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Tutti i film sul Punk

Alcuni film sembrano cogliere a pieno lo spirito punk, altri risultano solo patetici. Qui elenchiamo i migliori e i peggiori secondo noi.

Com'è che sembra impossibile che un film sul punk sia VERAMENTE un film sul punk? Non si tratta solo di un problema di Hollywood, in questo caso, anche se chiaramente il problema è più evidente in quelli rispetto che nei film indipendenti. Fatto sta che anche i film più o meno indipenenti sembrano non riuscire ad afferrare lo spirito del punk e ne ridicolizzano ogni aspetto. Mi sono recentemente imbarcato nella tristissima esperienza di guardarmi CBGB, un film che vorrebbe catturare (uso questo termine in senso molto lato) i primi anni di vita di questo club, quindi alcuni degli act più leggendari che hanno mosso i primi passi in quel posto. Il film è così penoso che potrebbe essere considerato una specie di manuale di errori da evitare se si vuol girare un bel film sul punk rock, ma la sua bruttezza mi ha subito fatto venire in mente gli altri tentativi che possono rientrare nel sottogenere dei film punk, sottogenere pieno di film di culto, ma pure di merdacce piene di cliché. Quindi ecco la mia piccola lista dei film migliori / peggiori mai fatti su questo tema (evito di proposito i documentari, che meriterebbero un articolo a sé).

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IL BRUTTO

CBGB

Nonostante io creda/speri che CBGB sia il parto di un produttore esecutivo coglione, sono abbastanza certa che si tratti di un progetto passionale di Randan Miller. Se sapete chi è Miller non dovrei spiegarvi altro, se non lo siete, vi basta sapere che è il responsabile di filmoni come Un Canestro per Due, un film sul basket o Bottle Shock, un film sul vino. Quindi che minchia c'entra questo con il punk? Ma soprattutto, che c'è di così insostenibile in questo film? Semplice, manca totalmente di una trama e di attori credibili, è tenuto insieme in maniera molto lasca da alcuni siparietti e la sceneggiatura è obbrobriosa. Contiene frasi come: "Scommetto che puzzano", "Hey, ragazzo, forse hai voglia di pompare su (il volume)" [questa pure detta con una totale assenza di convinzione], e la mia preferita: "Di che parte di Cleveland siete? Della Cleveland tedesca?" [Chiesto ai Dead Boys dopo un battibecco sull'esistenza dei bagel]. Con queste battute forse mi rimangio i miei insulti al cast, dato che gli attori devono essersi impegnati davvero tanto per non ridere.

Altri momentoni del film sono: una grande scena in cui il fonico "Taxi"—per la doppia funzionalità di non pestare merde e di evitare che le pulci gli arrivino alle caviglie—si compra un paio di stivali militari (un atto che il film ritrae come un momento illuminante) / I Ramones che suonano "I Wanna Live" (un pezzo uscito nel 1987) durante le prove al CBGB (siamo all'incirca nel 1974) / compaiono un sacco di sticker di band contemporanee (che non so se sono stati un vezzo o una dimenticanza del regista) / e alcune delle pantomime più oscene di attori che suonano strumenti musicali (il mio preferito è quello di Evan Axel Cole, che fa Richard Hell, roba da vergognarsi). Il fatto che il film abbia avuto problemi di licenze, motivo per cui i Ramones suonano pezzi cronologicamente sballati, non giustifica le scelte merdose del regista. Ad essere onesti, però, ci sono alcune cose carine di questo film. Alan Rickman è riuscito a tirare fuori qualcosa di buono da un copione davvero pessimo, e da quello che sembra un regista totalmente incompetente nel dirigere i suoi attori. Ecco, questo film mi lascia prosciugato. Non so se consigliarvi di vederlo per perpetrare la vergogna del suo regista o fare il bravo ed esortarvi ad evitarlo come la peste. Alla fine la scelta è vostra.

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Sid e Nancy

Sid e Nancy di Alex Cox è un film abbastanza diverso dal suo capolavoro Repo Man. Messo ai ferri corti, è praticamente una descrizione lunga 112 minuti del deterioramento di questi due personaggi dovuto all'eroina. Il film è penoso in molti sensi. La penosa descrizione dell'abuso di droghe a volte porta a buoni risultati, altre volte no. Chi vede il bicchiere mezzo pieno considera questo film come una tragica storia di due innamorati che tentano di combattere un'orribile dipendenza, altri invece vedono una sorta di glorifiazione dell'eroina mascherata malamente da film punk. In ogni caso questo è un film che merita di essere visto, tanto che molte delle persone che l'hanno visto ci trovano qualcosa di buono.

