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Musica

Alleanza nerd: storia del gemellaggio tra metal e fumetti

2000 A.D., Iron Maiden, Ghoul: la forza catalizzatrice dell'arte di genere.

Immagine per gentile concessione di Chuck BB

Personaggi vestiti e truccati in modo ridicolo. Aspre rivalità da risolvere solo con la violenza. Escursioni fra le contee della Terra di Mezzo, il vuoto dello spazio profondo, le profondità dell'Inferno. Certo, il metal è una bomba, ma non è l'unica forma d'arte popolare che ha queste cose—pare che anche molti fumetti le contengano. Le due modalità di espressione sono intrinsecamente legate fin dalla nascita dell'heavy metal negli anni Settanta, ma ora che le nuove generazioni di musicisti e lettori di fumetti sono cresciute nel riconoscimento di questo legame, la connessione è più forte che mai.

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La sovrapposizione tra heavy metal e fumetti è presente da lungo tempo. Prima degli anni Settanta il metal non esisteva, ma già nei Cinquanta, prima che la Comics Code Authority arrivasse a tarpare le ali a tutti, si trovavano dei fumetti piuttosto estremi. Gli EC Comics del primo periodo (Tales from the Crypt, Eerie, ecc.) hanno costruito una bella fetta dell'immaginario di band come Acid Witch e Ghoul, e questi ultimi hanno recentemente contribuito con una canzone alla nuova serie Image The Humans).

Il chitarrista dei Ghoul Digestor spiega: "Sono da sempre un fan dei fumetti horror, di fantascienza e umoristici pre-CCA degli anni Cinquanta. Mi piacciono in particolare i titoli EC, ma non disdegno nemmeno la spazzatura che pubblicavano case editrici come Fawcett e Harvey. Il tono, l'immaginario e l'estetica di quei fumetti hanno influenzato tutta la nostra produzione.

Agli albori del metal, quelli dell'omonimo album di debutto dei Black Sabbath, il rapporto era più o meno a senso unico (con l'eccezione della rivista che forse prese il nome dal genere musicale, Heavy Metal). La band heavy blues proto-metal The Groundhogs affidò il compito di disegnare la copertina di Who Will Save the World? al leggendario disegnatore/inchiostratore Neal Adams (Batman, Green Lantern/Green Arrow), gli hard rockers Dust acquisirono i diritti delle impressionanti tavole fantasy di Frank Frazetta della EC Comics—e poi, naturalmente, c'erano i Kiss, con i loro personaggi da supereroi e il loro famoso sanguinolento albo Marvel.

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I tardi Settanta e Ottanta strinsero ulteriormente il legame. Qui entrano in gioco alcuni fattori determinanti. In primis, il decennio vide svilupparsi un tipo di fumetto più oscuro, perfettamente rappresentato dal lavoro rivoluzionario di Frank Miller su Daredevil e The Dark Knight Returns e da V for Vendetta e Watchmen di Alan Moore. Dall'altra parte dell'oceano, c'era 2000 A.D., con il suo humour nero e i suoi ricchi scenari post-apocalittici. Per il bassista degli October File, proprietario di Candlelight Records e fondatore di Werewolf Press Steve Beatty fu una pubblicazione fondamentale.

"Ho iniziato a leggere i fumetti da bambino nei tardi anni Settanta, tipo Warlord, Victor e specialmente 2000 A.D.. 2000 A.D. era il punk del mondo dei fumetti, cambiò davvero le cose." I musicisti thrash metal venivano naturalmente attratti da quel materiale: "I Am the Law" degli Anthrax (basata sul personaggio di 2000 A.D. Judge Dredd) e "Holy Wars… The Punishment Due" dei Megadeth (in parte ispirata a The Punisher) rimangono tra i pezzi più amati di queste band.

