete la vostra scala a 1:1, ovvero con le vostre dimensioni virtuali che corrispondono a quelle reali, e create un sole a distanza di un braccio dalla vostra faccia, magari girati dall’altro lato. Infine, meravigliatevi di fronte a questo immenso, incomprensibile muro di luce che inizia a pochi centimetri dal vostro naso, mentre venite ingoiati da enormi archi di fuoco e plasma. La vostra comprensione delle scale cosmiche sarà rafforzata. Meno per quel che riguarda la vostra autostima.

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The Majora’s Mask Experience

Gli antichi (o forse era solo Asterix?) credevano che il cielo potesse cadergli sulla testa da un giorno all’altro. Grazie alla potenza del VR potrete provare questa fantastica emozione e non dormire mai più la notte di fronte a tanto orrore cosmico.

Fermate la simulazione, lanciate la Luna verso la Terra e poi piazzatevi su un punto della superficie del nostro pianeta che sia in rotta di collisione col nostro satellite. Impostate la scala 1:1 per risultati ottimali. Avviate la simulazione e fatevi prendere dal panico e dalla disperazione mentre la tanto amata Luna si avvicina lentamente fino a oscurare il cielo, occupare tutta la vostra visuale e, infine, schiantarsi senza misericordia alcuna. Il vostro corpo sarà illeso, la vostra psiche no. Non sembra più così piccola e romantica vista da vicino, vero?

Questa sera a partire dalle 21.30, in collaborazione con Motherboard, Kenobisboch Productions dedicherà una nuova serata di streaming allo spazio, usando proprio Universe Sandbox 2. Sarà la continuazione del viaggio nel Sistema Solare, raccontato da quattro fisici, con una formula a cavallo tra una puntata di Super Quark interattiva e una chiacchierata al planetario.

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