Ammetto che Gary Oldman è, come sempre, incredibile, e fa dimenticare la piattezza della sceneggiatura. Sfortunatamente, però, la sua bravura non basta e ci lascia in ogni caso un personaggio poco più che bidimensionale. Per quanto riguarda la nostra Nancy, Chloe Webb, la sua performance è incredibile sotto ogni aspetto. Quando dico incredibile, intendo che non credo che in nessun altro film, nessun'altra attrice sia riuscita a rendere un personaggio così irritante. Probabilmente il suo unico lato positivo è la veridicità, però vi giuro che, avendo visto il film una volta sola, già mi sono reso conto che la voce di Nancy potrebbe essere usata come strumento di tortura. Sarebbe veramente efficace. Ecco, questo film non mi piace, ma non è colpa della storia, o della situazione droghe, è sicuramente colpa di Nancy. L'interpretazione di Webb sarà un mio incubo per sempre.

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SLC Punk

SLC Punk in qualche modo è riuscito ad entrare in testa a molti punk, anche se è totalmente ignorante. Posso dar credito al fatto che alcuni momenti di questo film sono davvero divertenti, e non ridicoli e basta. Solo che il mio problema principale con questo film è che cerca di essere un vademecum su come si diventa punk, anche se alla fine la morale è che la cosa più punk da fare è ottenere un lavoro all'interno di strutture capitaliste e cercare di distruggerle dall'interno. Ecco, l'unica cosa che ha ottenuto questo film, alla fine, è giustificare un sacco di punk da ufficio che si sentono in pace a vivere così come vivono e credono davvero di star contribuendo a tirar giù il sistema. Forse è il momento di affrontare il fatto che stando col culo su una sedia non stai facendo nulla, e io incolpo SLC Punk per averti fatto credere il contrario.

Menzioni di disonore: Pot Zombies, Wassup Rockers e SubUrbia (da non confondersi con Suburbia, SubUrbia è il terribile e monotono film di Richard Linklater/Giovanni Ribisi).

IL BUONO

Repo Man

"Ordinary fucking people," se riconosci questa battuta, capisci perché questo film è uno dei miei preferiti, lo considero anzi il miglior film sul punk di tutti i tempi. Si tratta del classico di Alex Cox del 1984, Repo Man. Non posso nemmeno immaginare come si sia arrivati a un film del genere, ma per qualche miracolosa congiunzione astrale è nato. Repo Man è in parte science fiction, in parte thriller, in parte commedia e in parte pazzia assoluta. È un film praticamente perfetto, è pure stato distribuito dalla prestigiosa Criterion Collection. Il film è grande perché riesce a divincolarsi tra un sacco di convenzioni di genere, facendo passare la sua forma di humour particolare. Non è possibile ridurlo a un solo manifesto ideologico. Detto questo, credo che la ragione per cui questo film ha avuto una grande eco nella comunità punk è la sua totale assenza di normalità. La gente normale, i lavori normali e anche i film normali sono tutti messi sotto torchio dalla visione di Cox e i personaggi nascono in questo sottobosco di anormalità. Come sappiamo, "la vita di un recuperatore è sempre intensa." E poi, chi non potrebbe amare un film in cui il grande Harry Dean Stanton urla l'insulto: "Gypsy dildo punk!"

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Suburbia

Al secondo posto c'è Suburbia di Penelope Spheeris. La regista, dopo aver lasciato il segno con il documentario punk The Decline od Western Civilization e prima di raggiungere il successo con Wayne's World, ha fatto il botto con Suburbia, un film con dialoghi incredibili ("Dove sta la guerra?" "Su per il tuo culo."), performance di DI, TSOL e The Vandals, e un cast formato praticamente solo da veri punk. E sì, prima che vi venga in mente da soli, ve lo dico io che nel film c'era pure Flea. In ogni caso, il film è uscito nello stesso anno in cui si sono formati i Red Hot Chili Peppers, quindi, a quel tempo, il ragazzo era un punk come tutti gli altri. Suburbia si distanzia da Repo Man per tono e per attitudine. Mentre Repo Man non tenta di mettere in luce nient'altro che la pura emarginazione, Suburbia strizza l'occhio alla narrativa hollywoodiana. Ma la parte migliore del film sono le parti in cui hollywood non c'entra niente, l'anormalità raggiunta tentando di attenersi alla norma, è forse la cosa più punk. Oltretutto è un film di cuore, forse a volte un po' melenso e sentimentale, ma è davvero divertente e dovrebbe essere visto da tutti i punk o sedicenti tali.

