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La grande truffa di Maccio Capatonda

Sono passati quasi due anni tra il finto trailer di "Italiano Medio" e il film. Nel frattempo l'italiano medio vero è cambiato, e dopo aver visto il film, da persona che lo ama nonostante tutto, penso sia successo qualche cosa anche a Maccio Capatonda.
Foto via Wikipedia.

Ultimamente sento molte amiche avere a che fare con ragazzi brillanti sulla carta, che dopo un ottimo rapporto sessuale tirano fuori una quantità di menate poco divertenti che fanno pensare: ma perché quella sera invece di prendere un taxi serbando un divertente ricordo sono rimasta a subire tutta questa bipolarità? Forse tutte queste mie amiche sono andate a letto con il film di Maccio Capatonda.

Italiano Medio è il primo film di Maccio Capatonda, uscito a 11 anni dalla prima apparizione dei suoi lavori a Mai Dire Reality. In 11 anni di sketch in tv/video su YouTube/serie tv Maccio è stato il migliore amico da avere quando avevi voglia di cazzeggiare, quello che era fondamentale ogni volta che avevi fumato e dovevi vedere qualcosa di divertente, quello che ha tolto produttività alle giornate di lavoro in ufficio. Citare le battute di Maccio è diventato un modo per sottolineare l'appartenenza a un gruppo che vive la comicità in un limbo in cui si ammette di apprezzare le scemate ma solo se trattate con una certa intelligenza, senza doverle intellettualizzare. In un mondo in cui spesso si sente il bisogno di dover giustificare il ridere di un gioco di parole, quello che Maccio ha fatto è stato rendere le risate di pancia completamente guilty free—non ha inventato niente, sia chiaro, ma è quello che l'ha fatto per la nostra generazione.

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Nel 2013 esce uno dei suoi finti trailer che s'intitola Italiano Medio, la storia di un uomo impegnato politicamente e preoccupato per la situazione economica italiana, che prova una pillola che ti fa usare il 2 percento delle capacità del cervello e si trasforma in un Italiano Medio, un tipo ignorante che pensa solo a scopare, guardare il calcio e il Grande Fratello. Battute che ho citato più spesso da questo video: "SHCOPARE", "E A ME CHE CAZZO ME NE FREGA AMME" "Hai qualcosa sul Nasdaq." Non arriva alla meraviglia di L'uomo che usciva la gente, ma è comunque uno dei migliori.

Poi il 29 gennaio 2015 è uscito al cinema il film Italiano Medio, con un nuovo trailer.

Sono passati quasi due anni tra il video e il film, l'italiano medio vero è cambiato, e dopo aver visto il film penso sia successo qualche cosa anche a Maccio Capatonda. Mi piace pensare che sia stato sostituito con uno meno talentuoso di lui, à la Pippo Franco. E la ragione per cui preferisco pensare che il Maccio dei trailer e di Piccol sia morto è che il film è la più grossa delusione cinematografica del 2015. E siamo solo a febbraio.

Quello che cambia tra il primo e il secondo trailer è che il protagonista del secondo non è impegnato politicamente ma solo sul versante ambientalista, è molto più sfigato, più solo, molto meno divertente del primo, e la sua versione 2 percento è molto più cafona, si veste in maniera molto più appariscente, punta al successo come non faceva il primo.

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Per farla breve: il secondo trailer del film è una versione estremizzata del primo, e il film che ora è in sala è una versione diluita del trailer, e come nelle soluzioni omeopatiche del principio attivo comico non resta niente se non il nome su un'etichetta e il prezzo del biglietto.

Quel che c'è di bello e "nuovo" nei video di Maccio risente di tutti i limiti in quasi due ore di film: gli attori non professionisti passano da buffi a insostenibili, le citazioni di altri generi che ci facevano sentire parte dello stesso zeitgeist ora sembrano usate per coprire il fatto di non avere buone idee. Lascio che sia Wikipedia a raccontarvi la trama, nella sua versione scevra da qualsiasi delusione da ragazzetta illusa (io), perché in fondo la trama in questi casi è solo un espediente per avere tempo e modi di fare gag. Solo che queste gag risultano più infantili del solito, fuori posto, e non divertenti: cito su tutte quella di "Via del tutto eccezionale", che se fosse stata un solitario trailer probabilmente la troveremmo una simpatica scemata, ma dentro a un film già problematico sembra più una presa per il culo.

Se questo non bastasse, Italiano Medio è pieno di riprese storte senza una giustificazione, grandangoli, scene allungate, e troppe volte si vede il culo nudo di Maccio Capatonda mentre va a scoparsi qualcuna che è ancora vestita (due volte è troppe volte). Oltretutto il film si chiude con una morale sull'Italia come se ne vedono solo nei profili dei vostri amici grillini.

Detto questo, con la dietrologia che si concede solo a chi si ama tanto nonostante tutto, voglio pensare che questo film sia una sorta di performance artistica, La Grande Truffa della Comicità, come se dietro a ogni schermo in cui viene proiettato ci fosse Maccio stesso a guardarci e a dirci quanto siamo italiani medi noi che ci sentiamo dire di dover andare a vedere un film e andiamo a vederlo e senza il minimo senso critico lo guardiamo per intero, senza lamentarci, e come degli stupidi a fine visione ci chiediamo se siamo noi a esserci persi qualcosa mentre la verità è che lui ha girato apposta un film brutto per farci vedere quanto siamo brutti noi e quanto invece è furbo lui.

Questo farebbe di lui uno stronzo, e se c'è una cosa che le mie amiche mi hanno insegnato è che degli stronzi si parla tantissimo: non fai che ragionare su cosa c'era di sbagliato, sul senso delle sue azioni e di quello che ha detto e dei "perché ha fatto così? Perché era così strano?" Io non parlo d'altro che di questo film da due giorni.

Segui Chiara su Twitter: @chialerazzi