Il "crea il tuo panino" di McDonald's non ha niente di creativo

Foto di Arslane Merabet

Dall’esterno, il McDonald’s di Laguna Niguel, in California, è uguale a ogni altro ristorante della catena in cui sia entrata nel corso della mia vita. Ci sono tristi muri bianchi, tre bambini che corrono in cerchio mentre i genitori li supplicano di infilarsi in bocca qualche altra patatina, e archi dorati che ti invitano a entrare per l’iniezione settimanale di grasso. Eppure, questo McDonald's non è come tutti gli altri: è il ristorante scelto per testare la trovata del “crea-il-tuo-panino”.

Il mio primo pensiero una volta entrata è stato "accidenti, questo posto è pulito." Era davvero pulito, ragazzi. Il bancone era lucido, e le pareti erano state dipinte a strisce per dare al tutto un aspetto più futuristico ed europeo. Quello che mi ha sconvolto di più, però, è stata la cordialità dei dipendenti. Tre ragazze in camicia bianca mi hanno accolta con grandi sorrisi. “Benvenuti da McDonald's!” Erano degne de La fabbrica delle mogli, ma nella versione di dipendente del fast-food.

Questo è il McDonald's del futuro. Non lo dico solo perché è davvero pulito e le persone sono felici. Lo dico perché questo McDonald's ha gli iPad! Che ci fanno con gli iPad? Sono lo strumento utilizzato per personalizzare l’ordine del proprio burger. Con questo magico iPad, infatti, sarete in grado di ordinare menù esotici come il “panino della casa” e il “guacamole”. Si, avete sentito bene, un McDonald's che serve del guacamole. Benvenuti nel ventunesimo secolo, gente. Ovviamente, piccole cose come "sala da pranzo pulita", "servizio amichevole" e "libertà di scelta" non sono caratteristiche che possono essere esportate in ogni McDonald's in una volta sola. No, queste cose devono essere "testate" e al momento Laguna Niguel è l'unico posto dove si può godere dei servizi di cui sopra.

Come dicevo, siamo stati immediatamente accolti da un'allegra dipendente di McDonald's ansiosa di mostrarci i nuovi iPad. Mi ha anche consegnato un menù con lo slogan “Crea il tuo burger” sulla copertina. Ma quale menù, io voglio l'iPad: mi sono diretta verso il tablet procedere con l'ordinazione. Mentre guardavo lo schermo, la dipendente stava dietro di me. Aveva un computerino agganciato al fianco. Ogni volta che segnavo qualcosa, lei faceva altrettanto sul suo apparecchio. Le ho chiesto, “Cosa sta facendo?"

"Devo prendere nota del tuo ordine."

"Non è quello che sto facendo con l'iPad?"

"Sì, ma devo segnare tutto anche qui, in modo che possa raggiungere la cucina."

“Ok… quindi esattamente a cosa serve ordinare con l’iPad?”

Silenzio.

Ho continuato l’ordine. Purtroppo, l’unica opzione per "l'hamburger da gustare in qualsiasi modo lo si desideri" è in realtà ristretta al manzo (niente pesce per me). È possibile aggiungere bacon, scegliere tra due tipi di panini, aggiungere qualsiasi formaggio a piacimento (cheddar bianco, pepper jack o americano) e scegliere il complemento preferito. L'ultimo passo è l'aggiunta di salse. Ho ordinato un hamburger di manzo su un panino casereccio senza formaggio. Ho completato con guacamole, jalapenos, funghi alla griglia, sottaceti e cipolle rosse. Infine, ho optato per ketchup e senape. La dipendente ha supervisiosato ogni mio movimento e poi ha osservato il mio ordine un’altra volta, per poi mandarlo in cucina. Il mio amico ha ordinato, e lei ha ripetuto le stesse operazioni di prima. Ho deciso di osservarlo. Si può imparare molto su una persona, quando questa è di fronte a scelte come cipolle grigliate vs cipolle rosse, la salsa speciale vs ketchup e via dicendo. Ho concluso che io e il mio amico siamo amici per un sacco di ragioni il più lontane possibili dal cibo.

