Sono tempi questi in cui il vituperato diritto d’autore gode di una cattiva fama, complice una discussa riforma che pregiudica il nostro presunto diritto all’impunita e infinita replicabilità di contenuti online. Ma davvero ci interessa? Voglio dire, nel grande disegno della vita è essenziale alla nostra sopravvivenza nel senso cacciatore raccoglitore? (cit.)Nel momento in cui riconosciamo il diritto d’autore a un quadro in quanto somma dei suoi elementi grafici, perché non riconoscere il diritto d’autore anche ad un alimento in quanto somma dei suoi elementi organolettici?
L’editto in questione viene considerato da chi si occupa di proprietà intellettuale come uno dei primi antenati del brevetto, non di una ricetta o nel circoscritto ambito culinario, bensì in assoluto. E appare perlomeno sintomatico il fatto che sia stato promulgato in Italia, da sempre in guerra col mondo per proteggere dalle contraffazioni i propri prodotti alimentari.“Se uno dei cucinieri o dei cuochi inventa un piatto originale ed elaborato, a nessun altro è concesso utilizzare la ricetta se non all’inventore stesso prima che sia trascorso un anno, e così, a chi per primo l’abbia inventata sia riservato di trarne profitto durante il suddetto periodo […].”
D’altro canto c’è da fare una precisazione:quando si parla di brevetto si intende un meccanismo di protezione pratico e definito. Hai sviluppato un sistema innovativo o una serie di istruzioni che compiute con un certo ordine mai pensato prima producono un risultato che è più vantaggioso rispetto al passato? Bene, benissimo, puoi scrivere un bel libretto di istruzioni della tua idea e andare a registrarla all’ufficio brevetti in modo da essere l’unico a poterla usare per 30 anni.Sotto questo punto di vista è intuitiva la brevettabilità in cucina: cos’è una ricetta, se non una serie di azioni e di ingredienti che combinati in un certo ordine producono una prelibatezza o una schifezza atomica? Sai fare la sacher torte senza uova? Meriti l’inferno, però bravo, ecco il tuo brevetto!Sto naturalmente semplificando, la brevettabilità delle ricette è questione spinosa e tuttora dibattuta, ma questo esempio è servito per entrare nell’ordine di idee che la proprietà intellettuale in cucina passa da un’attività inventiva con un effetto tecnico del tutto nuovo, capace di migliorare la produzione industriale. Il brevetto è freddo, meccanico, governato da ragioni puramente economiche. Al brevetto non interessa il sapore.Il sapore è tutt’altra storia, interessa a noi e interessa al cuoco.Mettiamola così: non è la fredda ricetta a farci apprezzare un ristorante; non ci tocca il fatto che sia stato utilizzato latte scremato anziché intero, che l’agente lievitante sia chimico o naturale, o che le spezie siano state aggiunte a metà o a fine cottura. Nulla di questo è importante finché le nostre papille apprezzano e ringraziano.Sai fare la sacher torte senza uova? Meriti l’inferno, però bravo, ecco il tuo brevetto!
La verità, quando si parla di diritto d’autore, è che un'opera è tale a prescindere dal mondo fisico, dalla forma d’espressione, o dall’organo sensoriale con cui viene percepita. Delitto E Castigo rimane Delitto E Castigo sia che io legga il libro, che lo ascolti in audio-libro, o che lo legga in braille.Il sapore si scontra con questo bisogno di certezza perché basato su esperienze soggettive e variabili che dipendono da molteplici fattori sia interni che esterni: le preferenze, la tolleranza e la sensibilità al gusto dell’assaggiatore.
Da parte sua, il sapore si scontra con questo bisogno di certezza perché basato su esperienze soggettive e variabili che dipendono da molteplici fattori sia interni che esterni: le preferenze, la tolleranza e la sensibilità al gusto dell’assaggiatore, oppure la contaminazione dell’ambiente circostante rispetto all’assaggio (pensiamo agli odori che possono influenzare la percezione gustativa della pietanza).La decisione presa dai giudici appare senz’altro sensata da un punto di vista economico: le ripercussioni sul mercato sarebbero state dirompenti considerato che in certi settori - pensate a quello dei soft-drink alla cola o delle creme alla nocciola spalmabili …