Gli anni Ottanta videro anche l'ascesa della band più metal del metal: gli Iron Maiden. La loro mascotte Eddie non viene da un vero fumetto, ma di sicuro ci è ispirata, e le loro copertine intricate erano ispirate e ispirarono vari fumettisti. Il veterano Joe Kelly (Deadpool, I Kill Giants) ricorda: "Mio fratello si appassionò al metal per le copertine, in particolare quelle degli Iron Maiden. Un sacco di metal, specialmente nel primo periodo, aveva un'iconografia immediatamente riconoscibile e apprezzabile dai fan del fumetto. Arte fantasy, la roba in stile Frazetta, ecc. Le copertine a cui sto pensando, che mi sono rimaste in testa, raccontavano una storia con un'immagine. Un fanatico dei fumetti ne rimane immediatamente affascinato."

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L'artista Chuck BB (Black Metal, Stone Cold Lazy) la vede allo stesso modo. "Penso che quando chiudi gli occhi e ascolti i Mercyful Fate o cose così, tu non possa fare a meno di visualizzare qualcosa di davvero fantastico e spavantoso. I fumetti di genere di solito sono diretti e esagerati con questo tipo di idee, quindi vanno di pari passo con il metal."

Gli anni Novanta segnarono l'inizio di una collaborazione esplicita. Alice Cooper lavorò con l'autore di Sandman Neil Gaiman e con l'artista Michael Zulli per una serie collegata al suo album The Last Temptation. Gli Iced Earth pubblicarono un concept album ufficiale basato su Spawn, The Dark Saga di Todd McFarlane. Top Cow compilò Songs of the Witchblade: A Soundtrack to the Comic Books, che conteneva nomi tutelari dell'hard rock/heavy metal come Kat Bjelland delle Babes in Toyland, Peter Steele dei Type 'O Negative, King Buzzo dei Melvins e i Megadeth. La qualità era, ehm, altalenante, ma il ponte si era creato.

Ora, i riferimenti al metal e alla musica estrema si trovano in tantissimi fumetti (e viceversa)—da serie indipendenti come Black Metal di Rick Spears e Chuck BB e Death Vigil di Stjepan Sejic, a pubblicazioni del colosso Marvel, con il personaggio di Inhuman Gorgon che fa il karaoke su "Arise" dei Sepultura e Bucky Barnes che visita un pianeta chiamato Mer-Z-Bow in Bucky Barnes: Winter Soldier. Scott Ian degli Anthrax ha scritto una serie di Lobo per DC (Highway to Hell), Rob Zombie ha creato svariate serie da solo e Glenn Danzig con Beatty della Candlelight hanno fondato addirittura case editrici. La pubblicista di Metal Blade Kelli Malella, che ha organizzato lo stand di Metal Blade alla Comic Con di New York di quest'anno, dichiara: "Oggi puoi vedere le band che usano artwork presi da fumetti o graphic novel di oggi, e che addirittura creano i loro stessi fumetti e graphic novel per accompagnare i loro album (Coheed and Cambria, Cannibal Corpse)".

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La storia in comune tra le due cose non è solo lunga, ma anche profonda. I creatori da entrambe le parti hanno un gran numero di influenze in comune, che si tratti di libri o film o materie trattate in generale (mi riferisco a artisti più di genere qui, non indipendenti come Daniel Clowes o Adrian Tomine). I tentacoli di H.P. Lovecraft sono visibili su entrambi. Conan the Barbarian di Robert E Howard non solo ha ispirato molti personaggi, storie e canzoni, ma in molte addirittura compare esplicitamente. La saga di Elric di Michael Moorcock, Il Signore degli Anelli, i mattoni di Stephen King—le loro impronte digitali sono impresse in maniera indelebile in inchiostro a quattro colori sui lucidi dischi argentati. Film splatter; Ai Confini della Realtà; Dungeons & Dragons; zombi, zombi, zombi. Si potrebbe fare un quiz in stile Buzzfeed: trama di fumetto o canzone metal?