A ordinazione conclusa, mi hanno fatto pagare 15 dollari per entrambi i panini e la dipendente mi ha dato un piccolo campanello da mettere sul nostro tavolo. "Quando è pronto, questo suona." Il mio primo pensiero è stato, Ma dove siamo, in un ristorante giocattolo? Mentre il mio amico e io ci aggiravamo in cerca di un posto, una cameriera è uscita dalla cucina coi nostri panini. Non avevamo ancora trovato il tavolo che il pranzo era già pronto. Ma che roba è, un McDonald's? Ebbene sì.

I successivi 20 secondi sono stati davvero imbarazzanti: la cameriera ci ha seguito qua e là per i tavoli finché non abbiamo trovato quello giusto. Accomodatici, ci ha servito i nostri hamburger in cestini di metallo. Diversamente dalla norma, gli hamburger erano aperti. Cos'è, la fiera dell'agricoltura avvenieristica? Le patatine erano servite sul solito vassoio di plastica. No, è sempre il McDonald's.

Devo ammetterlo, il mio hamburger sembrava molto, molto buono. Ho separato le due metà e l'ho avvicinato alla bocca. Due morsi sono bastati a confermarmi che il merito era del tipo di pane. Aveva un sapore elaborato, ma comunque buono. Tutto il resto era decente, anche il guacamole. Insomma, quello che ti aspetteresti da un buon fast food.

Mentre stavamo mangiando, un manager stranamente uguale al colonnello Sanders si è avvicinato a noi chiedendoci come stesse andando. Che cos’è, la trattoria da Nino?! Ero molto vicina al chiedere di poter fare i miei complimenti allo chef, come fanno nei film. Mi sono trattenuta, e ho preferito chiedergli la sua opinione in merito a questa assurdità del burger fai da te. Secondo lui, nel giro di due anni ogni McDonald's potrebbe avere inutili iPad e guacamole decente. Ha anche spiegato che i bocconcini di manzo erano alla griglia, quindi con una cottura diversa rispetto al Big Mac. Avevo paura a fare domande sul Big Mac, così ho lasciato che si allontanasse per intrattenere un altro tavolo.

Mentre mangiavo ho osservato due uomini in giacca e cravatta che lavoravano sui rispettivi portatili mentre sorseggiavano il caffè. Che cos’è questo, Starbucks? Poi un ragazzino è entrato con uno zaino di Pikachu, e a quel punto non avevo davvero idea di dove altro fossi finita. Ho ingoiato l'ultimo boccone, e pur essendo soddisfatta, mi sono anche ricordata che avevo smesso di mangiare a McDonald's. Vedete, non importa con quanta fantasia rivestano gli hamburger di McDonald's, non importa quali salse vengano aggiunte o tolte, alla fine è ancora un hamburger di McDonald's. Il mio stomaco sembrava di due kg più pesante, come se l’hamburger si fosse ricomposto dentro di me generando piccoli figli ostinati nel provocarmi dei brividi mentre le arterie si intasavano e il cuore impazziva.

L'umore del mio amico era nettamente migliore. “Era davvero buono,” mi ha detto. Ha proseguito blaterando sulle qualità degli hamburger casalinghi, quelli delle grigliate. Forse sono solo una snob incapace di godersi le cose semplici, prodotte in serie per tutta la vita dalla società di massa.

Se l’hamburger fosse stato più economico avrei detto che era fantastico. Valeva il viaggio di due ore in macchina? Non proprio. Tuttavia, se questa diventerà la norma di McDonald's, probabilmente rimetterò piede in uno di questi fastfood. Ordinerò dall’iPad, indipendentemente dal fatto che questa cosa sia del tutto inutile e che richieda tempo.

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