Rock 'n' Roll High School

Certo, non puoi parlare di film punk senza parlare di Rock'n'Roll High School. Prodotto dalla leggenda dei B-movie Roger Corman, questo film presenta ogni cosa bella del cinema degli anni Ottanta. Certo, in quegli anni sono cresciuti i grandi nomi del cinema indipendente (Spike Lee, i fratelli Coen etc.), ma sono anche nati tutti i film trash di cui siamo innamorati, tipo, appunto Rock 'n' Roll High School, Killer Klowns from Outer Space, e The Toxic Avenger, tra gli altri. Questo film è terribile sotto molti aspetti, ma è quel terribile bellissimo, un film che ha della profondità sotto tutta quella patina pacchiana. È un ibrido tra i film teen degli anni Sessanta, i musical e le commedie assurde, oltre ad essere il sogno di ogni vero fan dei Ramones. Dove Sid e Nancy fallisce, nel tentare di umanizzare la vita quotidiana di un punk, Rock'n'Roll High School riesce, semplicemente fregandosene del realismo. Quel che resta è mero intrattenimento, riempito con topi giganti, un'ottima colonna sonora piena di roba dei Ramones e la cosa migliore è la caricatura assurda dei Ramones stessi. Un vero culto.

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Desperate Living aka Punk Story

Lo ammetto, tecnicamente Desperate Living non è un vero film punk, perché la sua storia non è incentrata sulla cultura o su personaggi punk. Ho scelto di includerlo, però, perché John Waters è il vero re del cinema punk. Nonostante i suoi film trattino altri temi, c'è sempre qualcosa in lui, che si trasmette nella sua arte, di sostanzialmente punk. Waters è uno che non sa nemmeno cosa sia la vita normale e la sua ammirazione per i casi umani e per gli emarginati crea un'allure mistica attorno ai suoi personaggi, partendo da qualcosa che un altro occhio avrebbe descritto come degrado e stranezza. Desperate Living non è il mio film preferito di Waters, ma è quello che mi è rimasto più impresso, perché è uno dei film più disturbanti e scomodi che io abbia mai visto, e ne ho amato ogni minuto.

Menzioni d'Onore: Return of the Living Dead, Class of Nuke 'Em High, e Thrashin'.

IL CATTIVO

What We Do is Secret

In questa categoria c'è solo What We Do is Secret. Faccio fatica a posizionarlo tra i migliori o i peggiori, perché non fa così schifo, onestamente. The Germs sono stati la prima punk band da cui sono stato ossessionato: mi portavo in giro la mia copia di Lexicon Devil pure a scuola, come fosse una copia di Guerra e Pace, o qualche altro librone che appassionava altri studenti. Da qui si potrebbe pensare che sarei stato predestinato ad odiare un film fatto apposta per capitalizzare una cosa che mi piaceva così tanto, ma a me non ha fatto quest'effetto. Certo, il film ha qualche problemino, il più lampante è la voce narrante. Ci sono pure un sacco di stacchi narrativi in questo film: passa dal tono di pseudo-documentario a quello classico, per poi includere nella narrazione personaggi secondari che non c'entrano un cazzo e sembrano messi lì a caso solo per rimpolpare la trama.

A parte questa struttura narrativa abbastanza particolare, alcuni hanno sollevato problemi sulla veridicità storica di questo film. Certo, la maggior parte degli eventi-chiave sono descritti accuratamente, ma altre volte il regista si prende un po' troppe libertà. Per me, pesano molto di più gli elementi positivi rispetto alle cose messe lì a cazzo, ma la cosa più importante è che credo che questo sia uno dei pochi film, se non l'unico, ad inquadrare l'omofobia presente nella scena punk dei tardi anni Settanta/ primi anni Ottanta a Los Angeles, senza sfruttare questo argomento o ridurlo a schemi. Questo elemento è raccontato con obiettività, lasciando allo spettatore la libertà di interpretazione. Un'altra cosa che va notata è che la performance di Shane West, lo si odi o lo si ami, è favolosa, e trascina anche gli altri attori che certamente gli sono inferiori. La cosa che amo di più di questo film, in ogni caso, è come presenta la musica live. Anziché delle pantomime oscene (leggi: CBGB), per questo film sono state ri-registrate tutte le performance per ottenere una sensazione più realistica. Questo elemento aggiunge valore all'autenticità del resto del film. What We Do is Secret non è certo un film perfetto, anzi non sono nemmeno sicuro che sia un bel film, ma ci sono aspetti che si meritano di essere valorizzati. Guardatelo con un atteggiamento positivo e ne capirete il valore.

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