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Quasi tutte le 50 città più violente del 2014 sono in America Latina

Nella lista delle città più violente escluse da zone interessate da guerre o conflitti, l'America Latina ha confermato il suo primato con 43 classificate su 50 posti. Seguono gli Stati Uniti e il Sudafrica.
Foto di Edu Ponces.

Quarantatré delle 50 città più violente del 2014 in zone non interessate da guerre o conflitti si trovano in America Latina, mentre tutte e 50, eccetto tre, si trovano nell'emisfero occidentale—queste le stime di un report pubblicato lunedì mattina dal centro di ricerca messicano Seguridad, Justicia y Paz.

La capitale mondiale degli omicidi è ancora una volta San Pedro Sula, in Honduras, dove l'anno scorso sono state uccise 171 persone ogni 100.000 abitanti. San Pedro Sula si conferma la prima città al mondo per tasso di omicidi per il quarto anno di fila, ma al secondo e al terzo posto ci sono nell'ordine Caracas, capitale del Venezuela, e Acapulco, in Messico.

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Caracas e Acapulco si sono scambiate di posto tra il 2013 e il 2014, ma stando a questa classifica (che ogni anno fa una stima del numero di omicidi nelle città che non si trovano in zone di guerra, calcolando il numero di omicidi ogni 100.000 abitanti) le tre città più violente al mondo sono rimaste le stesse.

Il Brasile ha il primato per numero di città presenti sulla lista: 19 in totale, a partire dalla città del nord est João Pessoa, che nella classifica occupa la quarta posizione dopo Acapulco. Le città di Maceió, Fortaleza, e São Luís seguono al sesto, ottavo e decimo posto.

Quanto al Messico, invece, sono dieci le città che compaiono nella lista e tutte, a eccezione di Acapulco e di Cuernavaca, che occupa il cinquantesimo posto, si trovano nel nord del paese—e sono Culiacán, Ciudad Juarez, Ciudad Obregón, Nuevo Laredo, Ciudad Victoria, Chihuahua, e Tijuana.

Il Venezuela si accaparra quattro posti e la Colombia cinque, con Cali in testa alla nona posizione. Il Consiglio di sicurezza nazionale colombiano ha dichiarato che la città di Medellin, che oggi occupa la 49esima posizione, ha vissuto un impressionante calo nel numero di omicidi. Nel 2010 occupava la decima posizione della classifica.

San Pedro Sula, la cui esplosione di violenza è stata oggetto di un recente documentario di VICE News, conta ben 55 omicidi per 100.000 abitanti in più rispetto a Caracas, che segue immediatamente. San Pedro Sula è la seconda città dell'Honduras e ha poco più di 400.000 abitanti—decisamente meno di Caracas, che invece ne ha 3,2 milioni, secondo il CIA World Factbook.

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In un report del 2014 l'Osservatorio per i diritti umani ha dichiarato che le persone più a rischio in Honduras sono "i giornalisti, gli attivisti per i diritti degli agricoltori e gli omosessuali." L'elevato tasso di criminalità dell'Honduras è uno dei fattori che incide maggiormente sull'emigrazione, e nello specifico sulla crescita del numero di migranti minorenni, senza documenti e non accompagnati che l'anno scorso hanno attraversato il Messico per raggiungere gli Stati Uniti.

"Alcuni ormai si sono abituate, ma molti altri sono traumatizzati," ha detto a VICE News Orlin Castro, un cronista di cronaca nera di San Pedro Sula. "Provate a immaginare. Su ogni scena del crimine ci sono bambini che guardano… Quando hanno 13 anni, la cosa non li stupisce più. Così, gli sembra più facile poterlo fare anche loro."

Caracas, dove diversi l'anno scorso gruppi di opposizione sono scesi in piazza per protestare contro gli alti tassi di criminalità e di corruzione del governo chavista, nel 2014 ha registrato 116 omicidi ogni 100.000 persone.

Acapulco invece ha concluso il 2014 con un tasso di 104 omicidi ogni 100.000 abitanti. Il centro turistico messicano si trova nello stato del Guerrero, ed è noto per essere luogo di violenti scontri tra i principali cartelli.

L'anno scorso il Guerrero è diventato tristemente noto per un episodio di violenza di stato che ha causato la scomparsa, e la probabile esecuzione, di 43 studenti di una scuola rurale, nella città di Iguala. Sono scoppiate proteste in tutto il paese e diversi edifici governativi sono stati dati alle fiamme. Solo i resti di uno dei ragazzi sarebbero stati identificati.

La lista comprende anche quattro città degli Stati Uniti, considerate tra le più violente al mondo: St. Louis (19esimo posto), Detroit (22esimo posto), New Orleans (28esimo posto), e Baltimora (40esimo posto). Le uniche tre città presenti nella classifica non appartenenti al continente americano sono in Sudafrica—la più in alto in classifica è Città del Capo, al 14esimo posto.

Segui Andrea Noel su Twitter @MetabolizedJunk.