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Cosa voleva dirci Carlo Sibilia col suo incredibile status sulla crisi monetaria?

Mordecai Richler scriveva che il suo problema con "i teorici della cospirazione è che, se gli dai un dito di porcherie accertate, loro si prendono tutto un braccio di fantasie." Ma a volte riescono anche a fare di meglio.
Leonardo Bianchi
Rome, IT

Mordecai Richler scriveva che il suo problema con "i teorici della cospirazione è che, se gli dai un dito di porcherie accertate, loro si prendono tutto un braccio di fantasie." Ma a volte riescono anche a fare di meglio—cioè a prendersi uno scranno nel parlamento italiano.

È il caso di Carlo Sibilia, un membro del MoVimento 5 Stelle che ormai si è imposto come il trait d'union tra il sottobosco complottista di Internet e Montecitorio. Negli ultimi anni, giusto per fare qualche esempio, il deputato ha protestato contro il club Bilderberg, ha proposto di legalizzare i matrimoni tra specie diverse, ha denunciato la piaga del signoraggio bancario, e si è espresso su quel clamoroso falso che è lo sbarco sulla luna.

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Per Sibilia, la verità è la fuori e nulla è quello che appare a prima vista. E ieri—calatosi nei panni di un agente Mulder con la diaria e una pagina Facebook—l'esponente del M5S si è accorto di un'evidenza che era sfuggita a tutti. Questa, per essere più precisi:

Un bel cazzotto nello stomaco, no? Be', lo sarebbe se si riuscisse a capire quello che ha scritto il responsabile scuola e università del Movimento. Dopo aver letto e riletto questo status, ho provato a mettergli i sottotitoli. Parto dall'inizio:

"Esiste una crisi idrica, quando c'è scarsità d'acqua."

E ok, fin qui ci siamo.

"Esiste una crisi geologica, quando c'è scarsità di suolo."

Qui invece iniziamo a vacillare: cosa si intende, esattamente, con "crisi geologica"? E in che modo si correla con la scarsità di suolo? È da un sacco che non guardo Voyager ma tornerò a farlo presto per avere delucidazioni in merito.

"Esiste una crisi d'aria, quando è troppo inquinata."

Sì.

Non può esistere una crisi monetaria perché manca la moneta.

Sento che sta per essere sganciata la bomba.

"Infatti acqua, terra e aria sono risorse naturali e pertanto sono finite. La moneta è un'unità di misura e può essere creata in qualsiasi momento."

Eccola. L'assunto è: per Sibilia una crisi si verifica quando manca qualcosa. Per fare un esempio più potabile: se mi mancano dei Lego, avrò una crisi di Lego. Ma la moneta non è un Lego o una risorsa naturale come l'acqua, visto che non esiste realmente e può essere creata dal nulla quando più ci aggrada. Ergo:

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"Dire che esiste una crisi monetaria è come dire che non c'è la lunghezza perché mancano i metri."

Tutto chiaro, no? Be', no: i metri non si possono svalutare e non esiste una quantità infinita di metri; esiste invece un concetto chiamato " inflazione," che probabilmente è stato tolto dai sussidiari di economia consultati da Sibilia nella preparazione del post.

Citando la prima fonte a caso su Google per inflazione, possiamo agilmente scoprire che "se la moneta in circolazione aumenta in maniera sostanziale senza che ci sia un aumento nella produzione di beni e servizi, il risultato sarà una perdita di valore della moneta stessa: quello che ieri compravo con dieci, oggi ne costa quindici." Ed è Il Post a dirlo, non Repubblica o il Corriere o uno di quei giornali guardati con sospetto dal Movimento.

Per il deputato del M5S, tuttavia, non c'è alcun problema: se "manca" la moneta basta stamparla e "regolarla politicamente"; ed è grazie a questa Grande Stampata che si risolverà ogni problema economico, come è stato già sperimentato con successo in Argentina o in Zimbabwe, dove l'iperinflazione ha raggiunto livelli tali per cui a un certo punto sono state emesse banconote da cento trillioni di dollari. Se questi due casi non fossero sufficienti c'è sempre quello più famoso della Repubblica di Weimar, quando per comperare un chilo di pane ci voleva più di un chilo di banconote.

Ma la storia e le basi dell'economia non hanno alcun valore. L'importante, come intima l'ultima riga dello status, è questo:

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"NON FACCIAMOCI FREGARE!"

Naturalmente, un post del genere non poteva non creare uno tsunami di prese per il culo e sollevare un'ondata di sconforto. Nell'arco di qualche ora, infatti, #Sibilia è entrato nei TT di Twitter—una circostanza letta dallo stesso come una manovra ordita dai perfidi "servi dei banchieri."

Lo stesso, non pago, ha poi ribadito su Facebook che dobbiamo farci una ragione, e poi ha rilanciato: "Se i pidioti e Renzi sono così bravi in economia allora perché l'Italia ha l'economia a pezzi? Qualcosa non torna."

E almeno sull'ultima frase mi sento di dargli ragione: qualcosa non torna. Siamo davvero sicuri che Carlo Sibilia non sia in realtà un agente sotto copertura degli Illuminati mandato in parlamento per screditare i Cinque Stelle, i complottisti e tutte le teorie del complotto?

Non facciamoci fregare.

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