Secondo Beatty: "Penso che ci sia un vero incontro di tematiche, e in Realm of the Damned (Werewolf Press) si scontrano per davvero. Il metal estremo è un tipo di musica oscuro, quindi è comprensibile che ai suoi fan piaccia l'horror. Non conosco nessuno a cui piaccia il metal e non le storie dell'orrore." Digester invece la mette così: "Il metallaro medio è un bruto dalla testa dura, incapace di intrattenere una normale relazione umana. Fa, odiandolo, un lavoro degradante che rifiuterebbe anche un galeotto, ed è visto con disprezzo dal resto della società, e a ragione. Questi subumani hanno bisogno di storie su robot spaziali e mostri fantastici per sfuggire alla paralizzante realtà della loro esistenza insensata. Perlomeno, questo è il motivo per cui le leggo io."

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Entrambe le arti trattano emozioni negative come disperazione, paura e rabbia in maniera brutale e vivida come nessun altro medium. Secondo Kelly: "La potenza e la velocità e la crudezza del metal funziona davvero bene se ti piacciono i fumetti di un certo genere—specialmente fantasy e horror. Ma i temi dell'isolamento, della realtà del potere, la resurrezione, l'oscurita: questa è tutta roba che esiste anche nei fumetti di supereroi."

Immagine per gentile concessione di 'Realm of the Damned'

E poi, ovviamente, c'è la fantasia sul potere. La teoria di Malella: "Penso che abbia in parte a che fare con il fatto che tanti metallari si sentono, o sono trattati da reietti, che è anche l'inizio del viaggio di molti personaggi dei fumetti, per questo ci si immedesima." I giovani metallari si immedesimano nello sfigato Peter Parker, nella bullizzata Kamala Khan e nell'educato Clark Kent—ma ascoltare metal li porta a immaginare di essere anche Spiderman, Ms. Marvel o Superman. Entrambe le specie di fan sono disadattati e reietti, per cui sono attratti dalle cose che parlano di disadattati e reietti.

E questo ci porta alla ragione più ovvia per il collegamento interculturale: i metallari e i fumettari sono di solito degli enormi nerd. Non solo hanno molti interessi in comune, ma tendono a essere lo stesso tipo di nerd. Malella racconta: "I metallari e i fumettari non sono solo estremamente devoti, ma sfoggiano orgogliosamente le loro passioni in pubblico. Che si tratti di un gilet con le toppe, una maglietta di una band o di un fumetto, o di vestirsi come il proprio personaggio preferito a una convention (ho visto cosplay di praticamente tutto, dai personaggi dei fumetti, dei film e dei video game a Papa dei Ghost e anche un tipo vestito da Corey Taylor degli Slipknot). C'è un bel po' di orgoglio e di supporto in queste scene." Questa passione per le proprie rispettive sottoculture ha un ruolo fondamentale nel fornire linfa vitale alle passioni stesse. Chuck BB nota una correlazione crescente tra le fanbase: "A ogni nuova convention di fumetti, vedo sempre più magliette metal, il che è una figata perché posso attirare al mio tavolo quelli che hanno la maglietta giusta e convertirli in fan del mio lavoro!"

Anche Kelly pensa che tutto risalga a quelle passioni in comune. "Lavori di genere di un certo tipo attraggono persone come noi. Non so se ci chiamerei proprio disadattati e outsider, preferisco pensare che sia gente che vuole provare il potere delle sensazioni più dure e dell'intrattenimento viscerale. Potremmo limitarci alle cose più mainstream, ma la nostra connessione con l'arte più cruda e specifica è profonda. Ecco perché più il focus dell'arte è ristretto più sono appassionati i fan—una voce singola che parla direttamente all'ascoltatore/lettore è ben diversa da una cosa "che va bene per tutti". Il lavoro di genere per me colpisce nel segno. Parlo con tantissimi fan alle convention che apprezzano il mio lavoro e sono ricoperti da tatuaggi hardcore. È tutto la stessa cosa per loro perché è personale, una voce in cui si identificano. È il potere del genere."