sesso in cucina
Illustrazione di Jennifer Lewis.
Cibo

Alcune coppie di ristoratori ci hanno detto com'è il sesso quando lavori insieme

In Italia, da sempre, molti ristoranti sono gestiti da coppie. Abbiamo chiesto ad alcune coppie che lavorano insieme come funziona il sesso in cucina.

“Lo facciamo più di mattina che di sera. Abbiamo sicuramente una routine obbligata ma il pilota automatico non lo mettiamo mai.”

Nel mondo della ristorazione non sono poche le coppie che lavorano insieme, sia in cucina, sia sotto lo stesso tetto. Anzi, possiamo dire che da sempre il mondo della ristorazione italiano sia formato da coppie, data la tradizione che abbiamo da decenni di aprire posti a conduzione familiare.

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Ora, aldilà della questione se sia saggio o meno stare insieme e lavorare anche insieme, la vera domanda che mi sono chiesta questa volta è stata: come vanno le loro relazioni? Come le gestiscono? Ma, soprattutto, come va il sesso?

Per me le cucine trasudano sesso da tutte le parti: c’è quel clima un po’ rude, si ride, si urla, il ritmo è frenetico. Stando a come l’ho messa, potrebbe sembrare che appena staccano si buttano nudi a letto, ma non ne sono nemmeno così sicura, data la stanchezza che viene fuori da uno o più turni passati a spadellare. 
Così ho deciso di chiedere direttamente a loro come si affronta il sesso quando si condividono un lavoro adrenalinico e stancante, ma anche il letto la sera. 

Piccola premessa: non mi aspettavo di fare così tanta fatica a trovare qualcuno disposto a parlare della propria vita sessuale e della sua connessione al mondo del cibo, eppure così è stato. Almeno quattro coppie hanno rifiutato di parlarmene. 

Qualche coppia coraggiosa, però, c’è stata: grazie al cielo qualcuno che non considera il sesso come un tabù nel 2023 ancora si trova.  

Cosa eccita le e gli chef

“Vedere il viso di Isabella in cucina è sempre devastante. E poi mi eccitano le persone che fanno le cose bene e Isabella è una di queste, il che mi eccita moltissimo.”

Daniele Antonelli e Giorgia Proia hanno una pasticceria non molto distante dal Colosseo, a Roma: Casa Manfredi (per inciso, la mia pasticceria preferita della Capitale). Ho voluto iniziare da loro perché stanno insieme da un bel po’, si passano due generazioni —come nel mio caso con il mio compagno— e hanno un figlio, Manfredi. “All’inizio avevamo una relazione sessuale normale, possiamo dire” mi racconta Giorgia Proia. “Io ero più piccola e avevo qualche insicurezza. Daniele, però, nel tempo mi ha fatto scoprire nuove cose a letto. Principalmente a casa, se devo essere sincera: siamo andati a convivere quasi subito.” 

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Pensando che il desiderio possa essere ammazzato dal lavoro, gli chiedo cosa eccita l'una dell’altro. “A me eccita l’uomo che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno,” mi dice Giorgia mentre prepara qualcosa di cremosissimo. “Mi eccita da matti quando Daniele si incazza con la gente che pensa di sapere le cose ma non ci capisce niente.” E Daniele dice, semplicemente: “Forse ti sembrerà strano, ma a me basta guardarla. Dopo tanti anni ancora mi eccita guardarla.”

Più giovani sono invece Floriano Pellegrino e Isabella Potì di Bros’, a Lecce, un universo gastronomico che comprende un ristorante stellato, una trattoria e un’accademia. Sono una delle coppie più cool della cucina italiana, amano la musica, la moda e lo sport. Si sono conosciuti quando Isabella andò a fare uno stage da Bros’, non ancora diciottenne. “Mi sono accorto subito di lei,” dice Floriano Pellegrino. Si sono conosciuti perché Isabella andò a fare uno stage al da Bros quando non aveva ancora diciotto anni “e sì, certo che mi sono accorto di lei al lavoro, come fai a non vederla, guardala” mi dice Floriano.

“Il carisma e il talento sono le prime cose che mi saltano all’occhio e che mi eccitano,” dice Isabella Potì. “Mi piacciono le persone valide, che evolvono, non solo quelle belle esteticamente e in Floriano vedo sempre queste due cose.” Floriano Pellegrino continua, non senza una vena quasi poetica: “Vedere il viso di Isabella in cucina è sempre devastante. E poi mi eccitano le persone che fanno le cose bene e Isabella è una di queste, il che mi eccita moltissimo.”

