Un'ode alla canzone migliore di sempre: Thunderstruck

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Dichiariamo ufficialmente oggi, 1 luglio 2016, la prima Giornata Mondiale di “Thunderstruck”. Questo principalmente perché l’internet è una cosa bellissima che ci permette di celebrare giornate di festa inesistenti, ma il motivo di base è in realtà molto semplice: “Thunderstruck” degli AC/DC è il punto più alto mai raggiunto dall’ingegno umano. Abbiamo inventato le piramidi e la penicillina, abbiamo forgiato Kobe Bryant nella lava di Monte Fato, abbiamo fatto finta di mandare un paio di persone sulla luna—tutti gesti irrilevanti in confronto all’arrivo di “Thunderstruck” nell’Anno del Signore 1990. La leggenda racconta che Dio stesso apparve ad Angus e Malcolm Young durante la sua scrittura, e disse: “Fatelo, è cosa buona e giusta.”

Pubblicata come singolo di punta del loro The Razor’s Edge, “Thunderstruck” mise immediatamente fine al concetto di “sobrietà” diventando immediatamente la canzone più americana-australiana mai scritta. È stata poi usata come colonna sonora di qualsiasi trailer, pubblicità e video di YouTube in cui esplodono delle cose conosciuto dall’uomo. La parte di chitarra di Angus Young è la composizione musicale più complicata mai scritta per qualsiasi strumento. Ogni volta che le cinque dita della sua mano suonano quel riff in tapping, Mozart si risveglia dal suo lungo sonno e inizia a fare l’amore con un aereo da guerra. Nessun altro è mai riuscito ad eseguirla: molti ci hanno provato, ma sono stati immediatamente avvolti dalle fiamme, inceneriti dalla loro stessa hybris. Guardate che è successo ai Crookers.

“Thunderstruck” è un capolavoro sonoro che può essere applicato praticamente a qualsiasi situazione. Per dimostrarlo ho scavato nei meandri di YouTube e ho preparato questa lista oggettivamente corretta dei migliori video che la usano come colonna sonora. Sono ore che non ascolto altro e in me è sorta un’energia che non riesco a spiegare, un misto di eccitazione sessuale e voglia di spaccare lattine di birra con la fronte. Mi tremano le ginocchia, come dice il testo. Pronti ad essere… colpiti dal fulmine? Via!

Come questo video fa correttamente notare, preparare il sushi è un’arte che necessita di “precisione” e “delicata maestria”—entrambe qualità che “Thunderstruck” esprime chiaramente. L’atmosfera in cui il nostro amico lavora è così carica di energia che è facile immaginare Cannavacciuolo alle sue spalle, pronto ad assaggiare il risultato dei suoi sforzi per poi dargli un coppino di approvazione.

La rianimazione cardiopolmonare, o Sostegno di Base alle Funzioni Vitali, o Basic Life Support come lo chiamano quelli che hanno studiato le medicine, è stata inventata per ovviare ai problemi causati dall’ascolto di “Thunderstruck”—quando il cuore dell’ascoltatore-maschio si ferma in quanto tutto il suo sangue viene diretto verso il suo pene, rendendolo così duro che questo prende coscienza e fa richiesta in banca per un mutuo con l’intenzione di comprarsi una Kawasaki Ninja (credito che gli verrà rifiutato per tutti gli affitti che ha pagato in ritardo, credendo ingenuamente che il suo padrone di casa non ne prendesse nota. Povero pene ingenuo.)

Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare il nostro ministro della difesa, sempre attento a seguire gli amici americani nelle loro iniziative militari che ci proteggono dagli uomini cattivi col turbante. “Thunderstruck” accompagna perfettamente queste immagini di libertà imposta agli altri paesi—d’altro canto, la prima volta che l’ho sentita i miei capezzoli hanno lanciato due missili terra-aria contro la Russia e i miei genitori mi hanno iscritto a un liceo scientifico militare a Bergamo. Quando canto “Fratelli d’Italia” mi chiedo sempre che cosa cazzo abbia Verdi in più degli AC/DC e perché ‘sto pezzo non è l’inno nazionale di ogni paese del mondo civile. Il che esclude quei babbi di svizzeri, dove essere dei fighi della madonna è illegale.