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Anche Lea Pedrinella e Lorenza Licciardello, inizialmente entrambe estranee al mondo della ristorazione —una proviene dal teatro e l’altra dalla fotografia— si sono conosciute nel 2019 sul lavoro: durante il colloquio di assunzione da O|nest, nota enoteca con cucina di Milano. Lea, il capo, cercava un part time per il suo team e Lorenza, con un diploma di sommelier, si è presentata. “Mi eccita vedere Lorenza  quando propone il vino al tavolo: la trovo sempre meravigliosa, super sexy, anche dopo 11 anni,” confessa Lea Pedrinella. Invece Lorenza si scioglie quando vede Lea è in divisa da chef. Si capisce che si è creata subito una connessione tanto che qualche anno dopo l’apertura del primo locale hanno inaugurato una seconda attività, Clandestino Non Esiste , bakery con specialty coffee.

Sempre a Milano c’è chi si è innamorato in un secondo e sto parlando di Eugenio Boer e Carlotta Perilli, proprietari di Bu:r, che si sono anche sposati da poco. “È stato amore a prima vista: il giorno dopo esserci conosciuti, siamo andati a vivere insieme,” mi racconta chef Boer. “Mi fa morire il suo piglio, come si muove, come mi guarda quando lavoriamo. In più l’uomo che cucina è super sexy, se poi è tuo marito…che vuoi di più?” risponde Carlotta Perilli. “A me di Carlotta eccita tutto,” ribatte Eugenio Boer. “Come si muove, come parla, per me è l’erotismo fatto a persona.”

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Il sesso e lo stress della cucina

“Non è vero, io sono sempre disponibile a fare pace, però come si deve, ” chiude Daniele Antonelli, sornione.

Non voglio rovinare questo momento sdolcinato e fare l’avvocata del diavolo, ma in questo impiego ci sono continue tensioni dettate da diverse dinamiche dovute per esempio al lavoro in brigata, al servizio. Insomma, il battibecco è dietro l’angolo. Nelle mie fantasie erotiche lo chef, perennemente su di giri e incazzoso a fine giornata, dopo aver insultato un collega o una collega lo seduce. Sì, lo so, non funziona quasi mai così, ma lasciatemi sognare.

Nella realtà invece, la coppia se ha discusso poi fa sesso per calmare le acque o uno dei due si nega? 

Secondo la mia esperienza, gli uomini stanno spesso fermi e imbronciati, aspettando che passi lo sclero. È così, per esempio, per Floriano Pellegrino e Isabella Potì: “Floriano non vuole portare a casa le questioni spinose dentro casa,” mi dice Isabella. E Floriano: “Ma quando ci capita di discutere, ci passa velocemente. Cerchiamo di essere molto professionisti, separando rapporto e lavoro e senza stare incazzati più del dovuto.” 

A Roma, per la coppia di Casa Manfredi, le cose vanno diversamente. 
“Dipende: se litighiamo per colpa mia allora la sera per farmi perdonare faccio di tutto per fare l’amore con Daniele, ma di solito l’intento è vano,” racconta Giorgia Proia. “Non è vero, io sono sempre disponibile a fare pace, però come si deve, ” chiude Daniele Antonelli, sornione.  

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E se Lea Pedrinella e Lorenza Licciardello mi dicono solo che vogliono chiarire subito, senza entrare nei particolari, Eugenio Boer e Carlotta Perilli sono decisamente assai più chiari e diretti: “Fare sesso è per noi il miglior modo per risolvere qualunque cosa. Con un’extra dose di coccole,” aggiunge Eugenio. 

La gelosia

“Quando si presentano ex o potenziali flirt può anche essere divertente. Soprattutto quella volta in cui mi ha rincorso minacciandomi con il bastone per prendere il vino dagli scaffali.”

Si polemizzerà per i conti, per i fornitori forse anche per i clienti, ma a me interessa più scavare nell’animo umano. Il che significa: come trattano la gelosia queste coppie della ristorazione. 

Mettiamola così, negli anni ho imparato a domare la mia pazzia possessiva, ma credo che sarei messa a dura prova se avessi un partner che quotidianamente sta a stretto contatto con il pubblico. 

“Adesso sono molto meno geloso, anzi non lo sono proprio. Ci sono stati però degli episodi in passato che mi hanno fatto venire il sangue al cervello, come quando un personaggio famoso era molto interessato ad Isabella,” dice Floriano Pellegrino. “Però abbiamo imparato a parlarci sempre e ho superato questa fase di gelosia, ho capito che era solo insicurezza.” Isabella Potì, invece, mi dice: “Sono abbastanza sicura di me, anche se qualche volta mi è successo di essere gelosa, ma devo fuori dal lavoro. Non entrerò nei dettagli ma Floriano, tempo fa, vedeva nemici ovunque e una volta ha quasi minacciato un ragazzo. Ci ha messo un po’ a togliersi dei comportamenti un po’ sopra le righe.”

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Eugenio Boer e Carlotta Perilli —quelli dell’amore a prima vista, ricordate?— sono invece più equilibrati. “Ci fidiamo ciecamente l’uno dell’altro, anche perché siamo fortunati, abbiamo un rapporto che auguriamo a tutti quelli che si amano, fatto di libertà, fiducia, passione e rispetto”. 

Io però adoro gli animi fumantini e Lea Pedrinella e Lorenza Licciardello mi regalano belle soddisfazioni: “Quando si presentano ex o potenziali flirt può anche essere divertente,” racconta Lea. “Soprattutto quella volta in cui Lorenza mi ha rincorso minacciandomi con il bastone per prendere il vino dagli scaffali,” dice ridendo. Ma è Giorgia Proia che mi fa sentire un po’ meno folle. “Sì, sono gelosa, sempre. Daniele fa sempre il piacione, ma alla fine è da me che torna.” 

Sesso e cibo 

“Il toast nappato con il burro che le faccio di notte dopo aver fatto sesso, nessun dubbio.”

Mi sono sempre chiesta, nei miei pensieri volatili, anche se, chi opera in questo settore, parla sempre di cibo. Persino a letto, ovviamente. Mi sembrava l’occasione giusta per saperne di più. 

“Ma anche no,” mi dice secco Floriano Pellegrino, anche se Isabella Potì mi sembra più possibilista: “Può capitare. Sai, quando magari organizziamo la giornata successiva e dobbiamo parlare di preparazioni. Ma non durante il sesso, dai, quello ci preoccupiamo di farlo bene, dargli il suo tempo e spazio.”

Carlotta Perilli e Eugenio Boer, invece, non ne parlano, mangiano direttamente di notte, quando finiscono.  

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Qui scatta in automatico la domanda più ovvia ma anche più esemplificativa del rapporto cibo-sesso: c’è un piatto che rappresenta al meglio il rapporto sessuale? 

Per Lea Pedrinella e Lorenza Licciardello è il ramen, “pieno di sorprese e fatto con amore.” Eugenio e Carlotta, invece, tornano sulla tematica del mangiare a letto di notte: “Il toast nappato con il burro che faccio di notte a Carlotta, nessun dubbio.” Carlotta conferma a piene mani. 

Crostino Palermitano

Daniele Antonelli di Casa Manfredi, da padre di famiglia, mi dice che la cosa più sexy è il pranzo della domenica, “anche perché è sempre più una rarità.”

Chiudono Floriano Pellegrino e Isabella Potì, buttando un carico da 90: “Secondo noi un piatto non sarebbe sufficiente a raccontare il sesso. È più una cena, un insieme di piatti, un’esperienza come in un ristorante fine dining.”

Sveltine in cucina

“Quando eravamo più piccoli succedevano spesso al lavoro, per quanto riguarda ora, beh, tengo il segreto.”

Ancora una volta, però, è bene ribadire dei ritmi allucinanti che fanno questi professionisti. Quando riescano a fare l’amore proprio non ne ho idea e suppongo anche che le sveltine siano la loro religione. “Sono amiche che ogni tanto ci piace incontrare,” specifica Floriano Pellegrino e Isabella Potì aggiunge: “Quando eravamo più piccoli succedevano spesso al lavoro, per quanto riguarda ora, beh, tengo il segreto.” 

Ormai abbiamo capito che Carlotta Perilli ed Eugenio Boer sono i romanticoni del gruppo. Infatti affermano, convinti: “Non ci sono mai piaciute le cose fatte di fretta, ogni cosa ha il suo giusto tempo e l’amore e il sesso hanno il loro”. Anche Lea e Lorenza non sono da meno: “Il lavoro ci devasta ma ritagliamo sempre tempo per noi due, con calma”. 

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Daniele Antonelli e Giorgia Proia, con estrema schiettezza chiudono dicendo che “non riusciamo a fare sveltine perché purtroppo Manfredi, nostro figlio, dorme ancora con noi e al lavoro è semplicemente molto difficile.” Quindi fanno sesso programmato o al contrario quando capita? “Più la mattina che la sera. Abbiamo sicuramente una routine obbligata ma il pilota automatico non lo mettiamo mai.”

Sesso e cucina, quindi, è confermato, vanno parecchio d’accordo. Se da una parte c’è un ambiente lavorativo familiare, dall’altra c’è il peso dello stress e delle aspettative. In ognuno dei due casi, il sesso è un utilissimo antidoto.

E a quanto pare mi sono dovuta ricredere: lavorare insieme al proprio partner, sessualmente parlando, non è poi così male.

Quasi quasi mi fidanzo con uno chef. O forse un sommelier, o meglio ancora un pasticcere, che mette le mani in pasta. 

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