Ehm… oddio, non so bene cosa dire. È un po’ imbarazzante, come cosa. Però che canzone, eh raga? Eh?

Ho visto così tanti video che usano “Thunderstruck” come colonna sonora che ormai mi viene quasi naturale aspettarmi di trovarmi di fronte degli elicotteri che lanciano napalm su gentaglia incapace di apprezzare la libertà e i valori dell’Occidente. A volte, però, ti rendi conto che funziona perfettamente anche per accompagnare il video di uno zio che gira sul suo nuovo tagliaerba fiammante e tutto è a posto nell’universo.

Vi ricordate questo video, vero? È stato sulla home del Corriere per un mese e mezzo. Ad ogni modo: questi due tacchini americani si sono sparati una boccia di Jack Daniel’s. Quello a sinistra, Robert, è appena tornato dopo “una bella pisciata”. Ha beccato quello a destra, Tyler, mentre stava cercando di succhiare via la miscela dal suo tagliaerba. L’unica reazione sensata a questo gesto era quella di fargli capire chi cazzo comandava. E “Thunderstruck” è la canzone preferita di chi comanda. Ricordatevelo sempre.

No, Robert, NO! NOOOOO!

Vi ricordate che bomba quando aprivate i regali la mattina del 25 e non avevate ancora le capacità mentali per rendervi conto che quella coperta con su i panda che vi trovavate tra le mani era il risultato dell’assenza di inventiva e soldi del vostro zio single cinquantenne? Scartavate quei pacchi e sentivate, nel profondo, una sorta di amore incondizionato nei confronti del mondo. Eravate invincibili, con quel pezzo di stoffa in mano. E ascoltare “Thunderstruck” vi fa sentire un po’ allo stesso modo, no? Certo che sì. Altrimenti sareste dei rettili travestiti da esseri umani.

Gli AC/DC non sono famosi solo per “Thunderstruck”, ma anche per aver creato Bill Gates in un garage nei primi anni Novanta. Dopo qualche tempo, Gates diventò un bambino vero: decise però in seguito di rimpiazzare la maggior parte dei suoi organi vitali con delle parti di computer. Come questo video mostra, Gates si palesa nella sua forma attuale (che ha deciso di chiamare “Surface Pro 4”, in attesa del prossimo aggiornamento) canticchiandosi “Thunderstruck” in testa, mentre il ricordo della sua forma umana e dei suoi creatori, gli AC/DC, gli passa attraverso.

Qua mi trovo un po’ in difficoltà. Gli anime sono tutto quello che “Thunderstruck” non è. Questo, in particolare, si chiama Dragon Ball Z e racconta la storia di Tizio Incazzato e la sua eterna battaglia contro le luci strobo (non rompete le balle, da piccolo avevo un antenna TV del cazzo e non prendevo Italia 1). Ad ogni modo: gli anime sono roba da femminucce, e chiunque li abbia guardati con costanza si è iscritto a lettere e ha iniziato a scrivere di musica. Guardando questa combinazione di anime e “Thunderstruck” diventerete immediatamente sterili. Ma forse dovevo avvisarvi prima. Ops.

You’ve been… THUNDERSTRUCK! YEAH YEAH YEAH THUNDERSTRUCK! YEAH YEAH YEAH THUNDERSTRUCK! YEAH YEAH YEAH THUNDERSTRUCK! YEAH YEAH YEAH THUNDERSTRUCK! YEAH YEAH YEAH THUNDERSTRUCK! YEAH YEAH YEAH THUNDERSTRUCK!